Fedeli sul futuro: “Bisogna rifondare la squadra. Punteremo sui giovani”

Samb-Cosenza, Fedeli

Il presidente è chiaro: “La squadra riparte da me, ma voglio l’aiuto del comune”. La conferenza stampa a margine di Samb-Cosenza


Franco Fedeli

Grande pubblico ma noi non abbiamo fatto niente per accontentarlo. Abbiamo giocato male e abbiamo perso. Il Cosenza non ha rubato niente. Troppi errori, specie sul secondo gol col portiere che faceva “esco, non esco”… Tant’è che a fine partita ho incrociato il presidente loro e gli ho detto: “Ecco perché mi hai mandato in prestito il portiere”. Quello che vedo dico, non sono cattivo. Oggi tutta la squadra non ha giocato.

Le mosse di Moriero non mi sono piaciute, e comunque quelle che ha fatto erano tardive. Miracoli non ha preso una palla, bene o male Stanco, sarà pure Stanco, ma bene o male ne azzecca una. Ci sembrava che avevamo già vinto chissà cosa, non è questo il modo per vincere le partite.

Noi non ci siamo impegnati fino in fondo. A Cosenza abbiamo fatto bene i primi 15′ del secondo tempo, poi è uscito Bellomo e non tenevamo più la alla, ci hanno messo sotto e fatto il 2 a 1. La partita non la abbiamo persa a Cosenza ma la abbiamo persa qui. L’avversario non è più forte di noi, ma stasera lo sono stati e hanno meritati, ma non significa che lo siano in generale.

Per il futuro c’è da rifondare molto, perché ci sono giocatori che non sono da Sambenedettese. Se dovessi restare farei una squadra molto più giovane anche per contenere i costi, perché quest’anno è stato un bel bagno di sangue per me. Devo pensare anche a questo, a ridurre i costi: non prendere nomi e cognomi che non hanno fatto niente e ci sono costati un occhio della testa. Moriero resta? Non lo so, è presto dirlo. Mio figlio e gli addetti ai lavori vedranno. Sicuramente cambieranno molte cose.

L’obiettivo? Non mi pongo obiettivi, dipende… Se facciamo la squadra giovane dobbiamo pensare al futuro e farli maturare piano piano, poi strada facendo vediamo. Partire facendo griglie non ha senso. I giovani di qualità e gente motivata che venga a San Benedetto per giocare a calcio, e non per fare il turista.

A scapito di cose eclatanti credo che la prossima stagione si ripartirà da me e da mio figlio, ma follie non ne farò perché non vale la pena, non vieni ripagato.

Io voglio fare un appello al comune: io mi sono stancato di pagare i campi per allenarmi: o il comune mi dà una mano o il comune manda avanti da solo la Sambenedettese, vado là e gliela porto. Scrivetelo e ditelo al sindaco, sono stato preso in giro due anni. Ho sentito solo chiacchiere: campo Rodi, non campo Rodi, bando, non bando. Tutte chiacchiere. Io da questo comune ho avuto solo chiacchiere, e per allenarmi devo pagare i campi. Non si può fare audience sulle spalle della Sambenedettese senza restituire nulla, non è più possibile questa cosa.

Un bilancio di quest’anno? Positivo. Noi abbiamo fatto molto bene ma sbagliato partite che non dovevamo sbagliare, potevamo stare addirittura sopra al Padova, però il campionato è questo. Non mi posso mettere i pantaloncini e andare in campo.

L’unica cosa che non rifarei è quella di prendere Capuano, per nessuna ragione al mondo. Lì ho fatto un grosso errore. Nella vita bisogna riconoscere gli errori, lui è stato un personaggio molto scomodo. Lui ha portato la squadra dall’ottavo al quarto posto (all’esonero di Capuano la squadra era seconda, a pari punti con Reggiana e Sudtirol, ndr), e gli ho fatto una grande campagna acquisti a gennaio. Lui diceva sempre “Non siamo il Barcellona”, “Non siamo il Real Madrid”… Ma tu non sei niente. Caitolo passato, non ne voglio più parlare.

I giocatori? Diamo anche merito alla società, che ha portato questa squadra a competere per obiettivi che non raggiungeva da 20 anni, basti vedere l’entusiasmo di stasera. Oggi è stato bello portare 10 mila spettatori al Riviera delle Palme, ma è difficile riportarli con queste prestazioni.

La società ha gli incassi più alti tra i gironi per le presenze allo stadio? Oggi ho chiesto i conti dell’anno appena finito e ho fatto “Oddio, oddio”. Non vi rendete conto quanto costi fare un campionato di Serie C. Non voglio dire che farò un campionato di basso livello, ma che lo faremo coi giovani. Voglio che escano i giovani, poi quel che succede succede. Le squadre B? Non fanno un favore a noi, non me ne frega niente. Ben vengano, speriamo vengano anche gli spettatori.

Il girone sud ha le squadre più forti? Noi il Lecce potevamo batterlo l’anno scorso, anche se era più forte; quest’anno è andata male ma secondo me ci sono tanti giovani forti in giro da far giocare. Probabilmente Vallocchia non verrà riscattato e giocherà con noi. Io voglio una squadra di giovani, ma mi aspetto di non essere attaccato dai tifosi se facciamo un campionato da metà classifica: io cerco sempre di fare bene, sul campo non ci vado io però.

La difesa mi ha deluso così come qualche attaccante, ma ci sta. Noi quest’anno ci dovevamo provare, non c’erano squadre come Venezia e Parma ma il Padova che ci ha tanto aspettati, è stato così cortese, e noi niente.

Buone vacanze, ci vediamo alla prossima stagione, sempre che si sia qui.

Piero Braglia

Oggi abbiamo fatto una bella prestazione e sfruttato bene le occasioni. A Cosenza abbiamo sofferto i primi 15′ del secondo tempo, poi abbiamo ripreso in mano la partita. Oggi siamo stati molto aggressivi, in alcuni momenti i loro difensori non riuscivano neanche a giocare, dobbiamo essere orgogliosi.

Noi ragioniamo partita per partita, ci proviamo e se va bene siamo bravi. Una rivincita? All’Alessandria io, lo staff e la squadra abbiamo fatto un bel lavoro, si poteva vincere quel campionato.

Con il Sudtirol ci aspetta una bella battaglia, ci aspetta una partita molto difficile contro un avversario complicato con giocatori come Costantino, che ne ha segnati tre nelle ultime due.

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