Grande spettacolo in Curva Nord: batte forte il suo cuore rossoblu

 

di Giada Pignotti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Sono passati sei anni dall’ultima coreografia quando la Nord si colorò di rossoblù, nei play-out contro il Lecco. Sei anni in cui la Samb ha visto due fallimenti e il Riviera, divenuto coperto e privato di un settore, ha spesso vissuto in silenzio.

“Non bisogna attendere l’avversario giusto ma il momento giusto” è la mentalità alla base di una vera tifoseria. Questa è l’idea di fondo che ha permesso la realizzazione di una coreografia spettacolare. Una settimana impegnativa per i tifosi rossoblù quella che precede il match casalingo della Samb. Nove punti di distacco dal secondo posto, che anticipano una grande affluenza al Riviera, e la fiducia rivolta nella società accendono la follia dei capi Ultrà: Ultras Samb annuncia una grande coreografia in Curva Nord.

Si parte dall’entusiasmo per ideare la forma, si utilizza l’esperienza per reperire i materiali e si sfrutta la passione per coinvolgere tutto il pubblico. Una coreografia necessita obbligatoriamente del consenso delle autorità e ciò comporta importanti responsabilità, tanta volontà che spinge ad adoperarsi per tutto il pubblico e soprattutto tempo. Le “nuove leve” della Nord, sotto la supervisione dei veterani, lavorano incessantemente per giorni ritagliando i rotoli di palstica rossa e blu in grandi quadrati da distribuire poi al pubblico. Per numeri e proporzioni invece vengono contati i gradoni grazie anche all’aiuto dei posti trascritti (particolare che non c’era ancora ai tempi dell’ultima coreografia). Per venerdì sera è tutto pronto e domenica il cuore della Curva Nord inizia a battere già di prima mattina.

Gli Ultras rossoblù, infatti, si riuniscono sui gradoni per comporre con i nastri le linee guida della coreografia. Una volta ripassata la dinamica e assegnati i compiti non resta che aspettare l’apertura dei cancelli cercando di mangiare un boccone e scaricare la tensione.

Ai cancelli

La puntualità è categorica. Un cartello ai tornelli d’ingresso al settore spiega lo svolgimento a tutti i tifosi ai quali viene inoltre indicato il posto da tenere fino a fine coreografia. Gli Ultras della Samb si diramano per tutta la curva distribuendo i cartelli rossi e blu con su scritte le lettere “A” e “B” secondo la loro sequenza. Dal centro della curva si alza un countdown da brividi: “Oddio speremo che la gente ‘nzi sbaja”, è il primo pensiero. “Tre, due, uno…” ecco che si svela la prima parte di coreografia.

Coreografia 1

Dalla tribuna si alza un boato di applausi e stupore. Con le braccia tese, da sotto i quadrati del proprio colore, è impossibile rendersi conto di come sta uscendo la coreografia ma “gli addetti ai lavori” si congratulano con il pubblico prima di dare il via per la seconda parte. Cambio foglio, altro count-down ancora più forte e s’infuoca la Nord attorno alla croce blu intonando il coro must della stagione.

Coreografia 2

Quando la coreografia si scioglie tutti sventolano i fogli colorati e lo spettacolo è degno di una grande performance di tifo argentino. Ultras Samb ce l’ha fatta, ha stupito proprio tutti. Si dovrà attendere l’intervallo prima di vedere come davvero è uscito il tutto ma gli applusi del Riviera e i sorrisi emozionati di chi dirigeva in transenna fanno capire a tutti i tifosi della Nord che sono riusciti a fare qualcosa di grande. Fischio d’inizio, si gioca contro la Recanatese. Una ventina i loro supporters, inevitabile il ghigno beffardo di chi sottolinea: “Eccoci! Guarda quanti siamo dopo tutto quello che ci hanno tolto. Guarda invece loro a cui hanno concesso pure il ripescaggio. Mai na gioia”.

Transenna al completo, La Nord chiama a raccolta tutto il Riviera fin dai primi minuti di gioco con i grandi classici da Sambodromo e per tutto il primo tempo c’è più emozione sugli spalti che in campo. I rossoblù infatti sono poco aggressivi e deludono le aspettative di chi sperava di tornare a chiudere la partita nel primo tempo. Agostinelli congela il Riviera per qualche istante avvicinando gli avversari al gol ma la fortuna incontra Conson e un altro primo tempo finisce a reti inviolate per la Samb. Finalmente l’intervallo: è il momento di riprendere fiato. Inevitabili le spedizioni di gruppo al bar per i rifornimenti mentre molti restano sui gradoni a commentare e rivedere lo spettacolo di cui sono stati protagonisti. Tutti gli occhi brillano, cala l’adrenalina.

Nel secondo tempo la Nord mantiene l’ardore ma fatica ad infiammarsi. Non è facile trovare il ritmo giusto e farlo rispettare, duro mestiere quello del tamburrista. “Faro simbolo della città. Il suo suono la nostra identità” è lo striscione con il quale il popolo sambenedettese onora l’ultimo grido del suo vecchio e amato faro. Prima che la delusione e l’amarezza prendano il sopravvento, ci pensa Sabatino ad onorare la maglia e la tifoseria segnando il gol del vantaggio. E’ il momento di ballare: “Quando la Samb sarà veramente magica noi della Nord canteremo così” e salta tutta la Curva. Un altro coro seguito con successo dallo stadio. Cinque minuti dopo Barone sbaglia il rigore decisivo e rallenta la festa sugli spalti. Tutti pensano che in fondo una volta su sette si possa sbagliare, nessuno però riesce ad accettarlo. “Gol mancato, gol subito” borbotta qualcuno.

La paura si realizza tre minuti più tardi quando la Recanatese pareggia e addirittura festeggia il gol sotto la curva che, visti i tempi che corrono, non può che guardare impotente e arrabbiata. La Samb non riesce a sfruttare nemmeno i 5 minuti di recupero e al triplice fischio sono tanti i volti amareggiati sugli spalti per il pareggio. Applausi per tutti, ai ragazzi in campo che restano comunque in vetta alla classifica e uno grande in particolare per la Curva Nord che è riuscita ancora una volta a dimostrare la sua grandezza e il suo folle amore per questi colori. Settimana di riflessione per la capolista e di relax per i tifosi rossoblù che domenica torneranno nel Tempio del Tifo.

Oltre al cuore e alla sciarpa, si consiglia a tutti di portare la voce. “Passa il tempo, cambia la gente, di battaglie ne ho fatte tante. A noi tutti ci hanno invidiato, a noi tutti c’hanno applaudito. Dai ragazzi diamo la scossa, facciam vedere la nostra forza, siamo pronti a ricominciare tutto il mondo dovrà tremare!”

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