Habemus Raparo: “L’unico posto dove non mi piace stare è la panchina”

Le prime dichiarazioni del nuovo centrocampista rossoblu. Sulla trattativa: “Dura ma sono stato chiaro da subito”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Habemus Raparo. Dopo una lunga, estenuante, e paradossale trattativa Marco Raparo, ex Folgore Veregra, è ufficialmente un nuovo tesserato rossoblu. Centrocampista, classe 91, ha militato in C2 con la Sangiustese, Alma Juventus Fano, Bellaria Igea Marina, Santarcangelo e in D, prima di arrivare a Montegranaro, con il Giulianova. Nella sua carriera, iniziata nel 2009, ha totalizzato 109 presenze siglando 4 reti.

“Sono assolutamente contento di essere qui – ha dichiarato in conferenza stampa il nuovo innesto – Quando ho ricevuto la chiamata della Sambenedettese mi sono detto che avrei rifiutato tutto il resto. Ho ricevuto diverse proposte ma non le ho prese in considerazione. La settimana prima di questa famosa telefonata avevo giocato qui, al Riviera, e ho avuto i brividi. Non potevo dire di no”.

Una piazza, quella rossoblu, nella quale è impossibile non crescere sotto il profilo calcistico: “Come è accaduto a molti giocatori spero che anche per me questa squadra possa essere un importante trampolino di lancio – ha commentato Raparo – Sono qui per dare il mio contributo. Con giocatori come Sabatino, Baldinini e Barone non posso che imparare. Sono il più giovane tra i centrocampisti quindi devo guardare i più grandi e apprendere“.

Nessuna puntualizzazione sul ruolo da ricoprire ma solo un grande spirito di adattamento: “L’unico posto dove non mi piace stare è la panchina – ha risposto – Qui posso fare tutto. Sono disposto anche a fare il terzino. Dove il mister mi chiederà di stare io farò la mia parte”. Un piccolo accenno sulla trattativa: “E’ stata dura sotto tanti aspetti – ha spiegato il giocatore – Io sono stato chiaro da subito perché volevo assolutamente venire a San Benedetto. Mi ero sentito col Presidente Andrea Fedeli il quale mi aveva rassicurato dicendomi che mi avrebbe portato qui a tutti i costi”.

Sul campionato: “Non esistono partite facilissime ma noi siamo la Samb – ha concluso – Domenica si va a Chieti per vincere senza guardare altri risultati. Il gruppo ha dimostrato di essere solido e forte. Se si continua così la strada è quella giusta”.

 

 

 

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