Palladini: “Oggi presi più punti di quanto meritavamo”, Fedeli: “Gli ho fatto i complimenti”

La partita tra Samb e Campobasso attraverso le parole dei protagonisti

FAVO: “Nel secondo tempo siamo calati, ma il campo era pesante e non è facile fare sempre la partita. Obiettivamente abbiamo fatto un’ottima gara, meritavamo di più: temevo la Samb sui calci piazzati, e abbiamo subito gol così. Anche in occasione del rigore abbiamo sbagliato, perché sapevamo che su Palumbo bisognava temporeggiare. Abbiamo cambiato molto, oggi ho voluto sorprendere Palladini non dando punti di riferimento in attacco, dove ho messo Alessandro. Volevo far muovere molto i due centrali, e credo abbia funzionato a livello di numeri: 12 calci d’angolo solo nel primo tempo sono un’indicazione, sfortunatamente non abbiamo capitalizzato la buona prestazione. Il rigore? Potevamo evitarlo, è stata una nostra ingenuità; il rigore c’era, ma Palumbo (che ho allenato) è anche bravo a vendere il contatto. A me non piace farmi dominare dagli altri, per me è come se giocassimo sempre in casa. Andare in uno stadio così, con un pubblico così, e perdere 1-0 dopo aver difeso sempre non è giocare a calcio. Preferisco costruire e perdere lo stesso, almeno esco a testa alta: la gente vuole vedere giocare a calcio. Abbiamo anche ricevuto i complimenti del presidente Fedeli. Noi cercheremo di fare la partita con tutti: ho pareggiato contro il Fano (dove gioca mio figlio), ho perso male col Matelica solo per l’estro di Esposito, ma l’intenzione sarà sempre quella di giocare per vincere”

FEDELI: “Le vittorie sofferte non sono le più belle, per me sono un tribolazione. Ai miei, a fine primo tempo, ho detto che eravamo troppo timidi. E’ la prima volta che faccio i complimenti alla squadra avversaria, ma oggi se lo sono proprio meritato. Non esistono squadre materasso in questo girone, e la vittoria dell’Amiternina sul Matelica lo dimostra. Sul rigore di Titone l’ho vista brutta, il portiere c’era quasi arrivato. Il mercato? Compriamo altri 9 giocatori e allunghiamo la panchina, almeno siete contenti. Reginaldo? Stanno cercando di fargli prendere il passaporto comunitario. Ad ogni modo, si sta allenando bene e ha già perso qualche kilo. Sono molto fiducioso, stiamo già cercando casa per lui e la moglie.”

ALESSANDRO: “Mi è andata bene sul gol, ma è servita a poco. A livello personale fa piacere, ma speravamo di fare punti. Con la Samb è facile prepararla, anche perché con i primi c’è sempre voglia di fare bene. Un ritorno? Io sono legato a San Benedetto perché sono cresciuto qui. L’anno scorso è stata un’esperienza brutta, ma tengo comunque alla città. Sul gol ho esultato, credo sia una questione di rispetto verso i tifosi. Non capisco chi non esulta. Dedico il gol ad Augusto Feliziani, mi dispiace ci abbia lasciato”

PALLADINI: “Loro hanno giocato diversamente rispetto alle altre partite, e con la posizione di Rinaldi (alle spalle dei nostri centrocampisti) ci ha sorpreso. Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, sofferta, e in tutta onestà credo che abbiamo fatto più punti di quanti meritavamo. I ragazzi sono stati bravi, perché sull’1 a 1 non era facile. Nella ripresa fatto un po’ meglio. Oggi abbiamo sentito molto le due partite ravvicinate, specie quella con l’Avezzano – su un campo pesantissimo. Se il campionato iniziasse oggi loro – come la Fermana – sarebbero tra i favoriti. Hanno un ottimo allenatore, stanno facendo bene e non buttano mai via palla. Senza Conson abbiamo regalato qualche centimetro agli avversari, che oggi hanno mostrato di essere molto pericolosi sui calci piazzati. La sconfitta del Matelica? Non dobbiamo guardare la classifica. Oggi siamo mancati nella gestione e nel possesso palla, ma le attenuanti ci sono: abbiamo speso tantissimo nelle due partite scorse, e il Campobasso ha fatto una grande gara. Da quando ci sono io questa è stata la più sofferta. Vanno fatti complimenti ai ragazzi, perché oggi vincere non era affatto facile”

CASAVECCHIA: “Quando il mister mi chiama in causa cerco sempre di dare il massimo. I tanti cambi in difesa non mi hanno messo in difficoltà: ho giocato sia con Davide (Salvatori, ndr) che Diego (Conson, ndr), e con Tagliaferri avevo già giocato l’anno scorso. Conson è molto alto e bravo di testa, ma abbiamo difeso abbastanza bene anche sui calci piazzati. Quando si prende gol qualche errore c’è sempre. Il gol? So come calcia Barone, se non ci fossi stato io sarebbe arrivato un mio compagno. I dieci calci d’angolo? Loro attaccavano bene e non buttavano mai palla, ma nei primi 45′ non abbiamo subito gol mi pare. Noi eravamo meno brillanti del solito, nel possesso palla. Ci sta ogni tanto: finché portiamo a casa tre punti va bene. Questi valgono sempre e comunque tre punti, a prescindere dal Matelica: non pensiamo ai punti né a fare calcoli, quelli si fanno alla fine.

PEGORIN: “La parata alla fine? Sono rimasto fermo, l’aspettavo lì e fortunatamente sono riuscito a prenderla. Le critiche sono sempre un motivo di crescita: il presidente ha detto quello che pensava, l’unico modo per dimostrargli che sbagliava era farlo in campo. Spero di averlo fatto ricredere, il lavoro paga sempre”