Ballarin, quale futuro? Presentati i sette progetti. Presto una consultazione popolare

I sette progetti

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Si è svolta domenica 14 febbraio, presso l’Auditorium Comunale di San Benedetto del Tronto, l’assemblea pubblica organizzata dalla Fondazione Ballarin volta a discutere dell’incerto futuro dell’impianto sportivo.

Nel corso dell’incontro al quale hanno preso parte cittadini, tifosi e politici sono stati presentati sette progetti intenti a descrivere le modalità attraverso le quali l’area interessata potrebbe essere recuperata. Presenti all’evento lo storico Presidente della Samb Ferruccio Zoboletti, gli ex rossoblù Paolo Beni, Francesco Chimenti, Bruno Ranieri e Maurizio Simonato, l’attuale Presidente Franco Fedeli accompagnato dal figlio Andrea e dal dirigente Daniele Diomede, e il Presidente della Fondazione Filadelfia Cesare Salvadori.

“La mia esperienza si è divisa fra Ballarin e Riviera delle Palme – ha commentato Zoboletti – Lo stadio non può restare così, qualcosa si deve fare perché non si può arrivare da Grottammare e trovare questo scenario. Quando vado fuori mi rendo conto che la gente conosce San Benedetto proprio grazie alla Samb che ha disputato numerosi campionati in serie B”. A fargli eco Paolo Beni: “Per noi che lo abbiamo vissuto il Ballarin resterà nel cuore fino alla fine dei nostri giorni. Non dimentichiamoci che quello stadio ha contribuito a incrementare il turismo in Riviera negli anni 60. L’impianto non può restare in questo modo. Tiriamo giù ciò che deve essere tirato giù ma costruiamo un museo che rappresenti lo sport di questa città”.

Breve e conciso l’attuale Presidente Franco Fedeli: “Non conoscevo il Ballarin, me lo hanno fatto vedere. Mio figlio Andrea ci sta lavorando. Questa struttura lasciata così non serve a nessuno. La Sambenedettese è carente di strutture e per questo motivo siamo costretti a chiedere costantemente aiuto ai comuni vicini. Questa storia deve finire. Non mi piace promettere ma noi faremo ciò che è nelle nostre possibilità. Un Presidente deve fare ciò che riesce a fare”. Dopo un forte applauso indirizzato a Cesare Salvadori sostenitore del concetto “i ricordi non si demoliscono”, il moderatore dell’assemblea Carlo Di Giovanni ha dato spazio ai tecnici dei sette progetti.

Il primo a salire sul palco è stato Francesco Milanaccio con l’elaborato “Parco scientifico interattivo Acquarium per il Piceno”. La proposta, realizzata su due livelli, prevede nella parte inferiore la costruzione di 18 padiglioni mentre in quella superiore il mantenimento della Curva Sud, l’inserimento di giardini pensili e un acquario.

A seguire è stata introdotta l’idea di Enrico Narcisi e Elena Di Sciascio dal titolo “Inside the Groove“. Quest’ultimo prevedere un viale pedonale, una corte di accesso con piazza e teatro all’aperto, coperture a giardino, spazi commerciali, un museo dello sport sambenedettese e un auditorium.

Il terzo progetto, promosso dalla Fondazione Ballarin e redatto dagli architetti Chiara Camaioni e Dario Pellegrini, è chiamato “Età del Verde”. L’elaborato presenta la realizzazione di un campo da calcio, una palestra e il museo della Samb. Oltre a questo è incluso uno spazio destinato alla memoria di Carla Bisirri e Maria Teresa Napoleoni, vittime del rogo del 1981.

Successivamente è stata la volta di Mirco Assenti e del suo “Un’onda per il Ballarin” consistente in un museo interattivo, una piazza, un percorso ad onde lungo l’impianto, stand per mercati e fiere al posto dei distinti.

Spazio all’arte con Carlo Gentili ideatore del quinto progetto dal titolo “Spirito libero” che prevede un’opera realizzata in ceramica e maiolica con ricostruzione delle tribune.

Il sesto lavoro di Carosi e Barchetta “Il Ballarin tra cultura e natura”  è incentrato invece sulla costruzione di una biblioteca, un parco, un centro didattico per musica e teatro, il mantenimento della curva e delle tribune che secondo loro studi non sarebbero pericolanti e infine un museo dello sport.

Ultimo progetto presentato è stato quello dell’ingegnere informatico Primo Angellotti “Una casa per la Samb” basato sulla costruzione di un campo da calcio da destinare agli allenamenti, un’arena per la musica, uno spazio multifunzionale, il mantenimento della Sud, e un intervento sulla viabilità con doppia carreggiata su uno dei due lati che costeggiano lo stadio.

I sette progetti saranno presto oggetto di una consultazione popolare nel corso della quale ognuno, a detta del Presidente della Fondazione Ballarin Bruno Gabrielli, potrà dire la sua. Dopo aver messo gli elaborati ai voti, il lavoro scelto verrà proposto ai candidati sindaci.

 

 

 

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