Amore e folklore a Matelica: gente di mare in trasferta!

Il trionfo di Matelica raccontato dagli “spalti”: il racconto di Giada Pignotti.

Di Giada Pignotti. 

Dopo aver convinto al Riviera contro il Fano, la Samb chiama a raccolta i suoi tifosi nello scontro diretto con il Matelica in quella che si preannuncia una trasferta coi fiocchi.

I numeri ci sono tutti, quasi tutti: a mancare infatti sono solo i posti disponibili per i tifosi rossoblu nel campo sportivo. Tante le polemiche che in settimana hanno circondato l’anticipo e la vendita dei 508 biglietti messi a disposizione dalla società biancorossa e, viste le condizioni del settore ospiti, direi che ci è andata anche bene.

Trovato il capro espiatorio tra “civili” occasionali e ritardatari, chi resta in città soffre la magra consolazione di una diretta Tv e l’attesa di riscattarsi domenica prossima al Riviera. Oltre al viaggio con gli amici di sempre, la trasferta è un ottima ragione per conoscere la cultura, nel nostro caso gastronomica, della nostra regione. Accompagnati dal verde delle colline maceratesi il pranzo questa voltà è “Da Alberto”, perfetto punto ristoro dove gustare un pre-partita con birra e braciole. Con la promessa di ripassare vittoriosi al rientro, ci dirigiamo verso il nostro settore ormai stracolmo.

Matelica Samb 1-3

“La necessità aguzza l’ingegno” e noi siamo gente di mare, arrampicatori di alberi maestri, e così un inutile gazebo diventa fortino della Vecchia Guardia dove poter assistere alla partita. Primo tempo poco brillante, Sabatino e compagni faticano a concludere e la curva ad accendersi. Il tamburo è l’unico a dare ritmo per i primi 45 minuti di gioco e richiama tutti all’attenti.

Nel secondo tempo è tutta un’altra musica. Dopo il gran gol di Titone, la Samb paga il suo unico errore incassando un gol su rigore. Riequilibra la partita Sorrentino e la curva inizia a ballare. I rossoblu in campo si comportano da capolista che, calma e concentrata, contiene una troppo aggressiva inseguitrice. L’aggressività, si sa, porta disattenzione e infatti Candellori fa “girà la ruota” del destino col terzo gol.

Orgoglio e delirio a Matelica, sarebbe da intitolare la trasferta per rendere giustizia al momento in cui l’arbitro fischia la fine dell’incontro. Chi a petto nudo, chi attaccato alla rete e chi sui gazebo, esplode la gioia del popolo rossoblu. Il campionato non è ancora matematicamente vinto ma la vittoria contro il Matelica ci fa portare a casa la gioia di un futuro certo perché oltre ai tre punti abbiamo guadagnato la consapevolezza di non aver sofferto invano. Dice bene il nostro leone tatuato sulla transenna: “Per quelli che ci hanno sempre creduto, per tutti quelli che come noi non molleranno mai”. Per chi si è svegliato mercoledì di prima mattina per acquistare il biglietto, per chi lavora fuori e ha viaggiato tutta la notte per arrivare in tempo, per tutti quelli che hanno colorato di rossoblu le strade di Matelica o hanno aspettato i giocatori al rientro al Riviera.

Matelica Samb rientro a casa

Ringraziamo per le foto il grande tifoso rossoblu Sandro Prosperi

Per la follia che consacra l’amore e i brividi che segnano la passione, per tutto questo siamo ancora qui a parlare di Samb. La società è pronta per farci tornare nel calcio che conta e riportare la città nei palcoscenici che merita, dove speriamo di non dover più fare la ressa al biglietto se non oltre le cifre a tre zeri.

Domenica tocca a noi superare la prova Sambodromo, fuori le sciarpe e la voce: TUTTI AL RIVIERA!

“UN SOLO GRIDO DALLA CURVA S’ALZERA’: FORZA SAMBA VINCI ANCORA PER GLI ULTRA”

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