Pezzotti: “Quando Fedeli mi ha chiesto di restare non ci ho pensato due volte”

Le considerazioni del giocatore rossoblù in un’intervista

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il prossimo 18 luglio Marco Pezzotti partirà per Cascia con mister Palladini. La Sambenedettese potrà dunque contare ancora su di lui. Di seguito la sua intervista:

Oggi hai effettuato la tua visita medica. La famiglia Fedeli ti ha voluto nuovamente con sé. Ci racconti il giorno in cui hai ricevuto la notizia che ti avrebbero confermato?

“Nel corso di un aperitivo organizzato per la Sambenedettese ho capito che questo sarebbe avvenuto. Dopo qualche giorno ho fatto un colloquio con Andrea Fedeli e ho subito detto di si. Non ci ho pensato due volte. San Benedetto era la mia priorità e non l’ho mai negato. Qui sia io che la mia famiglia ci siamo trovati benissimo e sono davvero felice di poter restare. Oggi mi sono sottoposto alla visita medica. E’ andato tutto ok, dovrò sostenerne una seconda ma in linea di massima sto bene, non ci sono problemi”

Te lo aspettavi?

“Andrea Fedeli mi conosce e mi ha sempre stimato quindi per alcuni versi me lo aspettavo. Anche se nella scorsa stagione ho trovato meno spazio non ho avuto nessun problema, né con il mister né con la società. Ho fatto il mio percorso e mi sono messo a disposizione della squadra. Proprio per questo nel momento in cui la speranza di restare si è trasformata in certezza è davvero bastato pochissimo affinché io accettassi”

All’appello mancherà Mario Titone che ha deciso di andarsene per motivi personali. Come hai preso questa notizia?

“Lo avevo sentito alcuni giorni prima che desse pubblicamente la notizia. Lui non si sbilanciava e io non approfondivo. Quando poi ho sentito che se ne sarebbe andato sono rimasto un po’ così. Di fronte a motivi personali di certo non posso dire nulla. Sicuramente dispiace perché è un giocatore importante che ha fatto tanto. Il calcio purtroppo è questo. I calciatori vanno e vengono. Gli auguro tutta la fortuna del mondo”

Ventotto presenze in maglia rossoblù e sette reti siglate. Quella più bella?

“Il gol più bello l’ho fatto a Jesi. Quella fu una trasferta difficile. La rete più emozionante però l’ho realizzata a Fermo nel corso della prima partita di campionato. Per me è stato bellissimo perché in tribuna c’era la mia piccola Giulia che era nata da poco. Non lo dimenticherò mai”

Andrea Fedeli lo ha dichiarato nel corso della festa di promozione. Il prossimo anno la Sambenedettese dovrà rientrare tra le prime sette. Pensi che non abbia detto di voler raggiungere il primo posto per scaramanzia?

“Rientrare tra le prime sette significherebbe comunque conseguire un ottimo risultato. I Fedeli sono molto ambiziosi. Loro vogliono lavorare con ottimismo e soprattutto non vogliono prendere in giro nessuno, soprattutto i tifosi. Ci attende un campionato sicuramente diverso da quello passato e molto più difficile. Sostenere che l’intenzione è quella di arrivare primi e farlo adesso non lo troverei giusto. Vedremo”

Play-Off allargati a 24 squadre. Qualcuno lo ha definito un “incubo”, qualcun altro “un valore aggiunto”. Tu da che parte stai?

“Per me si tratta di un valore aggiunto. In questo modo ogni club avrà un’opportunità in più per giocarsela fino alla fine. Questo significa che anche chi arriva decimo può ambire alla Serie B. Certo, in questa maniera non viene premiato il lavoro svolto della squadra che arriverà seconda o terza ma sono comunque certo del fatto che sarà sempre quella più forte a vincere”

Si è parlato di Fabiani, poi di Marcaccio. Alla fine è arrivato Sandro Federico. Cosa ti ha colpito di lui?

“Ci ho parlato un paio di volte. Sandro Federico è una persona pulita e dice le cose in faccia. Trovo che sia un ottimo direttore sportivo per San Benedetto. Fa piacere avere a che fare con persone come lui. Sta svolgendo il suo lavoro con professionalità e noi siamo contenti di averlo”

Berardocco, Minotti, Lulli, Frison, Ventola, Alhassan, Gyasi. Cosa pensi di questo mercato?

“Per il momento posso dire che sono ottimi giocatori che hanno valore e voglia di correre. Tra questi abbiamo calciatori come Minotti e Frison che hanno un passato in B e quindi un’esperienza di tutto rispetto. Sarò molto interessante potersi allenare con elementi di questo calibro. Qui bisogna dare tutto”

Il 18 luglio si conosceranno finalmente i gironi. Aleggia l’idea in base alla quale il centro – nord verrà diviso in verticale. Questo significherebbe avere a che fare con squadre come il Venezia guidata da mister Pippo Inzaghi. Che tipo di impatto avrà sulla Samb questo salto di qualità?

“Nella scorsa stagione ci siamo recati in campi nei quali a volte c’erano solo duecento spettatori. Dal prossimo anno invece giocheremo in piazze importanti con stadi veri e propri. Tutto questo è emozionante, sarà un’ottima vetrina per noi. San Benedetto merita ancora di più. Questa tifoseria è la migliore e sono sicuro che saprà distinguersi anche in questo caso”

Maceratese, Ancona, Teramo. Quale delle tre, al momento, ti risulta maggiormente attrezzata?

“Ancora presto per capirlo ma visto il campionato disputato credo la Maceratese”

Hai avuto modo di conoscere la piazza e di immergerti nel suo entusiasmo. Che consiglio ti senti di dare a chi arriverà qui?

“Come ho già spiegato prima, in questa piazza bisogna dare tutto per la maglia. Quando sono arrivato qui ho trovato un ambiente bellissimo. Occorre un grande spirito di sacrificio perché solo con esso i risultati arrivano. Ai miei nuovi compagni voglio dire che dobbiamo essere tutti devi veri professionisti dal lunedì alla domenica. Non sono ammesse distrazioni. Per stare qui ci vuole carattere”

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