La carica di Sanderra: “Vincere è troppo importante”

Alla vigilia di Samb-Santarcangelo mister Sanderra sprona i suoi alla vittoria

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Si tratta di un momento importante sia perché mancano poche gare e i punti diventano pesanti, sia perché veniamo da un momento difficile, sia perché la squadra vede l’approdo di un risultato importante come la qualificazione ai playoff”. Alla vigilia della gara interna contro il Santarcangelo, mister Sanderra punta l’obiettivo sui tre punti.

Vincere per ipotecare i playoff – “Ho fatto capire alla squadra che è arrivato il momento di coronare con una bella prestazione tutti gli sforzi fatti durante il campionato. Vincere aiuterà a riportare morale alto e serenità, ma soprattutto ci permetterebbe di iniziare a lavorare in ottica playoff.

Come ambiente dobbiamo mettere da parte critiche e malumori – che ci possono stare quando non si fa risultato – per dare il meglio di noi stessi e cercare di far nostra la prossima partita. Affronteremo un avversario ostico, che punta sulla fisicità dei due attaccanti ed è in corsa per il decimo posto. Dovremo avere la massima concentrazione perché domani è troppo importante vincere”.

Modulo e giocatori – “Come modulo manterremo il  nostro 4-3-3, mentre a livello di uomini dobbiamo ancora vedere. Al di là di chi partirà titolare, mi aspetto da tutti – in campo, in panchina e chi non è disponibile – una grande partecipazione attiva, perché tutti sarebbero valorizzati in caso di risultato positivo. Dal punto di vista tattico dovremo essere equilibrati, intelligenti, senza attaccare all’arma bianca ma concentrandoci sul nostro gioco.

Il Santarcangelo ha grande equilibro, è prudente e cerca la fisicità della coppia d’attacco. Dobbiamo essere bravi a leggere le loro trame e a migliorare in tanti piccoli aspetti che rischiano di rovinare le belle prestazioni, come per esempio le distrazioni su palla inattiva”.

Dubbio in difesa e problemi di manovra – La grande fisicità dell’attacco romagnolo può portare ad un cambio di uomini in difesa, con il rientro tra i titolari di Radi? “È vero, ci sono diverse opportunità in ballo, ma anche se giocasse una coppia in deficit di centimetri ci vuole attenzione e un po’ di mestiere, magari non facendo saltare l’avversario. La fisicità non è tutto: se lasci saltare da solo un giocatore può essere alto anche 1,60 ma resta un pericolo.

Dobbiamo migliorare anche in uscita e nella circolazione di palla, soprattutto contro le squadre che si chiudono e concedono pochi spazi. Ultimamente ho notato che ci siamo appiattiti come fantasia; è vero che manca in rosa un trequartista che strappi la partita: abbiamo giocatori con caratteristiche simili, ma in alcuni momenti della gara l’inventiva viene a mancare”.

Critiche presidenziali – “Le critiche fanno parte del gioco ed è giusto che arrivino quando ce le meritiamo. Il nostro presidente vuole sempre il massimo e si è fatto sentire. Noi dobbiamo rispondere sul campo: le parole sono inutili. In questo momento è importante che ci sia coesione tra tutte le componenti, perché i giocatori percepiscono quest’unità e rendono meglio.