IV Memorial Borgonovo: il saluto di Chantal

In occasione della IV edizione del Memorial dedicato a suo marito, Chantal Borgonovo ha voluto ringraziare i giovani calciatori di Samb, Ascoli, Ancona, Pescara, Teramo e Maceratese in maniera speciale: regalandoci una lettera scritta da Stefano.

Buonasera, mi chiamo Stefano Borgonovo

Per farmi conoscere vi voglio raccontare uno dei momenti più belli che il calcio mi abbia mai regalato. Campionato CSI del 1974: avevo 10 anni e quel gol fatto al Paina Calcio non lo scorderò mai: mancavano pochi secondi alla fine della partita, eravamo sotto 11 gol a 0. Durante un contrasto a metà campo fra un mio compagno e un avversario il pallone schizza fuori e viene verso me: lo guardo, lo seguo con gli occhi, un rimbalzo sulla riga bianca della mezzaluna dell’area di rigore. A quel punto il mio sguardo si avvia verso il portiere del Paina, lo vedo nella terra di nessuno… e a quel punto penso: sei spacciato!

Il pallone entrò direttamente scavalcando la riga della porta: fu un grande pallonetto! Il gol della bandiera, 11- 1 che gioia, che fantastica emozione con i miei compagni che per l’entusiasmo erano tutti sopra me. Oh! ragazzi era come avessimo vinto.

Dopo i ricordi di quell’impresa fatta dalla squadra del CSI, vi porto con me verso un futuro passato. 1990, Monaco di Baviera, un freddo incredibile, neve e acqua per una semifinale di ritorno della Coppa Campioni contro i bavaresi. Bene, scusate ma devo ripetermi: Paolo Maldini va in contrasto con un avversario, il pallone schizza fuori e viene verso di me, lo guardo, lo seguo con gli occhi, un rimbalzo sulla riga bianca della mezzaluna dell’area di rigore… A quel punto il mio sguardo si avvia verso il portiere del Bayern Monaco, lo vedo nella terra di nessuno e a quel punto penso: sei spacciato!

Il pallone entrò direttamente in porta scavalcando la linea bianca, i miei compagni del Milan mi saltarono addosso, ben felici e stra-contenti. Quel gol ci portò in finale,  dove vincemmo la Coppa dalle grandi orecchie, mentre l’unico rumore che sentivo era la neve e l’acqua che cadevano sul mitico Olimpia Stadium di Monaco. nonostante gli 80 mila tedeschi sugli spalti: che sensazione fantastica. Bene cari ragazzi, termino con una considerazione: i due gol sono identici, la gioia che provai è la stessa, l’esultanza idem con patate.

Dov’è la differenza, Stefano, vi chiederete? Non c’è nessuna differenza cari amici, nelle emozioni non c’è nessuna differenza. L’unica differenza che ho notato è che non ricordiamo più i regali che l’infanzia ci ha regalato. È un peccato vero? il CSI mi lega al Milan, al Bayern di Monaco e alla Coppa Campioni: tanta roba…!

Ciao a tutti, Stefano Borgonovo