Il mercato estivo del Vicenza

Il Vicenza del patron Rosso è stato uno dei grandi protagonisti del mercato estivo


Come si vince un campionato di Serie C? Non esiste una ricetta già pronta che assicuri l’obiettivo, ma di certo non guasta mai imitare la vincitrice dello scorso campionato. Il Vicenza ha deciso di “rubare” il modus operandi del Pordenone – ve l’avevamo descritto qui – sperando di poter festeggiare a maggio, come accaduto ai ramarri.

Tutto ha inizio dalla scelta dell’allenatore: con una grande operazione-nostalgia, il Vicenza ha ufficializzato la nomina di Domenico Di Carlo, bandiera biancorossa da giocatore che ha deciso di scendere di (almeno una) categoria per sposare il progetto di Renzo Rosso. E poi c’è la squadra: la società ha deciso di rinnovare lo scheletro della scorsa stagione, intervenendo pesantemente sul mercato per acquistare top player della categoria.

Le conferme

A difendere i pali del Vicenza sarà ancora Matteo Grandi, uno dei pochissimi reduci della fusione tra i biancorossi e il Bassano Virtus. Il numero 1 ha vinto la competizione con l’ex Bologna Mirko Albertazzi, ancora fermo alle 4 presenze dello scorso campionato. La fascia da capitano resta saldamente attorno al braccio di Nicola Bizzotto, uno dei due difensori centrali confermati insieme a Nicolò Pasini. L’ultimo rinnovo difensivo riguarda il terzino destro Davide Bianchi.

A centrocampo veste ancora biancorosso Simone Pontisso, prodotto del vivaio dell’Udinese, oltre a Loris Zonta e al “veterano” Antonio Cinelli, che con il Vicenza ha calcato i campi della B. Nonostante alcune voci di mercato, la maglia numero 10 è ancora di proprietà di Stefano Giacomelli, autore finora di 3 gol in campionato. Nonostante gli arrivi importanti in attacco, la società ha deciso di dare fiducia a Simone Guerra e Rachid Arma, ora chiamati ad una foltissima concorrenza.

Il mercato

Il restyling biancorosso ha inizio dalle fasce, con gli arrivi di due terzini mancini scuola Juve: Luca Barlocco, proveniente dall’Under 23 bianconera, e l’ex Fano Matteo Liviero. Dal Venezia è arrivato un rinforzo di qualità ed esperienza come Matteo Bruscagin, autore del gol vittoria contro la Reggiana. A centrocampo l’acquisto di lusso è senza dubbio Luca Rigoni, una vita in Serie A (e già allenato da Di Carlo al Chievo) prima di sposare il progetto biancorosso. Al suo fianco l’ex Pro Vercelli Simone Emmanuello e il regista argentino Federico Scoppa, che si è messo in mostra al Monopoli.

E poi c’è la ciliegina sulla torta: dalla Viterbese è arrivato il jolly Jari Vandeputte. Mezzala, trequartista, esterno d’attacco: Vandeputte è uno dei talenti più cristallini della Serie C ed è chiamato ad alzare l’asticella qualitativa del centrocampo. Il grande mercato del Vicenza non si è fermato qui: in attacco hanno firmato due grandi attaccanti per la categoria come l’ex Lecce Andrea Saraniti e Alessandro Marotta, reduce da una stagione sfortunata al Catania dopo essere arrivato a un passo dalla B con il Siena.

L’allenatore

268 presenze da calciatore, lungo tutti gli anni ’90. Poi una buona carriera da allenatore in Serie A e B, infine il ritorno nella “sua” Vicenza. Mimmo Di Carlo ha deciso di lanciarsi in una sfida appassionante: guidare la squadra di Renzo Rosso nelle categorie che tornano, da cui il Vicenza manca ormai da troppi anni. Per farlo, Di Carlo si è affidato al modulo che conosce meglio: un 4-3-1-2 di grande qualità tecnica e forza fisica, che sia in grado di controllare le partite e gestire il risultato.

Il Vicenza di Di Carlo è una squadra solida, cinica, che passa in vantaggio e difficilmente si fa rimontare. L’allenatore ha a disposizione un set variegato di soluzioni offensive e si sta dimostrando abile nel valorizzare tutta la rosa. Il capocannoniere Alessandro Marotta con 4 gol, ma i vari Giacomelli, Guerra, Vandeputte, Arma e Saraniti sono risorse che nessun’altra squadra può permettersi. La sfida al Padova è lanciata: il Vicenza vuole la Serie B.

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