Vernecchie rossoblu: 25^ puntata (Parma-Samb)

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero. Copertine di Madou

“In un silenzio di tomba s’inerpicano su per un sentiero scosceso, buio, immerso in una nebbia impenetrabile. E ormai non erano lontani dalla superficie della terra, quando, nel timore che lei non lo seguisse, ansioso di guardarla, l’innamorato Orfeo si volse: subito lei svanì nell’Averno; cercò, sì, tendendo le braccia, d’afferrarlo ed essere afferrata, ma null’altro strinse, ahimè, che l’aria sfuggente”

(Ovidio, Metamorfosi, X, 1-77)

Come Orfeo, la Samb si è voltata indietro troppo presto, lasciando svanire quanto di buono costruito nei primi 20′ di gara. Tra accuse di zemanianismo e arroganza, i rossoblu escono dal Tardini con le ossa rotte. Che ci resta di questa partita?

Angelo A. Pisani: Ci resta la consapevolezza che questa squadra può giocare in un certo modo, anche se resta il dubbio su quanto (e per quanto tempo) sia sostenibile l’atteggiamento dei primi minuti.

Michele Palmiero: Se non ricordo male abbiamo fatto un ragionamento molto simile anche nella gara di andata. Quando giochi contro squadre più forti sei costretto ad alzare i ritmi, noi l’abbiamo fatto benissimo, ma per troppo poco tempo.

Angelo A: Quando non abbiamo più creduto nel piano siamo andati in completa confusione: il problema non è stato continuare a giocare alti, ma farlo con la paura di prendere le decisioni coraggiose dei primi minuti. Nella prima parte del girone il problema era gestire col pallone (o una difesa abbastanza alta) il vantaggio, ora l’impressione è di una squadra che se non gira a mille rischia di sbattere contro il guardrail.

Michele: In linea generale sono d’accordo con te, ma al Tardini ho visto più meriti degli avversari che demeriti nostri. Sotto di due gol il Parma ha avuto una reazione rabbiosa, sfruttando ogni briciolo di esperienza. Non dimentichiamoci che 9/11esimi della squadra ha un passato tra Serie A e B.

Angelo A: Mh, sì e no. Il Parma ha moltissimi meriti – imponendosi dal punto di vista psicologico, fisico e tecnico – ma abbiamo la coscienza sporca su tutti i gol: la palla persa da Bacinovic, il fuorigioco sbagliato da N’Tow, la copertura in ritardo sul taglio di Calaiò, il tocco sbagliato di Damonte. Errori dettati dalla pressione avversaria, ma errori nostri.

Michele: Metti a confronto ogni nostro giocatore con il suo avversario: i parmigiani sono superiori sulla carta e sul campo. Non c’è da stupirsi, visti i rispettivi obiettivi. Apprezzo il fatto di averli messi in difficoltà nei primi minuti, ora spero che il Parma prenda il suo budget milionario e se ne vada a f…are i campionati che merita.

Angelo A: Io non capisco questa improvvisa simpatia per il Parma, da parte del presidente. Lucarelli l’ha giustificata dicendo “Noi, a differenza di altri, non ci lamentiamo degli arbitri e della Lega”. Questo poco prima di aver ribadito – per l’ennesima volta, e in coro con D’Aversa e Munari – che loro giocano sempre dopo il Venezia e questo non va bene… A me questo buonismo a tutti i costi non piace, così come non mi piaceva l’epica della rinascita® quando i ducali erano in Serie D con un budget milionario e i diritti di Sky alle loro spalle. Dov’è l’epica in una squadra sproporzionata al proprio campionato? Sono tiranni, ma a differenza del Venezia si travestono da buoni.

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Capolavoro di Durim Ramadani

Michele: L’unica vera epica riguarda due personaggi leggendari in maglia rossoblu: Armaletale N’Tow e Slov-motion Bacinovic (perché è sloveno, capito???). Il centrocampista ha giocato un primo tempo commovente, macinando centimetri e centimetri in mezzo al campo con un’eleganza di altri tempi.

Di N’Tow non mi stancherò mai di parlare: nei suoi primi cinque minuti ha guadagnato l’angolo del possibile vantaggio e per poco non regalava l’attesissimo #rigoreperilParma con un intervento goffissimo. A partita ormai finita ha deciso di entrare in porta con la palla e per poco non ci riusciva. Quanto ci sei mancato!

Il replay dell’intervento di N’Tow

Angelo A: Visto che parli dei tuoi feticci rossoblu, ci tengo a segnalare la grande partita di Sorrentino. Nelle ultime gare era stato un po’ accantonato, ma (nonostante i suoi limiti) per me resta un giocatore importantissimo, specie in una squadra che aggredisce alto. Al suo ritorno da titolare ci ha mostrato un campionario delle possibilità, dal tap-in sbagliato (fortuna Bernardo) al gran gol segnato in faccia a Lucarelli, tanto per smentire quelli che vedono solo bianco o nero. Bentornato <3

Michele: Contro il Venezia servirà un Sorrentino altrettanto indiavolato, anche perché – mai come stavolta – bisogna appellarsi alla retorica della “partita perfetta”. Resta il dubbio su come interpretare la partita, se proseguire la scelta coraggiosa del Tardini o giocare con maggiore prudenza. Io sono per dare fiducia al lavoro di Sanderra, dato che in questo momento conta la crescita del gruppo.

Angelo A: Le idee di Sanderra le conosciamo, e cambiare atteggiamento per domenica (anche se può darci punti) sarebbe una settimana persa, sul piano del gioco. Il mister ha il suo piano tattico, ed è giusto che prosegua così. La partita col Parma ci ha mostrato cosa può essere questa squadra, ma c’è bisogno di continuità, fiducia e certezze. Preferisco perdere col Venezia e avere una squadra solida tra due settimane.

Michele: Al Venezia mancherà tantissimo Falzerano, ma Inzaghi ha a disposizione tante alternative di livello. Non mi stupirebbe un ritorno di Pezzotti al posto del sommo N’Tow, o un impiego di uno tra Di Filippo e Di Pasquale al posto di Radi. Sulla destra Rapisarda sta facendo abbastanza bene ed ha ancora molti margini di crescita.

Angelo A: Un altro che sta facendo benissimo è Mori. Strano dirlo, per una squadra che ha preso quattro gol, ma a Parma il difensore rossoblu è stato ancora una volta uno dei migliori in campo. Anticipi, coperture, duelli difensivi e salvataggi: in questo momento Mori non è solo il miglior difensore della Samb, ma tra i migliori di tutta la Lega Pro.

Michele: Non dimenticare la notizia migliore della settimana. Dopo una lunga attesa, molte critiche e qualche dubbio, due sudamericani prodigio sono scesi in campo lasciando il calcio italiano a bocca aperta. L’Inter ha (ri)trovato il suo Gabigol, noi abbiamo scoperto il nostro: Gonzalone Latorre. Benvenuto bomber <3

gabitorre


La copertina di oggi è ispirata a Cesare Tacchi. Vi ricordiamo che è possibile partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail a noisamb@gmail.com. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!