di Giada Pignotti.
L’amore, la rabbia e la passione di chi vive una vita rossoblù.
Quando si parla di Samb è inevitabile non pensare alla sua tifoseria, che da sempre contraddistingue San Benedetto dalle altre città marchigiane.
Ma chi è il tifoso della Samb? Cosa vuol dire “vivere la curva”? Cosa spinge ogni anno, oltre ogni difficoltà, centinaia di persone a seguire la propria squadra? Troppe volte si è parlato della Curva Nord e i suoi membri ma mai si è analizzato veramente questo mondo . Da piccoli si parte dalla tribuna guardando quel settore ricurvo pieno di gente che canta, salta e colora il cielo. Poi, crescendo, si arriva in curva e piano piano si prende confidenza con il ritmo del tamburo, gli striscioni, l’antagonismo con il tifoso avversario. Macinando chilometri, i supporters rossoblu hanno affrontato tante “battaglie”, hanno imparato a vivere la passione, la tradizione e traggono la loro forza dalle ingiustizie subite e dalle sconfitte.
Il Tempio del Tifo è in grado di creare un senso di aggregazione e appartenenza unico nel suo genere. Ne sono la prova i gemellaggi e le amicizie internazionali con altri tifosi e le tante manifestazioni organizzate nel corso degli anni. E’ dunque doveroso porre l’attenzione su coloro che vivono la Samb 365 giorni l’anno, coloro che sono il dodicesimo uomo in campo. In questa rubrica daremo voce alle emozioni, raccontando la Samb con gli occhi di un tifoso sui gradoni: dalle partite in casa a quelle in trasferta, passando da un coro all’altro, da un commento a caldo a un’analisi del tifo, per arrivare dritti al cuore del club rossoblù.
“Quando al cielo s’alzeran le bandiere e i tamburi torneranno a rullar, un solo grido dalla curva si alzerà…FORZA SAMBA VINCI ANCORA PER GLI ULTRA’!“.
