Onoreremo la Sambenedettese e tutti i suoi tifosi

Prendete un vocabolario ed immaginate se al suo interno, tra migliaia di termini, significati e definizioni d’autore, sparisse all’improvviso la voce “passione”. Sfogliando quelle pagine vi accorgerete che il gesto di accompagnarle da destra verso sinistra e viceversa non sarà più dettato dalla volontà di “conoscere” ma da una semplice azione sottoposta alle gelide regole dell’automatismo.

Eliminando ogni tipologia di obbligo a voi esterno capirete che non è davvero importante cosa voi cercate ma il motivo per cui lo fate. Nel bene o nel male, nella buona o nella cattiva sorte, tutto ciò che muove e si muove obbedisce al desiderio. Chi resta fermo senza afferrare calce e mattoni potrà godere dell’attenzione di chi come lui o, al massimo, della sterilità dei suoi stessi giudizi.

Questo quotidiano nasce dunque da una duplice volontà: dare corpo alla lodevole missione dell’Associazione Noi Samb allestendo un progetto comunicativo in grado di divulgarne i valori e servire, a testa alta e senza alcun compromesso, solo ed esclusivamente i nostri colori.

Siamo qui per onorare la Sambenedettese e tutti i suoi tifosi attraverso un’informazione onesta, obiettiva, puntuale, totalmente lontana dalla logica del “si dice che” e priva di invenzioni votate all’audience. Questo non è un blog né una piattaforma per prime donne nè tantomeno un distributore di sensazioni bensì un contenitore di notizie riguardanti non solo la prima squadra ma anche il settore giovanile che, per la prima volta a San Benedetto del Tronto, avrà il suo meritato spazio.

Attraverso le nostre rubriche settimanali, ideate per fornire un servizio ancor più completo, conosceremo le vite fuori dal campo di coloro che sognano di indossare l’ambita maglia, rivivremo il glorioso passato rossoblu attraverso i racconti e le immagini amarcord degli “anziani” supporters e, in maniera del tutto inedita, narreremo le gesta di chi anima instancabilmente il meraviglioso Tempio del Tifo.

Non conosciamo ancora il volto del nostro futuro lettore nè il suo giudizio. Ad esso però vogliamo lanciare un messaggio concepito nel 1974 dal grande Indro Montanelli: “Questo giornale non ha padrone perché nemmeno noi lo siamo. Tu solo puoi esserlo se lo vuoi. Noi te l’offriamo”.

Elisabetta Gnani