Di Felice cerca di far ritrovare il sorriso all’Amiternina. L’analisi degli scoppitani

Per la terza volta consecutiva i rossoblu incontrano una squadra in crisi tecnica. L’analisi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo il trittico – pericoloso ed esaltante – vissuto tra Monticelli, Fano e Matelica, i rossoblu si sono ritrovati ad affrontare un periodo in netta controtendenza, con avversarie meno competitive e una classifica ormai tranquilla.

Come Isernia e Giulianova, l’Amiternina lotta faticosamente per non retrocedere; come Isernia e Giulianova, gli scoppitani hanno cambiato allenatore alla vigilia della sfida coi Sambenedettesi. L’arrivo di Candido Di Felice è stato ponderato, in modo da sfruttare a pieno la settimana di stop per mettere a punto la squadra. L’esonero di Angelone – una vera pietra miliare, per gli scoppitani – mette fine a sei anni di gestione, che ha portato la squadra dall’eccellenza alla serie D.

Un allontanamento guidato più dai risultati, che dalle prestazioni in sé: la squadra abruzzese ha mostrato di avere solidi principi di gioco, ma è mancata di continuità – facendo scivolare via la zona sicura. Nonostante picchi eccezionali, specie contro le grandi (la squadra ha fatto 10 dei suoi 24 punti contro le prime sei), e le vittorie negli scontri diretti con Isernia e Giulianova, i ragazzi di Angelone hanno perso molti punti per strada, acuendo la situazione con la sconfitta – in casa – contro l’Agnonese.

Nonostante scusanti evidenti, quasi immediate – i tanti infortuni, e molta sfortuna nelle partite chiave – la squadra scoppitana è sembrata mancare nella produzione offensiva, incapace di far scattare quella scintilla che trasforma un’azione da gioco in un’occasione da gol. Questo ha portato enormi problemi nella gestione del risultato: gli abruzzesi hanno subito gli stessi gol dell’Avezzano (42), che è 8 punti avanti, e segnato più di della Jesina (31 a 29), nonostante i 15 punti in meno.

Prevedere l’atteggiamento degli scoppitani, al Riviera, sarà abbastanza immediato: l’Amiternina ha mostrato una discreta fase difensiva, ed è probabile che Di Felice riparta da quello, cercando di sfruttare gli spazi del Riviera in contropiede. I rossoblu dovranno evitare cali di concentrazione, cercando di indirizzare immediatamente la gara. In caso contrario, la squadra di Di Felice potrebbe trovarsi in una situazione ideale, coi sambenedettesi – costretti dal risultato – sbilanciati in avanti, e la possibilità di giocarla in contropiede.

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