Quindici giorni pieni di entusiasmo ma anche di grandi attese: pranzi, bambini..domenica! Il racconto di Samb-Amiternina di Giada Pignotti, con foto e video
Di Giada Pignotti.
Dopo aver trascorso la sosta a sostegno degli amici di Civitanova, i fedelissimi rossoblu vengono invitati al pranzo organizzato da Ultras Samb. Sommersi nella storia tra timballi, dolci e vino, gli Ultras rossoblu riaccendono e rafforzano quella coesione che ha da sempre caratterizzato la tifoseria sambenedettese.
Caffè, Borghetti e via verso il Riviera in una giornata pienamente primaverile. La ruota gira anche contro la malafede e per tutti coloro che, assuefatti da un’informazione troppe volte distorta, rifiutano (o addirittura ripudiano) l’idea di un puro divertimento ancora possibile allo stadio. A smentirli, ancora una volta, è l’esempio di una passione che va ben oltre la tradizione e decreta lo spirito della nostra città: dopo aver portato la cultura sportiva e i colori rossoblu nelle scuole elementari e medie del comune di San Benedetto, la società apre i cancelli della curva sud a tutti i bambini e i loro accompagnatori.
Tanta è l’attesa per vedere i piccoli rossoblù riempire la curva sud, e il solo pensiero del tifo che verrebbe fuori fa salire i brividi durante tutto il pre-partita: come tornare tra i banchi di scuola. Per riavere una curva sud gremita in queste categorie bisogna chiamare a raccolta l’intera città e più di 1.000 bambini rispondono al grido “FORZA SAMBA, VINCI PER NOI!”. In realtà, rispondono a quasi tutti i cori lanciati dalla curva nord durante la partita e nessun video renderebbe giustizia alla sorpresa e la commozione di tutti quelli della Nord che, sempre protagonisti, restano spettatori orgogliosi di una lezione di vita.
Più che un Sambodromo questa volta è un vero Tempio del Tifo dove il Maestro incontra l’allievo che segue la parola, piuttosto che la battaglia. Durante la lezione interviene solo Conson, che alza la testa per insaccare la palla in rete e correre verso i piccoli rossoblu insieme ai suoi compagni. Intervento ben accolto da tutte le classi dello stadio con un boato che non conosce età. Non si vedono alcune facce note in curva Nord ma si possono ben sentire le loro voci dalla curva sud con i ragazzi di GIOVENTU ROSSOBLU che, cresciuti sui gradoni nei tempi peggiori, fanno cantare tutti facendoci credere ancor più in un futuro migliore.
Eternamente romantiche le menti di Ultras Samb, che citano Battisti per rendere onore al loro amore: “Disperazione, gioia mia sarò ancora tuo sperando che non sia follia ma sia quel che sia” appare nel cuore della curva, come scritta su una lavagna per i suoi studenti…quando si dice: insegnare con passione e metodi alternativi.
Poi è il momento delle ripetizioni per gli adulti: “Lo stadio mai completato, ogni tua parola una menzogna. Gaspari non conosci vergogna”. Da scrivere alla lavagna almeno 10 volte (una per ogni anno di mandato). Dalla Nord vediamo più di 1.400 puntini, grandi e piccoli, saltare e sventolare le bandiere. Sembra di essere davanti ad uno specchio dove riflessi ci siamo noi bambini: così piccoli eppure così tanti espongono i loro stendardi e sventolano le loro bandiere saltando e cantando dietro il loro striscione “di generazione in generazione, tramandiamo la nostra passione”: studenti modello!
Oltre che nelle orecchie, un buon tifo si sente letteralmente sotto i piedi: i tamburi rullano senza sosta, i megafoni danno la giusta coordinazione e tremano i gradoni sotto i salti dei tifosi. In campo, come sugli spalti, non si capisce più niente solo che, mentre la Nord e la Sud ripetono la lezione ad alta voce senza creare confusione, Sabatino e compagni se la prendono comoda e fanno ribollire gli animi: bravi ma non s’impegnano, possono fare di più. Tuttavia, al triplice fischio, da veri professionisti, salutano i giovani rossoblu sotto la curva sud prima di correre incontro alla Nord, che conclude la sua lezione con un gesto d’amore, regalando una bandiera rossoblu al Mister Ottavio, e una lezione d’amicizia salutando gli amici civitanovesi venuti in città per sancire un gemellaggio lungo ormai più di trent’anni. Il popolo sambenedettese vince ancora una volta sui pregiudizi insegnando, in una sola domenica, la passione legata al calcio. Come direbbe la Samb, “PROmossa” a pieni voti. Per i giocatori rossoblu invece vancanze di Pasqua con un solo compito per casa: vincere il Campionato!
SIAM SEMPRE QUA, SIAM GLI ULTRAS SAMB: I ROSSOBLU, IL NOSTRO AMOR !