Il racconto della trasferta a Montegranaro di Giada Pignotti…in attesa della festa promozione!
Di Giada Pignotti.
Si torna a Montegranaro, con la speranza di non tornarci mai più e una grande voglia di riscatto.
Tante ne son passate da quel 6 settembre 2009, quando la Samb ripartiva a Montegranaro dal campionato di Eccellenza, in un periodo di disinteresse e delusione generale. Gli animi dei tifosi rossoblu questa volta però son cambiati: dopo i soliti pranzi e gli immancabili guai è inevitabile arrivare alla “Croce” goliardici ed emozionati.
“Siam sempre qua, siam gli Ultras Samb. I rossoblu, il nostro amor!“. Tra alti e bassi, fanno il loro dovere per tutti i 90 minuti, cercando di dare calore e grinta ad una partita totalmente priva di emozioni.
Al calcio di rigore i soliti rituali: chi si copre gli occhi, chi si nasconde dietro il vicino, chi si gira di spalle e chi si stringe le mani; tutti trattengono il respiro. Insacca Barone e i risultati delle due “inseguitrici” durante l’intervallo fanno accendere i primi sogni. La vita da stadio non conosce confini, così salutiamo gli amici riminesi colpiti dall’ennesima repressione e abbracciamo gli amici scesi da Friburgo per festeggiare con noi. Sempre sui gradoni, “Ancora nelle strade!”.
Secondo tempo piatto e questa volta però non bastano le forti rullate del tamburo a svegliare Pezzotti e compagni che, senza Titone, sembrano aver perso le coordinate della porta. Troppo sicuri e lenti infatti i rossoblù si mettono in pantofole e lasciano giocare gli avversari che da scarpari s’improvvisano calciatori. L’effetto “arriva la capolista” attecchisce ancora e fa più danni del previsto permettendo agli avversari di pareggiare paradossalmente con l’ex Padovani. Festa rimandata al Riviera, è vero, ma al cuor non si comanda e i rossoblu, seppur richiamati due volte sotto il settore ospiti come da consuetudine, non nascondono l’amarezza.
Si torna a casa con un punto e si aspetta come non mai domenica prossima, quando San Benedetto accoglierà i malcapitati jesini nel Tempio del Tifo. Chi arriva al Riviera non vuol fare mai la figura dell’agnello nella tana dei lupi, ma gli agnelli sono agnelli e i lupi restano lupi. Questa volta, essere o non essere, la Samb DEVE VINCERE!
Lasciamo a casa i giudizi e i rammarichi e portiamo allo stadio voce e stendardi per tifare come solo noi sappiamo fare. Da 93 anni onoriamo orgogliosi la nostra tradizione, ciò che meglio ci riesce fare è condividere la nostra passione. TUTTI AL RIVIERA!
La Samb per me può non essere tutto ma è senz’altro tutto di me. Buon compleanno!
Ringraziamo il tifosissimo rossoblu Sandro per le splendide foto.