Italia U21-Albania U21, le parole degli azzurri

Le interviste a Donnarumma, Cataldi e Di Biagio dopo il pareggio con gli albanesi

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – La partita tra gli azzurrini e i pari età dell’Albania si è chiusa 0-0; gli azzurri – che hanno sciupato tanto – escono dal Riviera con la consapevolezza di un gioco solido, ma ancora alcuni difetti negli ultimi 20 metri. Le interviste del dopo-gara.

donnarummaDONNARUMMA: “Dispiace per il pareggio, perché abbiamo fatto abbastanza per vincere la partita. Contro la Serbia ci servirà più lucidità sotto porta, ma la prestazione c’è stata”.

Inevitabili le domande sul Milan, specie dopo il tanto atteso cambio di società: “La situazione societaria non mi disturba, anche perché ci fidiamo ciecamente del presidente Berlusconi: se ha scelto questi acquirenti significa che sono persone serie e affidabili”

CATALDI: “Dispiace per il pareggio, anche perché nel primo tempo ci è mancato solo il gol. Nei primi 45 minuti abbiamo giocato una grande partita, poi ci siamo allungati troppo. La mia prestazione? Sono abbastanza soddisfatto, anche se nel secondo tempo – come tutti – potevo fare meglio. A volte si sbaglia, ma oggi ho dato tutto. Con la Serbia proveremo a ripetere l’approccio di oggi, cercando di essere più cattivi negli ultimi 20 metri.

Riguardo la Lazio, quest’anno spero di giocare un po’ di più – naturalmente. La mia intenzione è quella di mettere in difficoltà il mister, settimana dopo settimana; se farò bene troverò spazio. Le sensazioni sono buone, diciamo. Nel precampionato si parla tanto, ma sarà il campo a parlare”

DI BIAGIO: “Quella di oggi è stata una buona prestazione, secondo me. Nell’arco dei 90 minuti abbiamo avuto qualche calo, ma abbiamo avuto tante – tante – occasioni per ammazzare la partita. La volontà dei ragazzi c’è, si è vista, ci è mancata la lucidità sotto porta. Ci sono state tante situazioni in cui bisognava essere più cattivi, ma meglio costruire e sbagliare che non fare nulla. A livello tattico non siamo stati perfetti: in certi momenti della partita dovevamo essere più corti, a tratti provavamo a pressare coi tempi sbagliati lasciando troppo spazio alle spalle del centrocampo.

Cambi con la Serbia? Prima voglio rivedere la partita. Rugani e Romagnoli sono giocatori importanti, ma la nostra priorità è far arrivare i ragazzi in nazionale maggiore; se Ventura li vorrà convocare avrà la nostra piena disponibilità. Abbiamo un gruppo di 25-30 giocatori affidabili, per la Serbia valuteremo in base alla disponibilità e alla forma dei ragazzi”

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