Vernecchie rossoblu: 11^ puntata

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso. Con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero


L’incubo del terremoto non vuole abbandonare il Centro Italia. L’Associazione NoiSamb, insieme ai ragazzi della Curva Nord, è attiva da mesi per reperire fondi da destinare alle popolazioni colpite dal sisma. Dare il proprio contributo è semplicissimo: basta un bonifico bancario all’Iban IT66J031242400000000230635 (CAUSALE: Pro vittime del terremoto) o una donazione presso i banchetti di solidarietà allestiti in occasione di ogni gara casalinga della Samb. CentroItalia non mollare!

Michele Palmiero: Ciao Angelo, dopo un week-end del genere parlare di calcio non è mai facile. Per la nostra gente la Samb è stata anche questo: il migliore dei diversivi nei momenti più difficili, il riscatto sociale di una popolazione che, dopo ogni caduta, si è sempre rialzata.  Mai come sabato i giocatori rossoblu hanno dimostrato di essere una cosa sola con la città: dopo la sconfitta di Bassano siamo stati brutti, sporchi e cattivi. Ci siamo divertiti meno rispetto al solito, ma i 3 punti conquistati sono il meglio che si poteva chiedere.

Angelo A. Pisani: Si continua a insistere sulla dicotomia Bel gioco/Cinismo, col primo che significa segnare (e subire) gol, e l’altro che significa vincere giocando male. Un conto sono le emozioni, un conto il bel (anzi, buon) gioco. Sabato non siamo stati belli, ma siamo stati bravi: e per me essere bravi è un modo di essere belli. La Feralpisalò ha impostato la partita sui nostri difetti, e noi – oltre a uscirne indenni – siamo riusciti a portarla a casa. Mica male.

So che non c’entra nulla, ma sabato Lulli ha fatto questa roba qua e credo sia doveroso dargli il giusto spazio:

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Michele: Finta di corpo, ruleta e verticalizzazione no look: bellissimo. Per il resto poche emozioni, però… La partita di sabato mi è sembrata un ritorno alla normalità dopo l’altalena delle ultime settimane, dove passavamo dall’esaltazione alla depressione nel giro di pochi giorni. Le rimonte subite contro Parma e Venezia, le polemiche arbitrali, il primo posto, l’hipsterismo del Sudtirol e la quasi rimonta di Bassano: in confronto sabato è stato quasi noioso. Beh, se la noia se ci permette di restare lassù ben venga!

Angelo A: Se giochi contro un avversario così, in un momento così, la noia è una bella notizia. A proposito di belle notizie, voglio parlare dell(‘ottim)a partita di Di Pasquale: nelle ultime partite abbiamo parlato delle difficoltà di uscire palla al piede, sabato abbiamo avuto la dimostrazione di quanto sia importante un giocatore più coraggioso e propositivo in mezzo alla difesa. La sua prestazione è stata la chiave nel superare la pressione alta della Feralpi, e ci ha dato una grossa mano.

Michele: Di Pasquale mi ha fatto una grande impressione fin dal precampionato. Ha un unico difetto: come ha già detto il nostro amico Lucio, continuo a confonderlo con Di Filippo. A parte gli scherzi, secondo me abbiamo tra le mani una grandissima risorsa per la Samb. E’ giovane, ha carattere, sa impostare e può giocare sia da centrale che da terzino. A proposito: per te dove dovrebbe giocare?

Angelo A: Questa squadra (specie con l’assenza di Berardocco) non può prescindere da un difensore capace di giocare palla al piede. Lui e Radi sono le opzioni migliori, e finché Palladini vorrà un giocatore rapido resta solo lui. Poi, diciamolo chiaramente: un terzino sinistro col 2 non si può vedere.


Le coppie numero/ruolo più antiestetiche del calcio moderno

  • Terzino sinistro col 2
  • Esterno offensivo col 9
  • Mezzala col 4
  • Il 99 (in qualsiasi ruolo)

Michele: A proposito di non visto, per una volta siamo stati noi quelli fortunati con gli arbitri. Dalla gara con il Parma ad oggi si è sempre, sempre, sempre parlato di arbitraggi. In una delle precedenti puntate mi ero chiesto se il pubblico sambenedettese fosse quello che frignava ogni sabato o quello che (dopo il tuffo di Puglia a Teramo) cantava “IL RIGORE NON C’ERA“. Ieri abbiamo scelto la seconda strada, spero che riusciremo a mantenerla per il resto della stagione.

Angelo A: Dopo la partita con la Feralpi le uniche discussioni sulla terna erano a proposito della guardalinee (è partita una caccia al nome sui social, prima, e sono girate tantissime foto poi). Dopo tante proteste e complottismi vincere con un rigore contestato è stato strano. Come togliere la maschera a Darth Vader e scoprire che sotto c’è Mancuso.

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Un grazie alla cara Balla La Samba

Michele: Tanto per cambiare è stato il man of the match anche sabato. Su di lui devo fare un grandissimo mea culpa, perché nelle amichevoli estive facevo fatica ad immaginarlo titolare in Lega Pro: lento, timido nel dribbling, poco incisivo sotto porta. E invece – già da Macerata – si è trasformato in uno dei giocatori più incisivi di tutto il campionato. Perdonami Leonardo, ho creduto nei 23 gol di Fioretti e non in te!

Angelo A: Peccato che tu non abbia detto chiaramente che non vinceremo il campionato – in quel caso sì che ci sarebbe da sognare… In classifica siamo tutti lì, comunque: tanto vale provarci. Non credo vinceremo il campionato (e non è neanche un obiettivo), ma nella partita secca possiamo vincere con chiunque. Specie nelle prossime giornate.

Michele: A inizio stagione avevo diviso il girone B in uno schema piuttosto semplice: ai miei occhi c’erano 10 squadre da medio-alta classifica e 10 da medio-bassa. Fino a questo momento l’andamento è abbastanza simile alla mia previsione, con tante squadre competitive e nessuna partita facile. Tra la prima e la nona posizione ci solo la miseria di 4 punti, a dimostrazione del fatto che ogni partita sarà una battaglia. Vuoi da me una profezia vanagloriosa, affrettata e senza diritto di replica? Bene, te la darò: la Samb arriverà tra il sesto e l’ottavo posto, vincerà due turni dei playoff con un esodo di 3 mila tifosi. Lo stadio e gli avversari sceglili tu…

Angelo A: Sarebbe bellissimo. Sabato ho fatto un intervento con Stefano Bruni, su Radio Azzurra, e anche lui era positivo. Mi ha chiesto anche altre cose, e – naturalmente – non poteva mancare la domanda sull’attaccante. Secondo te ci serve un altro centravanti?

Michele: Può sembrare banale, ma dipende dal nome. Da quello che ho visto il 4-3-3 di Palladini funziona al meglio quando la punta centrale sa lavorare per la squadra, a costo di lasciare i riflettori ai compagni di squadra. Sorrentino in questo è un maestro. Sono d’accordo con la maggior parte dei tifosi quando dicono che non sarà mai una punta da 15 gol, ma aggiungo: chi se ne frega? Le sue qualità sono utilissime alla squadra: per me basta e avanza.

Riguardo Giordano Fioretti non vedo molte possibilità all’orizzonte. Il Presidente ha fatto capire che il suo addio è più che probabile, Palladini ha ammesso che non sa giocare nel 4-3-3 e non vedo perché dovremmo cambiare modulo. Mi dispiace per lui e per la mia scommessa, ma penso che a gennaio debba provare una nuova esperienza.

Angelo A: Per quanto mi riguardo Sorrentino è uno dei giocatori dal rendimento più alto, e merita il posto da titolare. L’unica critica che gli si può fare è sulla conversione delle occasioni da gol, che è stata rovinata solo da grandi parate dei portieri avversari. Non ricordo grossi errori sotto porta, mentre ricordo grandi prestazioni a tutto campo. Sabato lui – come tutto il tridente – ha fatto una partita opaca, ma la sponda a Sabatino (che è valsa il rigore, e il gol di Mancuso, e i tre punti) è stata sua.

Per Fioretti il discorso è diverso. A livello tecnico non vedo perché non possa far bene, eppure sta facendo davvero male. Nei minuti finali con la Feralpi non è mai riuscito a tenere palla, non ha vinto un contrasto, e ha passato più tempo a terra (cercando di prendere fallo) che in piedi. Queste sono cose che non dipendono dal modulo. È davvero così scarso? Io penso sia un problema fisico, e forse mentale. Certo, da uno che deve conquistarsi il posto mi aspetto molto di più, e soprattutto non mi aspetto robe così:

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Michele: Più lento della ripresa economica italiana. Mi ha conquistato proprio per questa mobilità d’altri tempi… solletica il mio animo conservatore. Sai che quasi quasi cambio idea? Teniamolo.

Angelo A: Quindi per te è un . Sei sicuro?

Michele: Sicurissimo. Con la giusta fiducia la stagione di Fioretti #cambiaverso. Ora scusami, devo andare a cambiare un assegno.


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