Federico: “Adesso viene il difficile. Le squadre ci conoscono e ci temono”

Le parole di Sandro Federico in conferenza stampa 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Cosa si dice in casa rossoblu dopo 24 ore dall’euforica vittoria conseguita contro il Padova? Ce lo ha spiegato il direttore sportivo Sandro Federico in conferenza stampa.

“Oggi siamo tutti più sorridenti – ha esordito – Ora fa sicuramente piacere parlare in assoluta tranquillità. Questo è un periodo meraviglioso e dobbiamo assaporarlo perché la Sambenedettese per anni ha sofferto troppo. La tifoseria meritava questa crescita, una crescita progressiva e della quale io ero assolutamente convinto”.

Cosa succede adesso? “Ora dobbiamo restare con i piedi per terra e avere tanta umiltà – ha risposto il ds – Noi non sappiamo dove possiamo arrivare. Se continuiamo così di certo metteremo in difficoltà squadre importanti. Guardate cosa è successo al Parma contro il Feralpisalò. Il Feralpisalò è la dimostrazione che chi riesce a stare in campo può fare meglio dei grandi nomi”.

Parlando dei meriti: “Il lavoro che è stato fatto è evidente sotto ogni punto di vista. Qui ci sono le condizioni ideali per fare bene perché esiste una società che da tranquillità a tutti. La grande qualità di Ottavio Palladini – ha spiegato Federico – è stata quella di saper mette i calciatori nelle condizioni migliori. Li ha capiti e si è adattato. Questa é una grande virtù perché ci sono allenatori, al contrario suo, che si intestardiscono sulle loro idee”.

Fioretti, Frison, Ceccarelli. Tre nomi intorno ai quali si sta spesso discutendo negli ultimi giorni: “In un gruppo le valutazioni vanno fatte nel tempo. Quello che dobbiamo capire è che l’importante è che chi sostituisce qualcuno lo faccia in modo tale da non farlo rimpiangere – dice il direttore sportivo – Fioretti viene da campionati di un certo livello durante i quali ha realizzato diversi gol. Quando si allestisce un gruppo non si pensa solo agli 11 che devono scendere in campo. Tutto questo per dire che noi siamo qui ad aspettare questi giocatori perché siamo convinti che daranno il loro valido contributo. In quanto a Frison lo stiamo valutando e nel giro di qualche giorno vediamo come si può recuperare. Come ho spiegato nei giorni scorsi abbiamo bisogno di un terzo portiere perché Raccichini, per quanto bravo, è comunque un 2000. Domani mattina dovremmo chiudere per Aridità. Ceccarelli? Ci prendiamo qualche giorno perché vogliamo essere sicuri”.

Qualora la Sambenedettese continuasse a restare nei piani alti della classifica appare chiaro il fatto che sul mercato occorrerà intervenire in una determinata maniera: “Il Presidente non si è mai tirato indietro – ha dichiarato – Lui è esigente ma è pur vero che la squadra va rinforzata con i giocatori giusti. Siamo qui per sbagliare il meno possibile. Adesso non deve cambiare nulla. Stare in alto è bello anche perché si vive la settimana in un’altra maniera. È statisticamente provato che se le cose vanno bene avvengono meno infortuni. Ovvio che ora arriva il difficile perché le squadre ci conoscono e ci temono. Portare a casa i 3 punti sarà sempre più complicato. Bellazzini? Vorrei inserirlo nell’organico o comunque mi piacerebbe un giocatore che abbia le sue stesse qualità e caratteristiche. Naturalmente tra lui e Ceccarelli bisognerà fare una scelta. O l’uno o l’altro. Non entrambi”.

 

 

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