Controllo contro controllo, caos contro caos

Dopo un primo tempo tranquillo, la ripresa tra Samb e Albinoleffe imbizzarrisce

Dopo la partita (solida ma noiosa) di Lumezzane, i rossoblu hanno deciso di tornare la squadra emozionante e imperfetta di qualche settimana fa. Non subito, in realtà: nel primo tempo la squadra di Palladini ha giocato una partita attenta e organizzatissima, premiata dal gol di Sorrentino e fatta sfumare – ad inizio secondo tempo – da quello di Anastasio.

Controllo contro controllo

Entrambe le squadre iniziano la gara con l’intenzione di controllare la partita, in fase di possesso e non. Il 3-5-2 dell’Albinoleffe è un modulo molto fluido, basato su una continua ricerca dell’ampiezza e della superiorità intorno al pallone. Sin dai primi minuti la squadra di Alvini prova a prendere controllo posizionale del gioco, con i due esterni molto larghi e le due punte (coi centrocampisti) che svariano nel mezzo, per “muovere” gli avversari e aprire spazi tra le linee.

I rossoblu controllano con grande flessibilità e compattezza, mantenendo superiorità intorno al pallone e due linee sempre strette. I tre centrocampisti giocano sempre molto vicini, in modo da non creare isolamenti con le mezzali ospiti, e la difesa è sempre molto stretta, lasciando alle due ali il compito di tamponare i due esterni ospiti.

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La struttura posizionale dell’Albinoleffe, con molti giocatori intorno al pallone e due esterni sempre larghissimi, e la fase difensiva dei rossoblu

Pur creando qualche situazione interessante sulle fasce (soprattutto a destra, con Gonzi), l’Albinoleffe non è mai troppo pericolosa. Di contro, i rossoblu recuperano palla molto bassi, ma riescono a guadagnare un graduale controllo sul campo – potendo attaccare con continuità.

Una volta recuperata palla i rossoblu cercano di sfruttare a pieno l’ampiezza di campo, ma la squadra di Alvini è pronta alla situazione, e in fase di non possesso si riposiziona con una linea a quattro (con Cortellini sulla linea dei difensori e Giorgione-Gonzi sulle fasce).

Questo 4-4-2 toglie il vantaggio immediato sugli esterni, ma i rossoblu rispondono allargando ancora di più la squadra, con Tortolano e Mancuso larghissimi, e le due mezzali (o Sorrentino) sempre pronte ad accavallarsi sull’esterno.

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Il 4-4-2 in fase di non possesso dell’Albinoleffe, e la struttura offensiva dei rossoblu

Recupero contro recupero

Coltivando il controllo in ampiezza la Samb riesce a mantenere il possesso del pallone, ma le occasioni migliori le crea nei momenti di transizione veloce, quando recupera palla in posizione avanzata. Poco dopo la percussione di N’Tow (gran tiro, deviato da Nordi) arriva il gol di Sorrentino, che prima aiuta il recupero del pallone e poi (con l’aiuto di un rimpallo) chiude in rete l’ottimo suggerimento di Tortolano.

Il vantaggio dura fino all’intervallo, ma la ripresa si apre con un’altra palla persa, stavolta dei rossoblu, e un altro gol in transizione veloce, stavolta degli ospiti: palla persa da N’Tow e ripartenza dell’Albinoleffe, con la palla che passa da Mastroianni a Agnello, e finisce sul sinistro vincente di Anastasio.

Botta e risposta

Il gol ha la firma dei due giocatori appena entrati, ma i meriti del cambio di modulo (un mediano in meno e una punta in più, 3-4-2-1) si vedono soprattutto nei minuti successivi, quando i rossoblu – subito il pari – si scoprono, e l’Albinoleffe può sfruttare le capacità di Mastroianni nel gioco aereo e la rapidità di Virdis e Minelli tra le linee.

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La partita esplode: in cinque minuti i rossoblu sfiorano il gol (Tortolano, su assist di Sabatino) e rischiano lo svantaggio (Mastroianni su cross di Virdis), per poi mangiarsi le mani sulla doppia occasione di Lulli (servito da Di Massimo) e Mancuso (in ribattuta).

Al 70esimo i rossoblu protestano per due contatti in area (uno su Sorrentino, falloso, l’altro su Lulli, regolare), ma l’arbitro lascia correre. Con Sorrentino sempre più stremato e l’arbitro sempre più permissivo i rossoblu non riescono ad alzare il baricentro, e iniziano a rischiare: in due minuti gli ospiti sfiorano la rete con Virdis (bel tiro al volo) e Minelli (percussione pericolosissima), costringendo Palladini a far entrare forze fresche.

Nel finale gli ingressi di Fioretti e Pezzotti aiutano la Samb a tirarsi su, e la squadra comincia a ritrovare pericolosità. Se il primo aiuta ad alzare il baricentro, il secondo dà ancora più ampiezza, combinando con N’tow per liberare il cross e permettere a Di Massimo di tagliare in posizione centrale.

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Pezzotti controlla, N’Tow si sovrappone. In posizione centrale ci sono quattro giocatori rossoblu pronti a colpire

Non a caso, le migliori occasioni del finale coinvolgono proprio queste situazioni: all’84esimo Fioretti controlla benissimo un lancio di Sabatino, salta un avversario e viene fermato in extremis da Nordi, mentre a tempo quasi scaduto un’azione condotta da destra a sinistra sfocia sul cross di N’Tow per Mancuso, che a porta spalancata arriva col passo lungo e scheggia la traversa.

Maturità e foga

Una partita del genere ne contiene almeno due, ed è solo separandole che si può dare un giudizio d’insieme. Nel primo tempo la squadra di Palladini ha giocato un’ottima partita, intelligente e ordinata, contro una squadra organizzatissima. Nella ripresa c’è stato un altro contesto (il gol regalato, il cambio di modulo) e un’altra sfida, giocata più sulle emozioni che sul piano tattico: i rossoblu hanno avuto le occasioni per vincerla, alla fine non l’hanno persa.

Parlare di difesa (dopo l’ottima prova del primo tempo) e di attacco (dopo tutte le occasioni del secondo) significa banalizzare la partita dei rossoblu, non capendone le motivazioni e i momenti. L’atteggiamento del secondo tempo (tanta foga, poco equilibrio) è lo stesso che ha pagato in tante altre occasioni, e più che chiedersi della sua efficacia (già dimostrata) sarebbe giusto chiedersi cosa fare per renderlo inutile.

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