Vernecchie rossoblu: 21^ puntata

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso. Con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero


Bentornato calcio giocato…o forse no? La gara di Mantova ha urtato cuori e occhi dei (pochi) tifosi rossoblu giunti al “Martelli”. Se il campo non ha dato le risposte sperate, il mercato è riuscito a sollevare ulteriori domande. Ottimismo o depressione? Ai nostri  l’ardua sentenza.

Michele Palmiero: Ciao Angelo, fino a qualche ora fa pensavo che non ci fosse nulla di più noioso del mercato invernale. La trasferta di Mantova mi ha chiaramente smentito. Malissimo nel primo tempo – ho visto di peggio solo nelle trasferte di Bassano e Reggio Emilia, ma lì avevamo di fronte avversari ben più forti – qualcosina di meglio nella ripresa, senza però mai dare l’impressione di avere una minima idea di cosa fare con il pallone.

Angelo A. Pisani: Io non capisco come potersi aspettare di più in questo momento, visto e considerato che a Sanderra mancavano i due giocatori promessi dall’inizio del mercato. Al momento non posso neanche dare un vero giudizio, perché l’unica cosa che abbiamo visto sabato è stata una povertà deprimente.

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Il prode Durim colpisce ancora

Fare valutazioni su una squadra chiaramente incompleta e in trasformazione è sbagliato, e non può che darci una visione fuori fuoco della realtà.

Michele: Sono d’accordo a metà. Sicuramente bisogna attendere  la fine del mercato e l’inserimento dei nuovi arrivati prima di giudicare la Samb di Sanderra,  però non si può far finta di non vedere un brutto passo indietro rispetto alle ultime gare  (che non erano state di certo positive). A Mantova abbiamo cercato ossessivamente il lancio lungo verso Agodirin, tutto tranne un gigante. Il centrocampo fa una fatica pazzesca e la fase difensiva, nonostante una prestazione sufficiente, ha regalato un altro gol. Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, ho invece apprezzato il cambio d’atteggiamento nella ripresa e l’apporto di Sorrentino e Di Massimo da subentrati.

Angelo A: Ho visto veramente poche idee. La ripresa del secondo tempo è stata semplicemente una ricerca di confusione organizzata con tre giocatori vicini e tanti palloni lunghi. Il Presidente ha detto che quando è entrato Di Massimo si è visto di più; io l’unica cosa che ho visto è un gioco ultra semplificato, reso efficace da un fallo inutile e una papera del portiere.

Michele: A proposito di papere, penso sia ora di parlare di Rafael Lopes. Faccio fatica a commentare questa storiaccia da quattro soldi, quindi mi limito a qualche domanda:

  • È normale che un giocatore abbia più procuratori che reti segnate?
  • Quando Lopes ha trovato l’accordo con la Samb non ricordava il “debito di riconoscenza”?
  • Perché tra i calciatori è scoppiata la moda di scrivere lettere ai tifosi?

Angelo A: Una situazione eccessiva dall’inizio alla fine. Nei primi giorni si parlava di Lopes come un deus ex machina pronto a risolvere ogni problema, la dirigenza gongolava per l’operazione e gran parte della stampa – come al solito – alzava ancora di più l’asticella, parlando dell’importanza del Grande Bomber™ senza neanche conoscerlo bene (io ho scritto questo pezzo, quando credevo sarebbe arrivato: ve lo consiglio).

Parliamo di un centravanti che prende la porta una volta ogni quattro tentativi, e segna un gol ogni cinque partite: di certo, non è una macchina da gol. Per caratteristiche lo vedo molto simile a Sorrentino: gioco spalle alla porta, tanto movimento, e diversi difetti in fase realizzativa: in un contesto superiorie, è vero, ma con quattro anni di esperienza in più. Insomma, non abbiamo perso Cristiano Ronaldo…però abbiamo perso la faccia; e alla fine la cosa preoccupante è questa.

Michele: Affrontare una sessione di mercato senza diesse è difficile; farlo attingendo al mercato estero lo è ancora di più. Se ti appoggi a intermediari, procuratori e dirigenti amici è raro che esca fuori qualcosa di buono. Oltre al danno d’immagine c’è il danno tecnico, perché abbiamo buttato queste settimane di pausa per una telenovela.

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Gone Bomber – Il mercato bugiardo by Balla la Samba

Angelo A: La società continua ad avere grossi problemi nella comunicazione, annunciando operazioni non concluse, e trasformando trattative lecite in figuracce. Penso a Lopes, ma è stata gestita male anche la storia di Ledesma  Ora la tifoseria è ancora più spaccata, tra chi ripete “ve l’avevo detto”, chi sostiene l’infallibilità del presidente a tutti i costi, e chi prima si è illuso e ora è disperato.

Angelo A: Adesso molti tifosi iniziano a temere la retrocessione. Che ci sia un calo è evidente, ma i problemi degli ultimi due mesi sono ambientali prima che tecnici. Nelle ultime settimane con Palladini la squadra era attaccata su tutti i fronti, ora siamo in piena transizione tecnico e tattica. Passerà, deve passare, e i 31 punti del girone d’andata sono un buon salvagente.

Michele: Degli errori ci sono stati, come è normale che sia in una neopromossa, ma dalla prima partita di campionato siamo stabilmente nella parte sinistra della classifica. Non capisco il disfattismo totale di chi pensa che perderemo tutte le gare, né la tesi idiota secondo cui criticando costruttivamente la società si spingano i Fedeli ad andarsene. La delusione c’è, ma anche una semplice salvezza non la vedrei come un fallimento totale. La programmazione, a mio avviso, non passa solo dall’acquisto di giocatori forti o giovani di prospettiva. Strutture, stadio e settore giovanile: senza di questi è irrealistico chiedere la Serie B.


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