La Reggiana e la rivoluzione di gennaio

I granata hanno cambiato tanto, dalla rosa allo staff tecnico

REGGIO EMILIA – Tra la fine del 2016 e l’avvento del nuovo anno i tifosi della Reggiana hanno visto venir meno quasi tutte le certezze. Quasi, perché due cardini dei granata sono rimasti intatti: la passione dei tifosi e le ambizioni di Mike Piazza, pronto a prendere in mano fino al 90% delle quote societarie coinvolgendo altri imprenditori americani. Dalla ripresa del campionato dopo la sosta, coincisa con il tonfo interno contro il Venezia, ad oggi la Reggiana ha vissuto momenti di alti e bassi, senza tuttavia abbandonare le speranze di un buon piazzamento in ottica playoff.

Mercato

Tra le squadre di prima fascia del Girone B, la Reggiana è quella che ha perso più pedine importanti nel mercato di riparazione. In difesa hanno salutato i due terzini che, nella sfida d’andata contro la Samb, avevano “spaccato” la partita con la loro esuberanza fisica: Mogos si è trasferito all’Ascoli, Giron ha terminato il prestito ed è rientrato all’Avellino. Sempre in Serie B si sono trasferiti il centrocampista Angiulli e la punta Jacopo Manconi, approdati rispettivamente al Pisa e al Trapani. Il mercato in uscita non si è fermato qui: Otin Lafuente si è trasferito al Gubbio, Nolè ha sposato la causa del Modena e l’esterno d’attacco Falcone ha deciso di spostarsi nel girone A, indossando la maglia della Viterbese.  In risposta al gran numero di cessioni, sono arrivati a Reggio Emilia elementi importanti come il regista Genevier, il fantasista Marti Riverola e l’esterno Massimiliano Carlini, ex rossoblu autore di una splendida stagione alla corte di Mister Ugolotti.

Il Mister

Il rapporto tra Leonardo Colucci e la Reggiana non è stato affatto semplice. Arrivato con la pressione di dar battaglia alle prime della classe, Colucci ha dovuto far fronte agli infortuni dei due assi della rosa: il trequartista Cesarini e il centravanti Ettore Marchi. Nonostante la Reggiana avesse chiuso il 2016 con un buon terzo posto in classifica, la posizione del tecnico non è mai stata salda a causa di alcuni risultati deludenti: su tutti la sconfitta nell’attesissimo derby contro il Parma e la debacle  contro il Venezia, che gli è costata il posto. Con l’esonero di Colucci, la società granata ha deciso di puntare su Leonardo Menichini, autore della promozione in B con la Salernitana. Il nuovo corso di Menichini non si è rivelato privo di ostacoli: una rosa rivoluzionata dal mercato invernale, gli infortuni dei top players  e la fuga del Venezia hanno ucciso ogni sogno di vittoria dei granata. Nel mese di marzo Menichini ha ottenuto solo due pareggi, contro Padova e Mantova, e una brutta sconfitta sul campo della Maceratese. Contro la Samb, i granata hanno il compito di vincere per ripartire e preparasi alla bagarre dei playoff.