Agli occhi degli osservatori meno attenti, l’estate di crisi della Serie C può apparire simile alle precedenti. Crisi economica, presidenti avventurieri, debiti nascosti e fallimenti annunciato: il menù è noto da tempo, ma ogni anno si aggiunge un nuovo ingrediente che rende la ricetta sempre più indigesta.
A movimentare le acque nella politica del pallone sono le accuse provenienti da Fondi e Messina, due città che avevano la propria squadra in Lega Pro e che ora rischia di ritrovarsi con un pugno di mosche. I due attacchi provengono da protagonisti diversi, si rivolgono a destinatari diversi ma hanno un grande fattore in comune: mostrano la totale sfiducia nei confronti delle istituzioni di questo sport.
A Messina il fallimento societario è uno spettro che aleggia ormai da mesi. Gli ultimi stipendi pagati risalgono al girone d’andata, la proprietà non ha mai fatto seguire le azioni concrete alle tante parole spese, e chi doveva vigilare ha clamorosamente fallito. I giocatori del Messina Calcio hanno deciso di inviare una lettera ufficiale al Presidente della Serie C Gravina.
“Da 7 mesi non viene pagato alcun stipendio, addirittura ci viene chiesto di rinunciare a diverse mensilità per andare incontro alle esigenze della società, richiesta accettata dai giocatori senza battere ciglio pur di salvare l’ Acr Messina, i campi di allenamento e le strutture sono inesistenti, spesso ci trovavamo a doverci spostare con le proprie auto per raggiungere altri campi, la maggior parte delle volte in strutture inadeguate per dimensioni e capienza degli spogliatoi. (…) Vogliamo incontrare Gravina che, come rappresentante della Lega, deve a noi spiegazioni e non ai vari giornali e programmi sportivi, in quanto ha fatto da garante per Proto e quindi si deve assumere le responsabilità che si è preso”.
Il secondo attacco è una lettera, firmata dal sindaco di Fondi Salvatore De Meo, che ha come oggetto l’assurda situazione che vede protagonista il Racing. “Ho appreso dagli organi di informazione che il Sig. Antonio Pezone, subentrato alla guida dell’Unicusano Fondi Calcio, avrebbe fatto istanza alla F.I.G.C. di cambio denominazione, sede sociale e impianto di gioco, il tutto verso la Città di Latina. (…) A tal riguardo sono rammaricato di non essere stato informato dal nuovo Presidente della società di calcio fondana, anche perché negli incontri avuti nei giorni scorsi non mi ha mai rappresentato questa possibilità, giustificando le voci di stampa sulla base di una precedente richiesta fatta al Comune di Latina prima di chiudere l’accordo con la precedente proprietà. Ho scritto al Presidente F.I.G.C. Tavecchio e al Presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico – Lega Pro Gravina per rappresentare tale rammarico, con richiesta di un incontro urgente per poter meglio comprendere e approfondire i termini della questione, soprattutto alla luce delle normative federali, auspicando che si voglia scongiurare l’eventualità che la Città di Fondi resti priva di una squadra di calcio”.
L’incontro auspicato dal Sindaco potrebbe rivelarsi inutile, dal momento che Carlo Tavecchio sarebbe ben disposto ad accettare lo “spostamento coatto” del Fondi nel neonato Racing Latina. Mentre non si ode risposta dal n.1 della Figc, il Presidente della Serie C Gravina ha ribattuto alla lettera dei calciatori di Messina allontanando dalla Lega eventuali complicità e garantendo ai calciatori l’accesso al fondo di garanzia che andrà a coprire gli stipendi non pagati.