La Lega Pro prende posizione su multiproprietà e pubblico allo stadio

Nel Consiglio Federale della Lega Pro emerge un’apertura al pubblico negli stadi durante i playoff e una netta chiusura al fenomeno delle multiproprietà


Quando manca una sola giornata al termine della stagione regolare, si è riunito il Consiglio Federale della Lega Pro. Il primo punto all’ordine del giorno era la definizione dei parametri per iscriversi al prossimo campionato: punto che è stato rinviato al prossimo 10 maggio, così da poter verificare la situazione finanziare dei club di Serie C.

Un occhio è rivolto al Governo, in attesa dei provvedimenti che potrebbero portare denaro fresco nelle casse delle società sotto forma di aiuti economici per il rimborso delle spese sanitarie e il credito d’imposta sulle sponsorizzazioni. Non secondario è anche l’aspetto relativo al pubblico negli stadi: la Serie C preme per aprire i cancelli già nei playoff, con un appello al presidente del Consiglio Mario Draghi e alla sottosegretaria allo Sport Valentina Vezzali.

Nella nota pubblicata dalla Lega Pro, inoltre, emerge chiaramente l’opposizione a nuovi casi di multiproprietà, definito “un vulnus pericolosissimo per il calcio italiano”.

La nota ufficiale della Lega Pro

Una seduta del Consiglio Federale importante quella di oggi, con risvolti significativi per i club di Serie C. Di seguito i punti emersi:

Licenze Nazionali: è stata accettata la proposta della Lega Pro di rinviare al prossimo 10 maggio la definizione del parametro per l’iscrizione al Campionato 2021/22. Verrà compiuta una verifica sulla situazione di ogni club affinché non venga applicato un parametro che aggravi gli effetti già disastrosi della pandemia, pur con l’obiettivo di tutelare il sistema. “I nostri club hanno rispettato i propri impegni con grandissimi sacrifici. Abbiamo regole rigorose che vogliamo rafforzare senza dimenticarci la straordinarietà della crisi che stiamo affrontando, che anche il governo ha riconosciuto con i provvedimenti assunti nel corso della pandemia” dichiara Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro.

Provvedimenti governativi. Le misure del governo Draghi devono venire in soccorso dei club, sicuramente per compensare gli enormi esborsi effettuati per rispettare il protocollo sanitario e per dare continuità alla misura del credito di imposta sulle sponsorizzazioni. È inoltre evidente l’esigenza di una dilazione di quanto si è accumulato in termini di contributi e di fiscalità. “Dobbiamo ricordare che abbiamo seguitato a giocare, senza incassi da botteghino da stadio e con enorme restrizione degli introiti da sponsor. Giocando, abbiamo contribuito a portare un po’ di spensieratezza agli italiani, ai tifosi, in un momento lungo e pesante di depressione causato dal coronavirus” continua Ghirelli.

Apertura degli stadi al pubblico. L’auspicio è che l’evoluzione epidemiologica permetta un seguito sereno al percorso di riapertura tracciato dal premier. “In punta di piedi ma in modo fermo, chiedo al presidente Draghi e al sottosegretario Vezzali di pensare ad aperture parziali per le partite dei playoff. Noi siamo stati sempre rigorosi nel mettere la salute al primo posto, oggi si può iniziare ad aprire, seguendo i protocolli, ridando speranza ai tifosi ed ai club” sostiene Ghirelli.

Multiproprietà. È stato stabilito un passaggio decisivo per chiarire che, da oggi in avanti, non saranno più accettate tali situazioni di conflitto. Da tempo Lega Pro aveva sollecitato la situazione, denunciando più volte la necessità di vietare e interrompere un vulnus pericolosissimo per il calcio italiano.

Nomine degli organi di giustizia sportiva. Il notaio Pasquale Marino, da giudice sportivo della Lega Pro, assume l’incarico di presidente della seconda sezione della Corte Sportiva. Il ruolo di giudice sportivo della Lega Pro viene ricoperto dal dottor Stefano Palazzi. “Sono felice per la meritata ‘promozione’ del notaio Marino, è un grande onore per la Lega Pro. Così come la nomina del dottor Palazzi, con la sua professionalità ed esperienza, è un segnale inequivocabile della crescente reputazione della nostra Lega” conclude Ghirelli.

2 Comments

2 Comments

  1. Paco 11 says:

    Ancora non hanno capito che la serie C in particolare è un campionato insostenibile economicamente, regole e oneri da professionismo senza diritti e ricavi.
    Portando il numero delle squadre a 60 si è conclusa l’opera di distruzione di un sistema popolato da opportunisti e avventurieri dell’ultima ora.
    A rimetterci sono sempre i tifosi e noi lo sappiamo bene..

    1. Alberto says:

      Lo stesso dicasi per le 20 di serie A….e per i debiti che ormai sono l’unica “risorsa” del calcio…..
      Noi tifosi in particolare della Samb “sempre” paganti, sempre sfruttati per la ns passione.

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