Suonano le campane ad Agnone per l’arrivo dei rossoblu

Più che una trasferta, una tranquilla scampagnata per i soliti, impagabili “malati di Samb”. Il resoconto  di Giada Pignotti.

Di Giada Pignotti.

La pioggia e i tanti chilometri non fermano il popolo rossoblu, che parte alla volta di Agnone per l’ultima vera trasferta di quest’anno. Una trasferta che, a dirla tutta, ha l’aria di una vera e propria scampagnata.

C’è chi con la scusa va a trovare i parenti lontani, chi con gli amici si rifugia in qualche ristorante o addirittura improvvisa un pic-nic lungo la strada. C‘è anche chi, tra un bicchiere di vino e un panino condivide la propria passione con i molisani, popolo da sempre accogliente.

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E’ un orgoglio per la nostra città constatare come, grazie all’attacamento ai nostri colori, vengono rafforzati quei valori quali rispetto, coesione e condivisione che portano le altre città, vicine e lontante, a salutarci ed accoglierci come veri campioni. E’ sport, lo sappiamo, ed è di questo che parliamo.

Seppure l’ansia prepartita non ci abbandona mai, questa volta ci godiamo il lungo viaggio e il verde panorama che si apre davanti a noi. “Seconda stella a destra, questo è il cammino..”, o forse a sinistra, non sappiamo bene, non prende il navigatore.

Non entra il tamburo ma almeno non piove e c’è il Borghetti al bar, possiamo goderci la partita. Una partita ricca di gol in cui abbiamo conferme e nuove scoperte in campo, mentre sugli spalti si confermano i sempre presenti. Solo nell’intervallo c’è quel fastidioso senso di amarezza per il pareggio. I tifosi della Samb si dividono in due categorie: quelli a cui basta un pareggio in queste partite e quelli a cui il pareggio non basta mai. Fortunatamente i rossoblu in campo la pensano come i secondi e non risparmiano nessuno. Il fato poi mette il suo zampino nelle decisioni arbitrali ed ecco qui che la Capolista non la ferma più nessuno.

I rossoblu conquistano un’altra vittoria, che oltre ai 3 punti regala un’importante seppur piccola gioia al Mister e alla sua famiglia alla quale squadra e tifoseria si stringono in questo difficile momento: “VI SIAMO VICINI”.

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400 chilometri per 90 minuti di partita con il campionato già vinto, cosa spinge 150 persone a mettersi in viaggio con la pioggia?

Il viaggio stesso e quando il rientro è più bello dell’andata, vuol dire che è stato un bel viaggio. Deviazione al Birrificio Artigianale di Pescolanciano per i rifornimenti prima di dirigerci verso San Benedetto. Lasciamo il Molise quasi con nostalgia prima di proiettarci con la mente a Parma e sorridere ancora una volta al destino beffardo che ci riporterà al Tardini, chissà.

Domenica si torna al Riviera per l’ultima partita in casa di questo interminabile campionato. Un campionato dominato nuovamente sugli spalti e finalmente anche in campo. I tifosi rossoblu verranno chiamati a raccolta un’ultima volta per salutare nel proprio Tempio del Tifo una categoria che li ha tenuti troppo a lungo ancorati ma il mare non si può fermare e infrangendo tutti gli scogli abbiamo superato le tempeste e siamo finalmente pronti ad approdare in altri porti. Onoriamo chi negli anni ci ha convinto a crederci insegnandoci un passato glorioso.

Arrivano i teatini, accogliamoli con un ultimo grande spettacolo e divertiamoci ancora una volta. Tutti insieme: TUTTI AL RIVIERA!

“..NOI NON TI LASCEREMO MAI, COMBATTEREMO AFFIANCO A TE!”

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