I ricordi di Brescello-Samb di un grande tifoso rossoblu: Tiziano Cortellesi.
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Dopo 14 anni la Sambenedettese torna a giocare allo stadio Tardini di Parma. In quell’occasione gli avversari non erano i temibili gialloblu, bensì il sorprende Brescello che stravolse ogni previsione arrivando a giocarsi i playoff contro la Samb.
Il 9 giugno 2002 più di 6000 sambenedettesi festeggiarono insieme alla propria squadra il ritorno in C1. Oggi vogliamo ricordare quella storica giornata insieme ad un grande tifoso rossoblu: Tiziano Cortellesi.
In un antipasto della nuova puntata della rubrica “Di padre in figlio: storie di Samb” Tiziano rievoca le emozioni vissute insieme a migliaia di tifosi rossoblu.
Tiziano, qual è il primo ricordo che ti viene in mente di quel 2 giugno?
“Ricordi di quel giorno fantastico ne ho tanti, ma uno in particolare fu quello di voler entrare per primo dentro lo stadio. Il motivo era scaramantico: lo feci a Rimini e vincemmo con il gol di De Amicis, al Tardini lo ripetei e ci andò ancora una volta benissimo”.
Hai ricordi particolari del viaggio?
“Andammo a Parma in macchina: l’autostrada sia all’andata che al ritorno fu invasa da una vera e propria carovana di auto e pullman colorati di rossoblu”.
Dentro lo stadio, invece, che atmosfera si respirava?
“Sono passati 14 anni, ma sento ancora sulla mia pelle la pioggia che scendeva; un’altra partita bagnata e fortunata fu contro il Genoa, quando vincemmo 2-1. Fin da subito, entrati allo stadio, cominciammo a cantare senza mai fermarci. Ci fu un attimo di gelo quando segnò il Brescello, ma noi eravamo il dodicesimo uomo in campo e non potevamo smettere di sostenere i ragazzi: cantammo a squarciagola “NON MOLLARE MAI!” e più il tempo passava più il sogno promozione diventava realtà. Al triplice fischio iniziò la grande festa. Tornammo a casa distrutti e senza voce, ma felicissimi”.
Domenica la Samb tornerà al Tardini, stavolta contro un’altra nobile decaduta: il Parma. Ci sarai?
“Certo! Seguirò la Samb anche domenica e sarà un’emozione fortissima tornare al Tardini, dove abbiamo vissuto una delle emozioni indelebili della nostra storia. Stavolta, poi, avrò una grande gioia in più: vedere sui gradoni mio figlio”.