Federico difende i rossoblù: “Questo è un ottimo organico. Credo fortemente nel gruppo”

Le dichiarazioni del direttore sportivo Sandro Federico

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non sarà uno scoglio ad arginare il mare. In questo caso non sarà un risultato negativo a demolire la fiducia riposta nei rossoblù. Mister Palladini difende a spada tratta i suoi ragazzi e nel farlo ha un valido alleato: Sandro Federico.

Il direttore sportivo della Sambenedettese non sembra scomporsi, anzi: “Da una settimana a questa parte il miglioramento è evidente – ha dichiarato – Ieri, nei primi venticinque minuti, abbiamo giocato molto meglio di quanto fatto a Macerata creando tre o quattro buone occasioni. Al termine del primo tempo non siamo stati bravi ma nel corso della ripresa siamo scesi in campo con grande volontà. Peccato per la disattenzione sulla terza rete perché a parer mio avremmo potuto pareggiare. Anzi se fosse stato così non sarebbe sicuramente stato ingiusto. In occasione della prima giornata di campionato eravamo più timorosi cosa che non è accaduta contro il Mantova. Abbiamo creato molte più situazioni rispetto all’avversario”.

Per anni, nel dilettantismo, la Sambenedettese ha giocato sempre e solo per vincere. La Lega Pro, al contrario, impone un cambio di mentalità: “Stiamo disputato un campionato più duro – ha specificato il ds – Credo comunque che il pubblico sia consapevole di questo. Ieri ad esempio ha dimostrato una grandissima maturità nell’applaudire la squadra a fine gara. La Curva in questo è stata esemplare e i ragazzi lo hanno sentito. Io personalmente non vedo grandi problemi. Sono certo che la tifoseria abbia capito dove ci troviamo. Continuo a sostenere che questa è una buona squadra che, sono sicuro, può farci veramente divertire”.

Le pungenti dichiarazioni di Franco Fedeli scuotono ma non agitano: “Il Presidente deve pretendere il massimo, è giusto così – ha commentato Federico – Tutti lo pretendiamo, non solo lui. Quello che predico è che ci vuole pazienza e fiducia. Questa è una squadra costruita da zero e ha bisogno di tempo. Voglio fare un esempio. Pensiamo al Cittadella che ora è in B e che ha inflitto un bel 5 – 1 alla Pro Vercelli. Quella è una compagine, a differenza della nostra, che da un anno a questa parte è cambiata poco. Questo ha fatto sì che fosse più pronta rispetto a molte altre. Noi abbiamo 38 giornate da disputare e la nostra è una squadra fisica. Alcuni elementi, che io reputo validissimi, hanno ancora bisogno di recuperare e sono certo che quando la loro condizione arriverà al 100% saremo in grado di mostrare quello che davvero valiamo”.

Parma, Venezia, Reggiana, Santarcangelo, Padova. Squadre super accreditate che – lo si evince dai risultati conseguiti – non hanno ancora espresso ciò che tutti si aspettano: “Il punto è proprio questo – ha spiegato il direttore sportivo rossoblù – Noi siamo partiti per fare un campionato importante. Puntiamo a fare tutto quello che è nelle nostre possibilità. I valori vengono fuori dopo e questo vale per tutti. Sicuramente dobbiamo migliorare e fare molto di più”.

Sui rinforzi: “Siamo equilibrati – ha detto – Abbiamo valide alternative. Io credo fortemente in questo gruppo e continuo a ripeterlo. Se ci fosse la possibilità si potrebbe pensare ad un esterno d’attacco ma non lo reputo urgente. Il nostro è un ottimo organico. Adesso dobbiamo solo pensare alla gara contro il Gubbio. Sarà difficile come lo saranno tutte le altre. Si tratta di una squadra che conosciamo molto bene e dobbiamo restare concentrati. Spero nel sostegno dei nostri tifosi”.

 

 

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