Vernecchie rossoblu: 7^ puntata

La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso. Con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero

Avviso ai cari lettori: gli autori delle vernecchie sono arroganti, prepotenti, permalosi e fanno abbondante uso di sarcasmo. Ma hanno anche dei difetti.

Dopo l’intensissimo sabato vissuto al Riviera tornano le vernecchie rossoblu, arricchite da altri due assidui frequentatori di “chiacchiere da bar”, Lucio e Lorenzo, che condividono la lettera iniziale con tra i temi principali di Samb-Parma: Largo Stefano Borgonovo e Ladri (ogni riferimento alle decisioni arbitrali è puramente casuale)

Angelo A: “Ragazzi, prima di iniziare: ma sto derby del cuore? Vogliamo parlarne?”. Lucio e Lorenzo, in coro: “NO

Michele: “Ma come si fa a pensare una cosa del genere?”

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Vabbè, parliamo della partita: come giudicare il 2-2 con il Parma? Si tratta di un punto guadagnato o due punti persi?

Lucio: “Ieri abbiamo visto, forse, la Samb migliore di quest’anno. Abbiamo dimostrato che i giocatori del Parma non sono alieni, e non riusciranno ad ammazzare il campionato. Prima della partita il pareggio sarebbe stato accolto più che volentieri, dopo aver visto la gara sono decisamente 2 punti persi”

Lorenzo: “Stranamente la penso come Palladini, che alla vigilia aveva dichiarato: “non gioco mai per il pareggio”. Per com’è  andata, secondo me, sono due punti persi. Abbiamo sovrastato il Parma per almeno un’ora di gioco”

Michele: “Sono pienamente d’accordo con Lorenzo. Per 60 minuti è stata la Samb a imporre il suo gioco e il Parma a rincorrere. Quando i nostri uomini di fatica, Lulli e Sorrentino in primis, hanno perso lucidità la Samb ha abbassato troppo il baricentro, e i cambi non sono stati bravi a garantire lo stesso lavoro dei titolari”

Lucio: “Quando la Samb può giocare ai suoi ritmi, con carica agonistica e superiorità atletica, siamo bravi. Quando bisogna controllare la partita soffriamo e facciamo fatica”

Angelo A: “Per il campionato che dobbiamo fare noi – salvezza tranquilla e, se arrivano, playoff – non dovremmo mai giocare per il pareggio. Al momento siamo migliori delle squadre che lottano per la salvezza e inferiori a quelle che lottano per la vittoria: non ci sono veri scontri diretti, insomma; calcoli non ne farei.

Nel commento ho messo l’accento sulla gestione: al momento l’unico modo che ha la Samb per difendere il vantaggio è fare un altro gol, altrimenti si soffre, come a Forlì. In rosa abbiamo un solo calciatore capace di abbassare i ritmi e controllare la partita, Berardocco”

Lorenzo: “Questa è una squadra che non può amministrare, ma ci sta. Ogni squadra ha la sua identità e noi dobbiamo correre, sempre”

La condizione fisica nel secondo tempo ha inciso, anche se il protagonista assoluto della ripresa è stato l’arbitro. 

Michele: Prima di sfogare tutto il nostro odio verso l’arbitro, vorrei farvi una domanda: ma come si fa a commettere un’ingenuità del genere a cinque minuti dalla fine e con la tua squadra in vantaggio? Io non riesco a pensare ad altro. Mancava poco, eravamo in vantaggio contro uno squadrone in uno stadio che ribolliva d’entusiasmo. Cosa ti spinge a dare una gomitata all’attaccante che stai marcando? Non venitemi a parlare di provocazioni: sul 2-1 a 5 minuti dalla fine non esiste offesa che possa giustificare una reazione del genere”

Lucio: “Tra l’altro si era già beccato con l’arbitro più volte, quindi doveva immaginarsi di avere i suoi occhi addosso. Detto questo, il contatto non mi sembrava così grave da meritare un rigore e l’espulsione. Per non parlare del secondo rosso a Lulli, poi…”

Lorenzo: “La cosa grave dell’arbitro è che in 10 minuti ha voluto fare il protagonista condizionando la gara. Ha voluto far vedere che non si lasciava intimorire dal pubblico e quando un arbitro si preoccupa più di queste cose che della direzione di gara finisce per sbagliare. L’espulsione di Lulli, per esempio, è assurda”

Angelo A: “Più che protagonismo ci ho visto impreparazione. Nel Parma c’erano giocatori come Lucarelli e Calaiò, gente che ha giocato in Serie A e sa come far valere la propria influenza. L’arbitro si è fatto condizionare, sbagliando molte chiamate, ma mi sono sembrati – appunto – sbagli. Prima del rigore (che c’era) su Radi non ne aveva fischiato uno (che non c’era, ma poteva sembrare) su Calaiò. Alla fine la differenza sta nel fatto che Radi è stato un pollo, e Guazzo è stato furbo”

Lucio: “Che l’arbitro non si sia fatto influenzare dal pubblico lo dimostra il fatto che nell’azione dopo Fioretti aveva due mani addosso, e l’arbitro non ha fischiato nulla, nonostante le proteste di tutto lo stadio”

A proposito dello stadio: era molto tempo che non si vedeva una cornice di pubblico del genere

Lorenzo: “Una delle migliori prestazioni del pubblico da Samb-San Cesareo. Vedere i distinti che cantavano e saltavano è stato bellissimo”

Michele: “La cosa che più mi ha impressionato è stata l’atmosfera dei primi venti minuti. L’aria era elettrica ed ogni contrasto vinto che fomentava l’entusiasmo dei tifosi. Curva, distinti e tribuna hanno cominciato a cantare in maniera caotica. Non si riconoscevano le parole, si sentiva solo un rumore assordante. È stata una sensazione da pelle d’oca e i giocatori in campo, soprattutto quelli del Parma, sono stati condizionati pesantemente dall’ambiente”

Angelo A: “A proposito di condizionamenti pesanti, all’inizio Frison quasi c’è rimasto. A quanto pare si è stordito per colpa dei fumogeni; fortunatamente si è ripreso subito, eh. Secondo me dopo il caschetto di Cech dovremmo inaugurare la maschera antigas di Frison”

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Una roba tipo così. Foto by Matteo Bianchini 

È giunta l’ora di parlare un po’ dei singoli.

Michele: “Io, come al solito, comincerei da Di Massimo (mi sta antipatico, secondo voi si nota?). Dire che ha giocato male mi sembra una banalità, voglio invece condividere con voi il momento più bello della partita, che ho avuto la fortuna di vedere in maniera chiarissima dalla curva. Siamo ancora nel primo tempo, il risultato è di 1-1 ed Evacuo ha appena fallito un’occasione di testa sotto la Nord. Pezzotti richiama con veemenza Di Massimo, colpevole di essere stato un po’ troppo “moscio” nella marcatura, e l’esterno gli risponde male: Sabatino vede tutto, prende Di Massimo sottobraccio e… se lo mangia vivo! Avete presente un padre di famiglia che prende a ceffoni il figlio davanti a tutti gli altri bambini? Ecco, così. Dopo il coro ‘Ottavio prendili a schiaffi’ di qualche anno fa, è il caso di cantare ‘Sabatino picchia per noi’

Lorenzo: “Avevo visto anch’io qualcosa. Secondo me nel primo tempo Di Massimo non ha giocato male. L’unico grande limite mi sembra sia “di testa”. Si vede che ha qualità, ma mentalmente non mi sembra pronto”

Lucio: “C’è anche da dire che Tortolano, entrato al suo posto, non è che abbia fatto un granché. La mia impressione è che Tortolano soffra partendo a partita in corso, mentre da titolare è più pimpante (nel conteggio rientra anche la partita di Macerata, visto che è entrato quasi subito)”

Lorenzo: “A me Tortolano non piace come stile di giocatore. Però debbo dire che in questo momento è più forte di Di Massimo: più maturo, più disciplinato tatticamente”

Angelo A: “A me Tortolano piace molto: per quel poco che l’abbiamo visto ha dimostrato qualità e intelligenza. Non parlo di ripiegamenti difensivi, ma proprio di gestione dei palloni. Di base io metterei Tortolano dall’inizio e Di Massimo a gara in corso: l’abruzzese è più contropiedista, con certi spazi verrebbe valorizzato di più. A proposito di valorizzazione, credo che uno come Fioretti (al momento) c’entri poco, in questo 4-3-3”

Lorenzo: “È da quest’estate che lo ripeto: Fioretti a Macerata ha segnato 10 gol perché giocava con un fenomeno come Bonaiuto alle sue spalle. Non è un attaccante che sa lavorare per la squadra e non sa muoversi da punta centrale in un tridente. Secondo me può giocare in un attacco a 2 insieme a un’altra punta”

Michele: “Nel 4-3-3 penso abbia ormai perso la maglia da titolare, anche perché Sorrentino migliora di partita in partita e sembra indemoniato. Fioretti deve darsi una svegliata, perché c’è bisogno di un giocatore che sappia tenere alta la squadra quando Sorrentino ha ormai bruciato ogni briciolo di energia”

Angelo A: “I due giocatori a cui non rinuncerei mai sono Sorrentino e Mancuso. Mancuso sta dimostrando una continuità pazzesca, sia nel gioco che sotto porta; quando è arrivato tutti storcevano il naso, ora si è preso il soprannome di Serpico e segna quasi un gol a partita. Sorrentino sta facendo una stagione assurda”

Lucio: “Sorrentino è la grande sorpresa di questa stagione insieme al migliore in campo di oggi, Lulli. A me non era piaciuto per niente a Forlì, ma oggi ha giocato una partita clamorosa”

Lorenzo: Mostruoso, c’è poco da dire… se avesse segnato anche quel gol di sinistro sotto la Nord veniva giù lo stadio”

Michele: “La sua assenza a Venezia mi preoccupa tantissimo. In questo momento Lulli è l’ago della bilancia del centrocampo, e il suo pressing su Pederzoli e compagni ci avrebbe fatto comodo. Purtroppo ho una brutta sensazione per sabato prossimo: il Venezia è reduce da un brutto stop contro il Pordenone ed è quasi costretto a vincere, mentre noi abbiamo consumato una grande quantità di energie nervose e fisiche contro il Parma”

Lorenzo: “Perdere contro il Venezia potrebbe essere devastante. Ragionando per assurdo, si “poteva” perdere a Venezia dopo aver vinto con il Parma. In ogni caso rimango abbastanza fiducioso: loro hanno Pederzoli, il miglior centrocampista della categoria, ma noi abbiamo dimostrato di poter giocarcela con tutti. Prevedo un pareggio, per poi prenderci i tre punti nel recupero contro il Padova”

Lucio: “Secondo me abbiamo preso coscienza della nostra forza e andremo a imporre il nostro gioco contro il Venezia. Il pareggio col Parma ci spingerà a fare meglio sabato”

Angelo A: “Io voglio essere fiducioso: secondo me con il Venezia almeno un punto lo strappiamo. Se mettiamo in fila due risultati così sono certo che il Padova lo prendiamo a moccicò. Nella partita col Parma abbiamo capito come giocare con le grandi squadre, ora bisogna solo fare tesoro degli errori”

Michele: “Fate bene ad essere ottimisti. Io sabato sera a cena ho espresso i miei timori a Palladini, e lui mi ha mandato a quel paese. Insomma, lo vedo carico”


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