Palladini: “Dobbiamo leggere meglio le partite”. Loviso: “I fischi? Il mio amore per questa città va oltre”

La conferenza post-partita. Intervengono Alvini (mister Albinoleffe), Palladini, Sorrentino, Di Pasquale, Loviso

Massimiliano ALVINI: “Nel secondo tempo potevamo vincerla e potevamo perderla, ma le premesse partono nel primo tempo, dove – nonostante i problemi fisici – siamo stati bravi a chiuderla sullo 0-1. All’intervallo abbiamo fatto due cambi per problemi fisici arrivati a metà primo tempo (a Loviso e Cortellini, ndr).

Abbiamo giocato davanti a un clima fantastico, faccio i meriti a voi e al vostro pubblico. Alla fine penso che sia stata una bella partita, con una bellissima cornice. C’è da dire che il campo non è dei migliori, a volte rallenta le idee che ci sono a livello tattico… Però credo sia stata credibile.

La Samb è un’ottima squadra, costruita bene, ma ci sono tre squadre – Reggiana, Parma e Venezia – che hanno qualcosa in più e torneranno sul mercato anche a gennaio. Ma c’è anche il Pordenone, c’è il Padova, c’è la Feralpi…  Negli altri gironi ci sono due-tre squadre che lottano per vincere, qui ce ne sono otto di livello alto, e il campionato è equilibrato. Tra le otto c’è la Samb, secondo me, la quelle tre restano superiori. Il campionato che sta facendo la Samb è comunque notevole”.

Ottavio PALLADINI: “Abbiamo rischiato, ma potevamo vincerla anche noi. Quando regali un gol in quel modo è ovvio che cerchi di riprenderla, ed è così che abbiamo avuto dei rischi. Quando si gioca con la foga di vincere sei portato a non ragionare, ed è così che faciliti gli avversari. L’errore di Mancuso nel calcio ci sta, è stato anche sfortunato perché l’ha colpita bene.

I cambi tattici? Nel secondo tempo c’era comunque la difesa a tre, hanno messo un uomo più avanti invece che sulla mezzala. Il gol ad inizio ripresa ha cambiato la nostra partita: noi abbiamo spinto, ma male; ci schiacciavamo troppo in avanti e abbiamo rischiato troppo. Loro hanno potuto giocarsela sfruttando le ripartenze e i lanci lunghi per Mastroianni. Nella ripresa i nostri centrocampisti erano troppo schiacciati in avanti e non davamo la giusta copertura. Succede quando provi a vincerla a tutti i costi.

Sapevamo che sarebbe stata difficile ma li abbiamo messi in difficoltà. Pur rischiando qualcosa abbiamo creato le opportunità per vincerla. Il problema non è avanti o dietro: dobbiamo leggere meglio le partite e non dobbiamo sbilanciarci così, questa partita mi ricorda molto quella del SudTirol. C’è rammarico, ma c’è anche fiducia”

Lorenzo SORRENTINO: “Il contatto dovrei rivederlo, ma a me sembrava rigore. Il gol? Ho recuperato palla ed Emiliano me l’ha servita bene in profondità, fortunatamente ho avuto la meglio sul rimpallo. Oggi volevamo portare a casa tre punti, abbiamo avuto molte occasioni ma – secondo me – ad un certo punto abbiamo anche rischiato di andare sotto. Pensiamo alla prossima.

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L’arbitraggio? Il secondo tempo ha lasciato correre troppo, secondo me. Io cercavo di far salire la squadra ma non mi fischiava più fallo, il mister poi mi ha visto stanco e ha messo dentro un giocatore più fresco.

Io non mi ci sento nell’occhio della critica. Un po’ di scetticismo c’era anche l’altro anno, è normale; la piazza e i tifosi vogliono sempre il massimo dalla Samb, io non posso far altro che impegnarmi. Il gol è importante, ma mi sarebbe importato di più vincerla. Io mi sento una prima punta, sono una prima punta. Le persone sono libere di esprimere il loro giudizio, ci mancherebbe”

Davide DI PASQUALE: “Sul gol potevamo e potevo fare meglio. Abbiamo concesso poco, purtroppo loro alla prima occasione utile hanno segnato. Nella ripresa le loro opportunità sono arrivate tutte in contropiede, ma noi abbiamo sfiorato molte volte il gol e abbiamo fatto la partita.

Oggi è una lezione da imparare, dobbiamo iniziare a non concedere nulla all’avversario, perché questo è un campionato equilibrato e ogni punto pesa tantissimo. Loro anche se hanno 20 punti sono un’ottima squadra, ma noi ci abbiamo messo più aggressività e cattiveria. Oggi abbiamo avuto un po’ di sfortuna, vediamola come una compensazione della fortuna che a Lumezzane ci ha fatto portare a casa tre punti”

Massimo LOVISO: “Ci tenevo ad esserci, sentimentalmente è una partita molto importante. In settimana ho avuto un problema fisico ma ho provato ad esserci a tutti i costi. Nel corso del primo tempo ho avuto i dolori, nell’intervallo ho parlato col mister e abbiamo deciso di non rischiare ulteriormente. Era una partita che tenevo a fare, in settimana ho detto ai miei compagni che giocare qui sarebbe stata una grande emozione. La tifoseria seriana? A Bergamo è diverso, c’è l’Atalanta.

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Nel secondo tempo abbiamo avuto entrambi occasioni importanti, alla fine è un pari giusto. Il nostro è un gruppo nuovo, che sta crescendo in compattezza e in mentalità. La Samb? Non mi aspettavo questo exploit così rapido, come il Gubbio, ma ho sempre pensato ci fossero valori. Ci sono squadre che sulla carta e sull’organico hanno qualcosa in più, ma sul campo se la può giocare giocare. Come noi.

I fischi? L’amore che ho per questa squadra e questa città va oltre. In passato ho fatto un piccolo peccato (l’approdo all’Ascoli, ndr), ma l’ho rimosso. Fu una scelta professionale, a livello sentimentale amo questa città e questa maglia. Se mi vedo nel centrocampo della Samb? Sì, mi ci vedo. Io ho parlato col presidente questa estate, ma lui e il mister non erano convinti e abbiamo preso strade diverse. Ora sto bene all’Albinoleffe, che mi ha voluto al 100%

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