Moriero si presenta: “Ho voluto fortemente questa piazza”

A poche ore dalla rescissione con Stefano Sanderra, la Sambenedettese ha già provveduto ad ufficializzare il nuovo allenatore: si tratta di Francesco Moriero, ex calciatore di Lecce, Cagliari, Inter e Napoli e reduce una parentesi poco positiva sulla panchina del Catania.

Le prime dichiarazioni

Stampa al gran completo, in compagnia di un buon numero di tifosi. Davanti ad una sala gremitissima si presenta il nuovo allenatore rossoblu Francesco Moriero. A prendere la parola per primo è Andrea Fedeli: “Ringrazio innanzitutto Stefano Sanderra per il lavoro svolto in questi mesi. Per il nuovo allenatore, tra me e mio padre c’è stato un colloquio molto rapido: c’era la volontà reciproca tra mio padre e il mister per iniziare questo rapporto”.

“Sono veramente emozionato – esordisce Francesco Moriero – e ci tengo a ringraziare il Presidente e Andrea. Ho avuto un incontro privato con Franco Fedeli e mi ha trasmesso un entusiasmo incredibile. Nel calcio si fa fatica a trovare una società così stabile: ho voluto fortemente questa piazza e voglio mettermi in discussione. Cercherò di fare questo mestiere nel migliore dei modi. Mi piace confrontarmi, e per questo parlerò spesso sia con la società sia con i dirigenti. Sono una persona semplice ma pretenderò molto dalla squadra. Mi reputo una persona passionale, che dà il massimo e lavora in buona fede”.

Parola d’ordine: riscatto

“Ho fatto le mie esperienze, ma oggi per me è un giorno importante. Questa è una società che punta molto sui giovani e che ha fatto un campionato straordinario. Essere allenatore della Sambenedettese è un onore. Sono fortunato ad essere qui: la Samb è il top della Lega Pro. Non ho paura di nulla, ho trovato una grande organizzazione e grandi persone che mi daranno la possibilità di lavorare in maniera più tranquilla”.

Credo tattico e modus operandi

“Amo molto giocare in modo offensivo. Qualche volta può produrre un infarto ai tifosi (scherza, ndr) ma la mia squadra gioca sempre per vincere. Prediligo come modulo il 4-2-3-1 ma mi trovo bene anche con il 4-3-3. Ho espresso la mia idea di gioco alla società, che condivide la mia visione del calcio. Abbiamo l’obiettivo di far rimanere qui gente che abbia a cuore la Samb. Cerchiamo uomini, oltre che calciatori. Ho visto giocare la Samb in questa stagione: ha fatto veramente bene, sopratutto nei playoff. Contro il Lecce non ha avuto paura.

Anche lo staff rimarrà in gran parte quello dello scorso anno. Ho chiesto alla società di valutare solo una figura, ma lo staff sarà quello che già conoscete e di cui mi hanno parlato molto bene. Sono un tipo di allenatore che fa rispettare le regole. Rispetto per i valori umani, dedizione al lavoro e attaccamento alla maglia. Non sono rigido: ascolto tutti ma voglio il massimo. Ho la fortuna di essere circondato da persone che capiscono di calcio. Ascolto tutti ma alla fine chi deve decidere la formazione sono io”.

Obiettivi

“Nel calcio gli obiettivi devono essere sempre positivi. L’obiettivo è quello di dare sempre il massimo, cercando di fare bene. Il Presidente è sicuramente una persona ambiziosa, ma mi hanno insegnato che le parole se le porta via il vento e che a contare sono i fatti. Bisogna lavorare, continuare il percorso del precedente allenatore e migliorare. Sono scaramantico e preferisco non esprimermi, ma quello che posso dire è che si partirà con i piedi per terra”.

Rapporto con la stampa

“Non sono il classico allenatore che dice di non leggere i giornali. Io leggerò tutto, e lo ammetto. Non ho paura della pressione: nella mia vita ho avuto successi e insuccessi ma ho affrontato tutto a testa alta. Nei momenti difficili avrò bisogno di voi. Spero che i tifosi e i giornalisti possano aiutarmi in maniera costruttiva”.

Parla Andrea Fedeli

A chiudere la conferenza stampa ci pensa Andrea Fedeli, che si lascia andare anche ad alcune considerazioni sul mercato. “Come siamo arrivati alla decisione del nuovo allenatore? Sia io che mio padre facciamo molto affidamento all’aspetto epidermico. Col tecnico è nata subito una simpatia. Il Presidente appena lo ha conosciuto mi ha detto di sbrigarci a prenderlo.

I rinnovi? Nulla di nuovo. Sul mercato possiamo prendere tutti gli under che vogliamo. Per gli over, invece, il discorso è diverso e ne parleremo con il mister. Per crescere dobbiamo formare uno zoccolo duro, non possiamo pensare di cambiare tre quarti della rosa. I giocatori che confermeremo saranno quelli che hanno dimostrato di poter stare davvero in questa categoria. Pezzotti e Sabatino? Non so, dobbiamo parlarne con il mister. Sono due giocatori molto diversi: è possibile che Sabatino voglia riavvicinarsi a casa”.

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