Il Como alla ricerca del bonifico smarrito

Il 30 marzo 2017 è una data storica per il calcio a Como. In riva al Lago, infatti, arriva il tanto attesa closing dell’acquisizione della società lariana da parte di Puni Essien, imprenditrice ghanese e moglie del famoso calciatore ex Milan e Chelsea.

L’arrivo di Lady Essien è accompagnato dai proclami tipici di qualunque cambio di proprietà: “Siamo qui per regalare gioie e successi a questa piazza illustre”, “l’obiettivo è di essere immediatamente competitivi per la promozione”, varie ed eventuali. Il matrimonio tra Como e la nuova società, però, subisce una prima scossa dopo poche settimane: la squadra non risulta affiliata alla FIGC in quanto manca la fideiussione bancaria dei nuovi proprietari. I dirigenti dell’FC Como rassicurano immediatamente i tifosi: si tratta di una piccola svista, tutto sarà risolto pagando gli stipendi arretrati.

Intanto la stagione giunge al termine, e con lei il rapporto di lavoro con il diesse Andrissi e mister Gallo, che si trasferiscono allo Spezia in Serie B. La nomina dei loro successorri provoca una seconda ondata di polemiche: Lady Essien infatti decide di affidarsi al direttore sportivo Nello Di Nicola e all’allenatore Mark Iuliano, entrambi molto legati a Luciano Moggi. La dirigenza è costretta di nuovo ad intervenire per smorzare i mugugni del pubblico e rilanciare il progetto dei lariani, sempre improntato ad alti obiettivi.

Nel silenzio generale, però, si arriva al mese di giugno senza che gli stipendi e la fideiussione – essenziali per la chiusura del bilancio 2016/17 e l’iscrizione al nuovo campionato – siano effettivamente pagati. Oltre al danno di una penalizzazione ormai certa, si aggiunge la beffa delle dichiarazione della proprietaria, che afferma di aver provveduto da giorni al bonifico senza tuttavia rispondere ai tanti dubbi di giornalisti e tifosi.

Ad una settimana esatta dalla scadenza per la fideiussione – inizialmente prevista per il 30 giugno – sulla città grava la paura di un nuovo fallimento. La società non rilascia dichiarazioni, il bonifico continua a non uscire fuori. Il Como Calcio rischia  di dover rinunciare al calcio professionistico.

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