La rubrica in cui la tunica del giornalista scopre la pelle del tifoso, con Angelo A. Pisani e Michele Palmiero
L’estate è il periodo delle promesse: passiamo le giornate a riflettere su quante cose faremo una volta finite le vacanze, quando non ci sarà più la scusa del caldo e delle scoppiettanti serate del Nothing Festival. Siamo al 30 agosto, l’estate è (praticamente) finita e l’Inverno sta arrivando. Il giorno dell’esordio rossoblu è coinciso con (spoiler) la caduta della barriera, a rinfrancare l’impressione di una lunga attesa pronta a sfociare in un rapido countdown. Già presi dalla malinconia, abbiamo deciso di spremere gli ultimi giorni di agosto nel posto più estivo possibile: un cocomeraio. Con noi si è aggiunto anche Domenico Del Zompo de La Gazzetta Rossoblu.
Angelo A. Pisani: Parto con una considerazione: il finale di Game of Thrones è stato abbastanza prevedibile, in alcune cose, e così la partita. La Samb ha fatto la gara che ci si aspettava, il Modena ha lottato e perso, facendo la fine di un Petyr Baelish qualsiasi.
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Michele Palmiero: Quando ho letto le formazioni ero convinto che in dieci minuti gli avremmo fatto 2 gol, e ci sono andato abbastanza vicino. La Samb ha avuto l’approccio migliore possibile, e se Troianiello o Sorrentino avessero messo dentro la palla del 2 a 0 sarebbe stato un primo tempo perfetto. Detto ciò, ma quanto è scarso il Modena?
Domenico Del Zompo: Tra le squadre che lottano per non retrocedere il Modena è l’unica a non aver cambiato allenatore, ma in compenso hanno smontato la squadra. Sappiamo che Capuano necessita di almeno tre o quattro punti fermi nella formazione titolare, per far bene, e al momento c’è davvero poco.
Angelo A: Il Modena non ha una società, ha fatto un mercato completamente a zero e – in pratica – è tutto aggrappato a Eziolino Capuano. Considerando la situazione dei modenesi devo dire che hanno fatto meglio di quanto pronosticabile: vero, nel primo tempo non hanno quasi mai visto il pallone, ma nella ripresa sono riusciti a metterci un po’ di apprensione. Senza particolari pericoli, e solo perché non l’abbiamo chiusa prima, ma comunque…
Domenico: In ogni caso, se è stata preparata così, la Samb è partita veramente, ma veramente, bene. Nel primo tempo il Modena ha subito tantissimo, esposto colpo dopo colpo dalla brillantezza di Esposito e dalla lucidità di Bacinovic. Lo sloveno mi sembra ancora lontano dalla condizione migliore, però sta crescendo.
Michele: Come ha detto giustamente Moriero, Bacinovic è il giocatore più importante che abbiamo e vale la pena aspettarlo. E poi è un giocatore che i colpi li ha sempre: col Modena ha comandato il gioco con verticalizzazioni e aperture, compreso un lancio di 60 metri sul piede di Esposito che ha fatto ammutolire il Riviera. Certo, Gelonese ha dovuto sgobbare un bel po’, ma ne è valsa la pena.
Bacinovic riceve un passaggio orizzontale sotto pressione e verticalizza di prima intenzione, facendo passare il pallone attraverso due avversari per farlo arrivare a Bove
Angelo A: Gelonese non viene mai citato, ma in questo momento è un giocatore insostituibile, anche perché fra i nostri centrocampisti è l’unico con un passo diverso. Finora abbiamo visto tutte le combinazioni: Bacinovic-Di Cecco, (poco filtro), Damonte-Gelonese (poca qualità), Bacinovic-Damonte (troppo statici). Il duo visto domenica è quello che ha funzionato meglio, aiutati dal supporto di Bove e avversari non irresistibili.
Domenica: A proposito di Bove, io sarei curioso di vederlo davanti alla difesa. Alla Juve ha giocato anche mediano, ha brillantezza e qualità. Certo, in fase difensiva non lo vedo benissimo; però con la giusta difesa alle spalle darebbe qualità. Che poi basta farla arrivare al genietto di San Martino in Pensilis…
Michele: In queste prime partite ha mostrato quanto gli sia facile mandare i compagni davanti alla porta. Solo nel primo tempo ha confezionato l’assist per il primo gol e messo due compagni davanti al portiere, per non citare gli assist con Lucchese e San Nicolò. In questo momento penso sia l’unico dei quattro esterni ad avere la certezza di una maglia da titolare.
Angelo A: Uno come lui logora chi non ce l’ha, e domenica l’ha dimostrato. Se pensiamo alla partita in sé il Modena non aveva adottato un piano malvagio: i due esterni a uomo sulle nostre ali, i tre centrali sempre bloccati e gli altri 5 che alternavano pressione a schermature. L’ago della bilancia è stato il numero 10, che si è infilato tra gli ingranaggi dei canarini e li ha fatti saltare. La vittoria è merito di tutta la squadra, ma le circostanze della partita le ha create lui.
Chi sarebbe Esposito in Game of Thrones
Michele: A me ricorda Euron Greyjoy, perché è totalmente imprevedibile e sembra uno con l’atteggiamento da “ho visto cose che voi umani potete solamente immaginare”. Poi si vestono anche uguale, in quel modo un po’ trasandato ma stiloso.
Angelo A: Per quanto mi riguarda è una specie di Arya Stark, solo col Molise al posto di Winterfell. Selvaggio e spericolato, poco ligio alle regole, ma simpatico. Sembra proprio un uomo dai mille volti: assistman e goleador, fenomeno e limitato, incostante e decisivo. E poi è uno che riesce a cambiare volto alle partite.
Domenico: A me ricorda Turk, di Scrubs.
…
Domenico: Oh, vabbè, io Game Of Thrones non l’ho mai visto.
Ci è arrivato un corvo
Domenico: Per dire che sia da primo posto è ancora presto, ed è inutile affidarsi ai giudizi “sulla carta”. La ricetta per il primo posto l’ha data Moriero nel precampionato: sacrificio, lavoro e umiltà. Che poi sono i tratti caratterizzanti ogni squadra ambiziosa. La differenza la farà la preparazione della squadra, specie quest’anno in cui tante squadre hanno cambiato tantissimo. Non ci sono più squadre come Pordenone e Gubbio, solide tatticamente, né corazzate come Parma e Venezia: è tutto aperto. Non a caso, a parte Ravenna, Santarcangelo, Fano e Modena dicono tutti di voler puntare ai playoff.
Michele: Che poi l’assenza di favorite non significa che questo girone sia diventato improvvisamente più semplice. Certo, non ci sono Parma e Venezia, ma tante squadre hanno rose importanti e si sono fatte ingolosire dall’idea di vincere il campionato. Tutti parlano – giustamente – di Padova, Triestina e Vicenza ma la squadra che più mi incuriosisce è la Feralpisalò: hanno preso giocatori d’esperienza, hanno un sistema consolidato e uno dei migliori allenatori di categoria. Inoltre, a differenza di altre piazze, non hanno la pressione dei tifosi. Anzi, non hanno proprio i tifosi.
La Feralpisalò ha perso!
Angelo A: Quando si pensa a vincere si deve pensare a fare più punti possibili. Spesso si parla del campionato come una questione tra pochi, ma la vittoria passa per tante partite contro tante squadre. Quest’anno non ci sono chiare favorite (non al momento), ma ci sono tanti stadi dove sarà difficile far punti. Triestina. Reggiana, Pordenone, Feralpisalò, Mestre, Padova e Vicenza partono per vincere il campionato, ed è questa quantità a fare il difficile.
La Samb ha una squadra molto migliore rispetto allo scorso anno, ma al momento non vedo i giocatori e la solidità per dire: “vinceranno”. Sulla carta ci sono squadre superiori, ma le partite si giocheranno in campo ed è lì che si vedrà la verità. Quello che mi preme dire è che primo posto, con questa squadra, non deve essere una pretesa. Ma migliorare sì.
La copertina di Madou è ispirata a Game Of Thrones. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!