Closing sì, closing no: il Vicenza “congela” Franco Lerda

VICENZA – L’ultimo mese choc del Vicenza – con 4 sconfitte e 1 pareggio in 5 gare – sembrava essere fatale per Alberto Colombo. Lo stesso allenatore biancorosso, dopo la sconfitta in casa del Sudtirol, aveva dichiarato: “Mi sento il responsabile principale di questa situazione, ma io parlo solo di questioni di campo ed è evidente che siamo palesemente in difficoltà in questo momento. Gli episodi sono contrari ma è l’andamento che ci porta ad avere questi episodi a nostro discapito. Abbiamo faticato ad essere pericolosi davanti, ma diventa stucchevole ed imbarazzante trovare delle difficoltà a tutto ciò. Non è il caso di discutere dei singoli perché è la squadra che non sta rendendo e mi metto in discussione io per primo. È inevitabile che con questi risultati io possa essere considerato un allenatore a rischio“.

Il cambio in panchina sembrava ormai cosa fatta, ma a mettersi di mezzo tra Colombo e l’esonero è stato il closing societario. Da quest’estate, infatti, il Vicenza è protagonista di una trattativa che vede impegnata la holding lussemburghese Boreas Capital ad acquisire il 100% delle quote del club veneto. Il tira molla tra venditori e acquirenti dura ormai da mesi e, nel frattempo, la tifoseria ha sempre manifestato la volontà di un cambio di guida in seno alla società. Venerdì è previsto un nuovo incontro per trovare l’accordo definitivo e realizzare il tanto agognato closing, motivo per cui sia l’allenatore Alberto Colombo che il direttore sportivo Moreno Zocchi sono stati trattenuti.

A sottolineare lo stato di confusione che sta vivendo il club biancorosso ci pensa un siparietto accaduto nella giornata di martedì. La società aveva affidato la seduta di allenamento a Franco Lerda, allenatore ancora sotto contratto con il Vicenza dopo l’esonero della passata stagione. Una volta arrivato in città, però, Lerda è stato costretto a fare un passo indietro a causa delle tensioni interne alla società: tutto fermo, dunque, e panchina affidata nuovamente ad Alberto Colombo, costretto ad allenare fino a domenica in un clima surreale.

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