Fedeli: “L’arbitro ha rovinato la gara”, Capuano: “Orgoglioso della squadra”

Samb-Pordenone

La conferenza stampa a margine di Samb-Pordenone


In sala stampa c’è grande nervosismo: la partita, decisa da due episodi dubbi, ha lasciato strascichi. Oltre a Di Massimo sono stato espulsi il direttore generale Andrea Gianni e il diesse Panfili, che si aggira tra uffici e spogliatoi borbottando frasi irripetibili. Il primo ad arrivare è, al solito, il presidente Franco Fedeli. Mentre il presidente parla il resto della dirigenza analizza i video, reclamando la liceità del rigore e (soprattutto) la posizione di fuorigioco in occasione del vantaggio del Pordenone.

Franco Fedeli

Oggi sicuramente meritavamo di più. Io sono onesto, col Bassano abbiamo fatto peggio e l’ho detto. Oggi meritavamo noi, ma ci si è messo l’arbitro: non capisco come possano andare in giro queste persone, gente che con una casacchina gialla si sente in diritto di fare il padrone a casa d’altri. Questi sbagliano sempre e non vengono mai puniti. Queste cose rovinano il calcio e la passione dei tifosi. Di Massimo ha riferito di avergli semplicemente detto “Ma non fischi?”. Gli arbitri possono sbagliare, ma oggi è stata vergognosa. Ah, abitiamo vicini? Mortacci sua…

Nel secondo tempo abbiamo fatto meglio, ma nella prima fazione è come se avessimo giocato in dieci. Se mi riferisco a Miracoli? Non lo so, non lo conosco. Se arriverà un centravanti? Vediamo le offerte che arriveranno. Non so chi andrà via a gennaio e non so chi arriverà, sono cose che valuteremo poi.

Quello che mi conforta è aver visto un Bove stellare: è un giocatore nostro, teniamocelo stretto. La trattativa è stata di mio figlio, io ho solo chiuso il contratto. Rapisarda migliore in campo? Lui e Bove. Rapisarda è più agli occhi del pubblico perché fa le sgroppate sulla fascia, ma Bove gioca a uno-due tocchi con gli occhi dietro la testa.

Bacinovic? Ha giocato così così, è un giocatore che ci manca. Lui era il giocatore che lanciava e ci faceva vincere le partite, ora stiamo sentendo un po’ la mancanza. Noi abbiamo ancora due partite prima della pausa, poi valuteremo il da farsi. Troianiello non mi è mancato.

Ezio Capuano

Sull’arbitro non dico nulla, gli ho fatto i complimenti mentre il guardalinee diceva che il rigore c’era. Io mi sono arrabbiato soprattutto con Burrai, che deve imparare un po’ di rispetto.

Il cambio di Miracoli? Luca non ha fatto una buona gara, non c’è ombra di dubbio. Io la sostituzione l’avevo già preparata prima del gol subito perché lo vedevo in difficoltà. Siamo stati bravi a cambiare modulo a gara in corso e riprendere la gara, anche se non era semplice.

Fossi un tifoso della Sambenedettese sarei orgoglioso di una squadra del genere, che ha giocato al massimo fino alla fine con grande organizzazione e grande cuore.  Siamo andati in svantaggio in una situazione inopinata ma siamo riusciti a reagire. Io voglio sottolineare la prestazione della squadra, anche dal punto di vista mentale. I ragazzi sono andati sotto di un gol a San Benedetto, non a Chiuso dell’Averna o a San Giovanni Valdarno (con tutto il rispetto).

La squadra è riuscita a reagire, coinvolgendo i tifosi e rimontando la partita. La reazione? Per quanto concerne il carattere non è la prima volta con me: bisogna essere fieri e orgogliosi di una proprietà del genere, anche se il presidente a volte è più tifoso di voi ed è un po’ precipitoso.

Finora parlano le prestazioni: abbiamo vinto a Ravenna, con una squadra che ultimamente sta avendo una media da Real Madrid, e abbiamo vinto anche a Teramo. Abbiamo una media di due punti a partita che è buonissima.

La formazione? Io guardo sempre durante la settimana e non l’ultima prestazione. Col campo in quelle condizioni ho deciso di mettere Miracoli perché ci dava la possibilità di alzare il pallone e avanzare con qualche spizzata, altrimenti l’intenzione era di mettere Di Massimo per attaccare meglio la profondità.

Fortunatamente Di Massimo quando è entrato ha fatto bene, ma sottolineo anche la gara di Valente. Questa squadra è fortissima nei subentranti. Se chi metto in campo sbaglia la gara, chi entra dà sempre una svolta in positivo: questo per dire che questo è un grande gruppo.

Troianiello è un ragazzo per benissimo, ma in campo metto i giocatori che possono darmi di più: il ragazzo è un giocatore di binario, deve calpestare la linea laterale per fare al massimo. Con questo modulo è penalizzato. Con questo non ho detto che partirà.

Bacinovic l’ho tolto per un eccesso di generosità, stava pressando gli avversari troppo alto per la voglia di aiutare la squadra, e finiva per prendersi qualche rischio di troppo. Col senno di poi è più facile parlare, ma le scelte vanno fatte sul momento non dopo.

Leonardo Colucci

A me piacerebbe parlare di calcio, dei 95 minuti in cui la mia squadra ha provato a fare la partita con personalità. Non parlo di episodi arbitrali né di pali o traverse, ma della prestazione. Molti pensavano fossimo ancora con la testa a Cagliari ma abbiamo dimostrato di esserci.

C’erano alcuni giocatori in condizioni non ottimali, su tutti Berrettoni che tornava da 5 mesi fuori. Non abbiamo mai avuto la possibilità di giocare sempre 100 alll’ora, ai miei ragazzi non posso rimproverare nulla perché avevamo di fronte una grossa squadra.

Chi mi ha impressionato? Sarò sincero: noi recentemente abbiamo perso tre partite che non meritavamo di perdere in nessun modo. Ora il Padova si è staccato, ma credo che il campionato sia molto livellato a livello tecnico. I 7 rigori del Padova? Se li han dati si vede che c’erano. Non credo alla sudditanza psicologica: se c’è è una cosa connaturata nelle persone, e c’è poco da fare.

Francesco Rapisarda

Sono felice del gol… Felicità a metà? Vabbè dai non siete mai contenti. Ovviamente avrei voluto vincere ma sono felice della prestazione mia e della squadra. Abbiamo fatto una bella gara e meritavamo di più. Il rigore? Alessio (Di Massimo) ha detto di essere stato sgambettato, mi fido di lui. Il gol loro mi sembrava in netto fuorigioco.

Nelle ultime gare ho giocato più avanzato, ma non direi esattamente un cambio di ruolo. Il 3-5-2 e il 3-4-3 mi permette di spingere di più e sfruttare le mie qualità in fase offensiva; il mister ci dice di spingere molto e così facciamo. Dopo il gol loro ho iniziato a temere, anche perché ha iniziato a piovere forte e giocare era difficile: fortunatamente è arrivato il pari. A Bergamo proveremo a riscattarci, naturalmente, ma noi proviamo sempre a dare il massimo.

La dedica? Da qualche mese ho scoperto che la mia ragazza è in dolce attesa, il gol lo dedico a lei e anche a mia cognata, che sta aspettando a sua volta.

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