Con un comunicato ufficiale il Consiglio Direttivo della Lega Pro ha annunciato lo slittamento del campionato alla prima domenica di settembre
L’ennesima estate di fallimenti, penalizzazioni e crisi societarie ha travolto il calcio italiano e bloccato la Serie C in una guerra di posizionamento dei tribunali sportivi. Inizialmente la terza divisione italiana sarebbe dovuto scendere in campo fin da agosto, ma l’alto numero di variabili da risolvere nell’organico dei tre gironi rende al momento impossibile stilare qualsiasi calendario. Si è reso necessario, dunque, rinviare a mercoledì 22 agosto la definizione dei calendari e alla prima settimana di settembre il fischio d’inizio.
Il comunicato del Consiglio Direttivo
“Il Consiglio Direttivo della Lega Pro, riunitosi a Firenze, ha preso atto dell’attuale situazione sulla base delle ammissioni decise dal Commissario Straordinario della F.I.G.C. delle Società Cavese, Imolese, e Juventus U23 al Campionato di Serie C e si è provveduto all’integrazione dei gironi A-B-C- e alla sentenza del Tribunale Federale Nazionale che ha ritenuto ripescabili i Club di Catania, Novara, Robur Siena e ha formulato l’ipotesi di formazione dei Gironi di Lega Pro.
Il Consiglio Direttivo ha deciso, al momento, di posticipare l’inizio del Campionato alla prima domenica di settembre e di indire per mercoledì 22 agosto 2018 a Roma la definizione dei calendari per il Campionato 2018 -2019. Nella stessa giornata è stata convocata l’assemblea dei Club che deciderà sulla base di alcuni temi: a) le decisioni tecnico-sportive; b) le risorse a partire da quelle provenienti dai diritti TV della ex Legge Melandri; c) le norme relative alle Licenze Nazionali che salvaguardino la competizione sportiva. L’assemblea sarà chiamata ad esprimersi se iniziare o meno il Campionato 2018 -2019“.
Il “richiamo” alla FIGC
Il paragrafo finale del comunicato del Consiglio Direttivo di Lega Pro si allontana dal canone delle comunicazioni formali: senza troppi giri di parole la Serie C invoca la nomina di un presidente della Figc per alcune riforme strutturale indispensabili per il futuro del calcio “di provincia”.
“Siamo in un clima di totale incertezza e precarietà nel calcio italiano il quale ha l’esigenza che si convochi l’assemblea elettiva per dar vita ad una nuova governance che superi il regime commissariale per un governo della FIGC capace di traghettare verso una stagione di riforme non più rimandabile:
• ci vuole un sistema di regole che consentano di dare certezza e di avere rispetto per chi investe nel calcio;
• occorre avere risorse dai diritti TV della ex Melandri, in rispetto dei principi sanciti dalla legge;
• una riforma dei campionati e di una “sostenibilità” sostanziale e non di facciata o basata su semplici annunci propagandistici”.
Caos ripescaggi, polemiche per la Juventus B
Sulla scia della Serie C, anche la Lega di B ha deciso di posticipare la composizione dei calendari fino a quando non saranno chiariti diversi punti: il futuro dell’Avellino – che ha presentato ricorso al TAS per la riammissione in B e attende una risposta entro metà agosto – il ricordo della Pro Vercelli, che si è vista scavalcare nella graduatoria dei ripescaggi dal Novara, e la richiesta degli agenti dei calciatori di posticipare la fine del mercato a causa del caos che imperversa nel calcio italiano.
Chi è sicura della categoria alla quale parteciperà è la Juventus Under 23, ovvero l’unica Squadra B che dalle parole è passata ai fatti presentando una regolare iscrizione al campionato. I bianconeri hanno scelto come allenatore Mauro Zironelli, passato in poche settimane dal fallimento del Mestre a quello del Bari. Lo stadio che ospiterà la seconda squadra della Juventus nelle partite casalinghe è il “Moccagatta” di Alessandria, scelta che ha fatto storcere il naso alla tifoseria della provincia piemontese. Il presidente Di Masi ha voluto tranquillizzare gli animi dichiarando: “Ci saranno sempre e solo i nostri tifosi in curva. Questo è un punto fermo dell’accordo, loro andranno nel settore ospiti. Per noi è un motivo di vanto, la Juventus ha scelto il nostro stadio per qualità, e non quello di Novara o Vercelli”.