La B vuole il format a 19 squadre, la Lega Pro non ci sta e promette battaglia: il 7 settembre il CONI darà il parere su quali squadre hanno diritto al ripescaggio
L’unica certezza è che non ci sono certezze. Il calcio italiano vive l’ennesima estate di caos e deve fare i conti con un durissimo braccio di ferro tra la Serie B (per ora appoggiata dalla Figc) e la Serie C, che oggi sembra aver incassato un’importante apertura dal Collegio di Garanzia del CONI.
Il casus belli
Tutto ruota attorno alla decisione della Lega di B di modificare il format della cadetteria a 19 squadre. Ciò comporterebbe lo stop ai ripescaggi delle 3 società che avrebbero dovuto prendere il posto di Avellino, Bari e Cesena. A rigor di logica, la questione si sarebbe dovuta risolvere in poche ore: il NOIF – che raccoglie il regolamento interno della Figc – dichiara che ogni modifica al format di un campionato ha validità di entrata in vigore solo a partire dal campionato successivo. Ergo, il format a 19 squadre può essere votato dalla Lega di B ma non può andare a modificare lo stato attuale delle cose.
Il calcio italiano, però, dimostra di mantenere le distanze dalle regole e dal buon senso: la Lega di B ha deciso di forzare la mano, annunciando il sorteggio dei calendari e mettendo la Figc di fronte a un bivio. Con un colpo a sorpresa, il commissario Fabbricini – che solo pochi giorni fa aveva bocciato la proposta del presidente di B Balata – ha accolto la modifica al format, firmando una delibera che va a modificare l’articolo 49 del NOIF.
La reazione
Come prevedibile, le società interessate al ripescaggio in B hanno promesso battaglia. In prima linea c’è la Ternana, che ha presentato un ricorso d’urgenza al Collegio di Garanzia del CONI mentre il Presidente Bandecchia affermava furiosamente: “Questi sarebbero i signori del nuovo calcio, quelli scelti per ricostruire? Allora è meglio andare a giocare in Zimbabwe”.
Iter identico anche per la Pro Vercelli, con il numero 1 societario Massimo Secondo che ha dichiarato “Io mi associo ai colleghi che hanno chiesto l’intervento del Governo, quanto visto è incommentabile e indegno, venuto fuori da riunioni a cui hanno preso parte personaggi che non fanno parte delle istituzioni sportive”.
Ci va ancora più pesante Umberto Calcagno, vicepresidente dell’Assocalciatori: “La nostra è una posizione critica nel merito e nelle modalità. Quattro persone chiuse in una stanza hanno fatto un colpo di mano per un accordo politico e tutto ciò va a scapito di tutto il sistema e di tante squadre di Lega Pro. Da oggi vale tutto, perché se ci volevano delle maggioranze qualificate per fare certe riforme c’era un motivo: sono riforme di sistema. E’ una cosa sconvolgente”.
La risposta del CONI
Alla vigilia di Ferragosto, il Collegio di Garanzia del CONI ha respinto le istanze cautelari presentate da Ternana e Pro Vercelli. I passaggi contenuti nel comunicato ufficiale, però, suonano di diverso avviso rispetto ad un semplice “no” ai club di C. Il Presidente Frattini, infatti, ha annunciato che il 7 settembre il CONI si esprimerà sulla validità del format a 19 squadre.
Stefano Bandecchi, Presidente della Ternana, sa già quale sarà la risposta: “Il Presidente Frattini ci fa capire con esattezza che in questo momento si potrebbero effettuare i ripescaggi per tutte le squadre che hanno le caratteristiche che si riferiscono al provvedimento. Spero che la Lega ne prenda atto e faccia i nuovi sorteggi e spero che anche la Figc ne prenda atto e la smetta con questo atteggiamento da colpo di Stato, che credo sia stato bloccato e su cui è stata fatta chiarezza, grazie alla giustizia sportiva. Poi vedremo il giorno 7 settembre quali saranno le squadre che potranno essere realmente ripescate. Io, come patron della Ternana, nemmeno chiedo che i ripescaggi vengano fatti oggi, perché oggi sarebbe inopportuno”.
Come premesso all’inizio dell’articolo, in questa confusione generale non ci sono certezze. La battaglia tra Lega di B e Lega Pro vivrà due settimane di fuoco, rendendo difficile (se non impossibile) l’inizio dei campionati. Gabriele Gravina, numero 1 della Serie C, ha aperto alla possibilità di attendere le risposte del CONI del 7 settembre prima di dare avvio alla stagione agonistica: ad oggi resta valida la riunione del 22 agosto, nella quale saranno i club ad esprimersi.