Fusco fa il punto sulla stagione: “Campionato equilibrato”

In conferenza stampa Pietro Fusco fa il punto sul mercato e sul campionato della Samb, ammonendo l’ambiente su eccessivi entusiasmi


Con grande sorpresa degli addetti ai lavori, il direttore sportivo della Sambenedettese Pietro Fusco ha deciso di organizzare una conferenza stampa a pochi giorni dalla fine del mercato invernale. Il dirigente rossoblu, tuttavia, ha toccato solo marginalmente il tema delle trattative di gennaio, dedicandosi piuttosto ad un bilancio sulla stagione della squadra e agli obiettivi da qui a maggio.

La conferenza stampa di Fusco ha avuto inizio con una smentita al titolo dell’articolo pubblicato nella giornata di oggi dal Corriere Adriatico. Il direttore sportivo conferma quanto contenuto all’interno dello scritto, ma nega il virgolettato presente nel titolo secondo il quale la Samb avrebbe una chance in più per la B in virtù della decisione del Consiglio Federale di aumentare il numero di promozioni da 4 a 5.

Dopo la smentita, il dirigente rossoblu si è soffermato sul mercato della Samb, spiegando la scelta degli acquisti e il mancato arrivo di un attaccante. “Per me il mercato invernale non è solo quello di gennaio, ma coinvolge anche i mesi precedenti. Abbiamo acquistato due giocatori come Celjak e Caccetta, due elementi che rispondevano alle esigenze tecniche e tattiche della rosa. A gennaio, invece, ci siamo concentrati su due giovani arrivi perché non avevamo l’obiettivo di toccare la rosa degli over.

Abbiamo deciso di confermare in blocco i 14 over che hanno risollevato la Samb da un momento di estrema difficoltà. Va dato loro atto di essere stati i protagonisti della striscia positiva. La gente voleva un’alternativa a Stanco, ma noi abbiamo 5 punte (nella lista è compreso il giovane Depaoli, autore di un gol in mischia contro il Renate). Da un punto di vista tecnico, c’è solo una prima punta (Stanco) e tutte seconde punte, ma bisogna considerare un aspetto: a gennaio chi ha l’attaccante bravo se lo tiene, chi lo dà via vuole dei gran soldi. Bisogna avere rispetto della proprietà che paga puntualmente e non vuole fare il passo più lungo della gamba“.

Le considerazioni di Fusco si spostano poi sul Girone B, che vede la Samb uscire dalla zona playoff dopo 13 risultati utili consecutivi e la bruciante sconfitta di Monza. “Il nostro è un girone equilibrato. Giochiamo nell’unico dei 3 gironi che non ha al suo interno squadre in crisi o a rischio fallimento. Ci sono proprietà importanti che hanno fatto pesanti investimenti per raggiungere le prime posizioni. Il livello è equilibrato, basta poco per scivolare giù. Non dobbiamo pensare a programmi a lungo termine, ci concentriamo partita per partita e vediamo dove ci porta questa stagione“.

Sono un tipo ambizioso? Il mio obiettivo è arrivare ad essere il direttore sportivo della Juve. So che probabilmente non ce la farò, ma è importante che ognuno di noi abbiamo la massima ambizione. Noi lavoriamo in uno sport collettivo: le ambizioni personali passano attraverso l’impegno di tutti. Nessuno parte senza ambizioni, non c’è sportivo che parte battuto, ognuno di noi ha il desiderio di migliorare. Vorrei che l’ambiente fosse compatto per andare a sfidare le altre città e dimostrare il nostro valore: la nostra indole deve essere quella di affrontare ogni avversario pensando di poter vincere”.

Doverosa, infine, la chiosa sulle polemiche arbitrali per il gol subito a tempo scaduto contro il Monza. “Nelle ultime due partite abbiamo subito un gol oltre il tempo regolamentare e un gol dove la palla non ha superato la linea. Questo mi rammarica, ma non voglio parlare di torti arbitrali a nostro sfavore: si tratta di valutazioni errate che possono capitare. Non so cosa sia successo a Monza perché io seguo le trasferte in panchina, ma al novantesimo sono andato via. Rivedendo la partita, ho notato che l’arbitro ha messo la mano sull’orologio (per indicare un recupero addizionale) ma non so se ha avvisato i due capitani. 

Ho letto di atteggiamenti sbagliati della squadra a Monza: non condivido assolutamente. Così come abbiamo vinto col Teramo all’ultimo minuto, con una grande giocata di Miceli,  abbiamo perso a Monza con un giocata del loro terzino. Il calcio dà il calcio toglie, dispiace perché avevamo fatto una grande prestazione e ci tenevamo a tornare con un punto contro una grande squadra“.

Il direttore sportivo chiude la conferenza con una battuta riguardo la costruzione della prossima stagione e, soprattutto, il suo futuro. “La prossima stagione? Di solito si inizia a pensarci ad aprile o maggio, ora è febbraio c’è ancora tanto tempo. Ho comprato casa a San Benedetto? No, vivo ancora con le valigie in macchina“.

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