Roberto Renzi presenta la nuova società: “Vogliamo lasciare il segno”

Roberto Renzi

Il nuovo presidente rossoblu si presenta insieme ai due soci, Giuseppe Colucci e Claudio Giustini: “Vogliamo una gestione oculata, ma non giochiamo solo per partecipare”


A pochi giorni dall’ufficialità dell’affiliazione dell’A.S. Sambenedettese alla Figc Roberto Renzi si presenta alla stampa, nella prima conferenza ufficiale da presidente rossoblu. Oltre che dall’avvocatessa Chiara Schiavi, Renzi è accompagnato dai due soci, Giuseppe Colucci e Claudio Giustini. Presente alla conferenza anche il sindaco Piunti. Il primo a prendere la parola è Renzi, che esordisce rimarcando la promessa fatta dopo la vittoria dell’asta: «Avevo promesso che una volta sistemata la parte burocratica avrei presentato i miei soci e ora lo faccio». Alla destra del presidente rossoblu c’è Giuseppe Colucci, socio e amministratore unico, alla sinistra l’architetto Claudio Giustini. «Conoscete perfettamente il sindaco Piunti e la grande avvocatessa Chiara Schiavi – prosegue Renzi – a cui io devo tanto, così come le deve tanto la città di San Benedetto. Dovevamo fare un lavoro per cui servivano 15-20 giorni, e grazie a lei ce ne abbiamo messi soltanto tre. Oltre alla sua professionalità ha messo il suo cuore da tifosa, e abbiamo fatto un lavoro incredibile».

A mettere chiarezza sul lavoro di Renzi e soci ci pensa l’amministratore unico, Giuseppe Colucci: «Abbiamo un consorzio che si occupa soprattutto del campo immobiliare. Stiamo lavorando molto con il super bonus, in tutta Italia. Se volete sapere il fatturato potete fare una visura e lo vedrete lì». La prima domanda, ovvia, è sulla dinamica che ha portato il gruppo a partecipare alla seconda asta e non alla prima, andata deserta. Renzi imputa la decisione ad un errore di valutazione: «Quando abbiamo pensato alla possibilità di partecipare pensavamo ci sarebbero state tre o quattro cordate all’asta, sbagliando. Alla fine siamo riusciti a prenderla, l’importante è questo. Le cose semplici non ci piacciono, ci piacciono quelle più difficili: diciamo che ce la siamo conquistata a duello».

Per Renzi la partecipazione di Kim è stata una sorpresa: «Ho saputo della possibile presenza di Kim nel tragitto dall’albergo al notaio Caserta, fino ad allora non eravamo neanche certi della sua esistenza. Sapendo che veniva dall’America, e che era un miliardario, eravamo preoccupati. I miei soci mi hanno detto una cosa in romanesco, che vi traduco in italiano: “Non ti curar di lui, ma vai avanti finché puoi”. A quel punto era un duello, o vincevamo noi o Kim. Noi non siamo abituati a perdere, e siamo felici che lui si sia arreso prima del previsto».

Sul ruolo di Cinciripini, Renzi non risparmia elogi: «A Cinciripini dovete un monumento, perché la decisione di fare la seconda asta e prendere la squadra è merito suo. Abbiamo fatto tutto in pochi giorni, grazie all’avvocatessa Schiavi da una parte e Cinciripini dall’altra. Se avrà un incarico? Al momento non c’è bisogno di un incarico ufficiale, perché è un nostro fratello, e quindi è un uomo dell’A.S. Sambenedettese. Lo stesso discorso vale per Italo Schiavi, che non è qui solo perché sta visionando dei giocatori. Saranno uomini della Sambenedettese, a prescindere dal ruolo».

Riguardo l’ingresso dei soci, Colucci ribadisce che lui e Giustini non hanno mai avuto dubbi: «Ci fidiamo di Renzi e siamo molto appassionati di calcio. Conoscevo la piazza, ho avuto ragazzi che hanno giocato qui e che conoscevano questa realtà, non ho mai avuto dubbi. Non è Renzi che ha convinto noi, ma noi che abbiamo convinto Renzi. Essendo uno che conosce bene il calcio solo lui poteva portarci a raggiungere questo risultato qui. I soldi non sono mai un problema, la volontà e la fiducia nei propri mezzi sono la cosa principale».

Ora c’è da pensare al futuro della società e della squadra, perché i tempi per la pianificazione sono stretti, e la situazione di partenza non è stata molto semplice: «Sicuramente noi dobbiamo fare, e faremo, delle scelte oculate. Per noi questa è una stagione doppia, pagheremo il vecchio e il nuovo. Qualsiasi impegno dovremo prendere, lo prenderemo. Il progetto è di fare una società snella, sana, ma dobbiamo anche valutare i contratti già in essere. Valuteremo per bene e cercheremo di sostituire dove serve, fermo restando l’intenzione di mantenere una squadra competitiva. L’importante è fare una società sana, poi verrà il discorso tecnico».

A proposito di discorso tecnico, continuano a circolare i nomi di Zavaglia e Di Iorio, e di un loro ingresso in società. Molti parlano di un matrimonio già fatto, ma Renzi è più possibilista: «Di matrimonio ne ho fatto uno, me lo tengo stretto e non lo cambio. Tutti hanno libertà di parlare, ma noi non abbiamo preso alcuna decisione sull’organigramma tecnico, fermo restando l’amicizia che mi lega e mi legherà ancora a Franco Zavaglia, a prescindere dal suo ingresso». Su questo aspetto Renzi è perentorio: «Ribadisco, non abbiamo ancora deciso l’organigramma tecnico. Domani sarò a San Benedetto, avremo alcuni discorsi istituzionali, e faremo tutti i documenti che restano da fare per l’iscrizione in Serie C. A Roma faremo un incontro, anche se incontro è una parola grossa, dato che siamo come una grande famiglia: come vedete qui alla conferenza sono presenti tutti i nostri familiari. Martedì ci vediamo e decideremo su chi puntare nel reparto tecnico».

Resta ancora da valutare la situazione con Colantuono: «Con lui ho parlato solo due volte al telefono – risponde Renzi. Inizialmente ho ringraziato i giocatori per aver rinunciato a varie mensilità, ma proprio parlando coi giocatori ho saputo che la parte dirigenziale non ha seguito questo procedimento. La prima volta che ho sentito Colantuono gli ho chiesto un motivo, e mi ha detto che anche avrebbe rinunciato alle tre mensilità, cosa che poi mi ha confermato. Devo ancora parlare con Colantuono su un suo eventuale ruolo, finora ho parlato solo per la questione economica. Finora non ho ancora avuto modo di vederlo e di parlarci per altre cose».

«Per i soldi non c’è problema – prosegue Renzi – ma se ne serviranno altri ho saputo che qui a San Benedetto c’è qualche giornalista molto ricco, chiederò a lui. In ogni caso garantisco una cosa: tutto quello che iniziamo lo portiamo a termine». Riguardo l’affiliazione, Renzi smentisce che ci siano stati problemi: «Voi giornalisti potete parlare e sentire tutti, ma io posso solo confermare le cose che diciamo io e i miei soci. Tutto quello che non viene da noi sono solo voci non confermate, le conferme le avrete sempre e soltanto da noi. Io sono sempre stato tranquillo, anche per merito di Chiara (Schiavi, ndr). La Federazione ha comunicato che la Sambenedettese è iscritta con la documentazione presentata il 4 giugno, non ci sono riferimenti a pagamenti del 9 giugno. Per quanto riguardano i contributi noi siamo strasicuri di essere nel giusto. A questo punto è stato un discorso di opportunità, su cosa era meglio fare per evitare ulteriori problemi o discussioni».

Resta l’incognita stadio, per i noti problemi con il pagamento di PowerGrass. a intervenire è il sindaco Piunti, che prova a rassicurare tutti: «All’inizio c’era un po’ di preoccupazione per la situazione della Samb, quindi abbiamo costituito un tavolo con la nuova società chiedendo trasparenza. Il suo essere qui oggi per presentare i nuovi soci è un passo nella direzione giusta. Non era scontato che si riuscisse a tenere la squadra in Serie C, un ringraziamento va anche all’avvocato Chiara Schiavi, che oltre a essere una grande professionista è una grande tifosa. Lo stesso ringraziamento va ai tifosi, ai giocatori, e anche a voi della stampa, che avete remato tutti dalla stessa parte. Siamo fiduciosi che la partenza del campionato possa prevedere la disponibilità e l’agibilità del Riviera delle Palme. Il contenzioso è tra la PowerGrass e Serafino, noi abbiamo istituito solo una commissione d’inchiesta per fare chiarezza».

Riguardo il futuro della società, Renzi non fa promesse, ma ribadisce le ambizioni sue e dei suoi soci: «A noi non piace solo partecipare, a noi piace vincere e lasciare un segno in quello che facciamo. Abbiamo iniziato diverse attività e le stiamo portando avanti con successo, come nel campo edilizio, e con la Samb l’obiettivo è lo stesso. Nel calcio ci sono tantissime variabili, sappiamo già che sbaglieremo qualcosa, ma speriamo di sbagliare il meno possibile». Per ora eventuali imprese immobiliari sono escluse, sia dal sindaco («Non abbiamo mai parlato col presidente di eventuali progetti immobiliari, assolutamente») che da Renzi: «Il Rivera è uno stadio stupendo, bellissimo, lasciamolo così com’è e speriamo di arrivare più in alto possibile giocando lì dentro. Per il Samba Village ho già avuto dei contatti col sindaco di Monsampolo, ma al 99% rifirmeremo la convenzione, sarà il centro sportivo della prima squadra. Per il settore giovanile ci stiamo organizzando, anche se ci sono problemi a tutto tondo. Rifaremo anche le squadre femminili, non solo perché è un obbligo, ma perché è giusto farlo».  

L’estate lascia il tempo per organizzare qualche amichevole prestigiosa al Riviera: «Ci stiamo muovendo, così come si sta muovendo la giunta comunale. Cercheremo in tutti i modi di fare amichevoli importanti, per portare il calcio di un certo livello a San Benedetto. Con la Roma di Mourinho non so se ci sarà modo, ma con la Lazio di Sarri è sicuramente più semplice, perché Sarri è un tifoso della Sambenedettese. Non scherzo, l’ho sentito in questi giorni e mi ha chiesto tantissime cose sulla squadra».

Per i due soci di Renzi si tratta di un “esordio” alla guida di una società. Giustini ha seguito soprattutto il calcio giovanile («Ho Ho quattro ragazzi, due ancora giocano nelle serie minori, e sono stato anche dirigente di calcio. Ovviamente qui il discorso è diverso, ma non vedo l’ora di iniziare questa avventura»), per Colucci l’idea è di seguire questa esperienza con un piglio imprenditoriale: «La A.S. Sambenedettese fa parte del nostro gruppo, facciamo le cose serie e con la testa, ma vogliamo lasciare il segno. Viste le passate gestioni e la storia della Sambenedettese l’intenzione è quella di fare un passo alla volta».

Ancora da valutare un eventuale ingresso in società dei tifosi. Renzi non chiude nessuna porta: «Prima dell’asta ho parlato con l’Associazione Noi Samb, oltre che con sindaco e assessore. Ora l’importante è fare tutto quello che serve per mettere a posto, poi ci metteremo a un tavolo. Se c’è condivisione su tutto, noi non avremo nessuna preclusione». In questo momento l’A.S. Sambenedettese è al 90% di proprietà della Garigliano immobiliare, e al 10% di Renzi: «Il Consorzio ha una rappresentanza diversa da una Srl secca, la Garigliano immobiliare ha un fatturato importante ed è una delle nostre casseforti. Nelle prossime settimane ci impegneremo nel fare una società indipendente, per gestire la società».

2 Comments

2 Comments

  1. lucioc says:

    Ho visto la registrazione di un’ora della conferenza stampa, slow afternoon…

    I fatti sono questi: Renzi si e’ preso la Samb rilanciando all’asta; ha sborsato un pacco di soldi (si citano almeno un milione e mezzo di euro) in breve tempo per garantire l’affiliazione ed iscrizione della squadra al campionato di serie C; si e’ poi presentato, oggi, alla citta’ insieme ai suoi due soci, uno dei quali presentato come amministratore unico della societa’, e collaboratori (Chiara Schiavi, Walter Cinciripini e, assente giustificato, Italo Schiavi). Finora tutto regolare.

    Non ha fatto particolari proclami, ha mostrato di nuovo il suo lato competitivo, che ci vuole. Uno deve supporre, piu’ che sperare, che sanno quello che fanno e che abbiano tasche abbastanza profonde per farlo.

    Sempre forza

  2. Paco 11 says:

    Mah, per il momento sembra che la nuova proprietà abbia le idee chiare, sii sta almeno facendo tutto secondo le regole.
    Di fatto sono stati tirati fuori 1,5 milioni in 15 giorni e non è poco visto che ancora bisogna iniziare il progetto.
    Il delinquente precedente ci aveva fatto credere (grazie alla stampa e alla giunta comunale schierate colpevolmente e scioccamente in suo favore) di aver pagato tutto..
    Renzi & company invece i soldi li hanno dovuti mettere per davvero.
    Spero che nel prossimo futuro possano entrare nuovi soci sambenedettesi (ammesso che esistano persone locali serie capaci di impegnarsi) ma per ora l’inizio è quanto di meglio si sperasse.

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