Sampdoria, Bari e 20 squadre di Lega Pro sono legate alla compagnia assicurativa
LONDRA – Sta facendo molto parlare una delle ultime inchieste condotte da “L’Espresso” in materia di calcio e finanza. La protagonista della discussa vicenda è la Gable Holding, una piccola compagnia di assicurazioni con uffici a Londra e la sede legale in Liechtenstein.
La Gable Holding, dopo aver reso pubblico il bilancio dell’anno scorso in perdita per ben 25 milioni di sterline, ha annunciato la volontà di ritararsi dalla Borsa Inglese. Il grave stato dissesto in cui versa la compagnia di assicurazioni potrebbe avere pesanti ripercussioni nel calcio italiano.
Sono molte, infatti, le società di calcio del nostro Paese che hanno avuto, e hanno tutt’ora, stretti legami con la Gable Holding. La società più esposta è senza dubbio la Sampdoria che, nel bilancio economico dell’anno 2015, ha registrato una garanzia sui debiti del calciomercato per un totale di 12 milioni.
Non solo coperture di debiti, però. La Gable è anche la compagnia che ha stipulato ben 20 fideiussioni con società di Lega Pro: praticamente un terzo della vecchia Serie C ha potuto iscriversi grazie alla sua copertura assicurativa. In Lega Pro, infatti, occorre una fideiussione di 350 mila euro per poter finalizzare l’iscrizione. Fino all’anno 2015 le norme federali vincolavano la fideiussione ai soli istituti bancari, ma una discussa decisione dell’Antitrust ha aperto le porte anche a compagnie di assicurazione e società finanziarie autorizzate da Bankitalia.
Tra i nomi usciti per ora nell’inchiesta de “L’Espresso” figurano società come Venezia, Taranto, Mantova,Modena, Messina, Olbia, Pordenone, Reggina, Santarcangelo, Siena e Siracusa. Tutte iscritte grazie a Gable Holding, tutte in allerta per i futuri scenari della compagnia.