I movimenti di mercato del club ripescato in Lega Pro
FORLI’ – Come già detto in occasione dell’analisi del mercato del Fano, non è facile costruire una rosa di qualità con lo status di “ripescata”. Il Forlì ha avuto appena un mese di tempo per trovare gli innesti giusti e sostituire perdite pesantissime come quella di bomber Nocciolini.
DIFESA – A soli 19 anni, Alessandro Turrin è stato scelto come portiere titolare. L’estremo difensore, scuola Atalanta, ha superato la concorreza dei due confermati Palermo e Baldassarri. In difesa spiccano gli arrivi di Vincenzo Cammaroto, pilastro della risalita dell’Alessandria dalla D alla Lega Pro, e Diego Conson, protagonista di un lungo tira e molla con la Samb durante l’estate. Completano il reparto i confermati Vesi e Adobati, l’esterno mancino Sereni e i giovani Baschirotto e Franchetti, in prestito da Cremonese e Verona.
CENTROCAMPO – Nella zona nevralgica del campo il Forlì è riuscito a confermare due giocatori importanti come il numero 10 Marco Spinosa e capitan Capellupo. Dalla Fidelis Andria è arrivato un colpo di categoria: il ritorno di Nicola Capellini, romagnolo ex San Marino, Cesena e Venezia. A completare un reparto molto giovane ci pensato Ponsat, arrivato dalla Corregese, Ferretti, Piccoli e Tura.
ATTACCO – Quello avanzato è senza dubbio il reparto che ha maggiormente sofferto il poco tempo a disposizione per il mercato. L’addio di Nocciolini, trasferitosi al Parma, ha lasciato un buco difficile da colmare. Al fianco dei giovani Di Rocco, Parigi e Alimi, tutti in prestito dall’Atalanta, è arrivato Emanuele Bardelloni, centravanti ex Santarcangelo.
ALLENATORE – Cresciuto nel settore giovanile del Milan, Massimo Gadda ha avuto una carriera importante da calciatore, indossando maglie storiche come quelle di Reggiana, Livorno, Ravenna, Cesena e Spal. Da allenatore le soddisfazioni maggiori sono giunte con la promozione in C2 a Ravenna e l’esperienza a Cesena come vice di Fabrizio Castori. In questa stagione Massimo Gadda è chiamato ad una missione difficilissima: ottenere la salvezza con un gruppo giovanissimo e privo di grandi nomi, soprattutto nel reparto avanzato.