Il nuovo Mantova e la “rivoluzione d’inverno”

Alla ripresa del campionato i rossoblu affronteranno un Mantova decisamente diverso

MANTOVA – Il 10 settembre 2016 il Mantova sbancava il Riviera Delle Palme con un perentorio 1-3 installando più di un dubbio sulla consistenza della squadra rossoblu e innalzando i virgiliani a potenziali outsider del girone. Come sempre nel gioco del calcio, però, in breve tempo tutto può ribaltarsi ed oggi la Sambenedettese guarda i prossimi avversari dall’alto dei 13 punti in più in classifica.  Il Mantova, rispetto alla vittoria d’inizio stagione,  ha una situazione societaria in fermento, un nuovo allenatore e una rosa profondamente modificata.

Mercato

Il reparto più toccato dal mercato di riparazione è la difesa. Oltre al centrale Samuele Romeo, finito al Melfi, e al giovane terzino Luca Menini, il reparto arretrato ha perso il centrale titolare Filippo Carini, accasatosi al Forlì. La perdita più pesante, però, è senza dubbio quella di Roberto Zammarini. A soli 20 anni, Zammarini si è rivelato uno dei centrocampisti più incisivi della Lega Pro con ben 4 reti messe a segno. Su di lui si è fiondato il Pisa: a Gennaro Gattuso il compito di farlo definitivamente sbocciare. Per quanto riguarda il mercato in entrata, l’unico movimento è quello di Daniele Donnarumma, terzino svincolato dal Messina. Entro la fine del mercato si attendono novità in tutti i reparti: per poter uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione urgono un difensore centrale, un centrocampista e un giocatore offensivo che possa supportare i centravanti Marchi e Ruopolo.

Allenatore 

Dal 30 novembre la panchina del Mantova è stata affidata a Gabriele Graziani, vice dell’esonerato Prina. La scelta del figlio del campione del mondo Ciccio è avvenuta dopo il gran rifiuto di Calori. In 6 partite Graziani ha ottenuto 3 vittorie contro Santarcangelo, Modena e Ancona e 3 sconfitte contro Lumezzane, Sudtirol e Venezia.

No comments
Share:

Commenta