Samb-Venezia 1-3, rossoblu nervosi e sconfitti. La diretta

Dopo la sconfitta in casa del Parma, i rossoblu provano a rifarsi contro la corazzata di Inzaghi. Video, foto e azioni: segui la diretta live

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Nel giorno di Carnevale, i rossoblu accolgono i maestri della festa: i lagunari arrivano a San Benedetto col Parma alle calcagna e la consapevolezza che – in questo campionato, e in questo giorno – ogni scherzo è lecito. Sotto il ritmo sintetizzato dei Daft Punk, Pharrel Williams canta l’ossessiva (e bellissima) “Get Lucky”, un monito che sembra spingere entrambe le squadre.

Nella conferenza prepartita Sanderra ha chiesto ai suoi una partita perfetta, pur non nascondendo il grandissimo livello dell’avversario. I lagunari si sono rinforzati nel mercato invernale, e hanno dalla loro una squadra fatta a misura di Lega Pro. Per limitare la squadra di Inzaghi Sanderra passa al 3-5-2, con Mattia inserito nel terzetto difensivo e Rapisarda-Pezzotti sulle fasce. Davanti, il passaggio alle due punte spinge Sorrentino in panchina.

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Le formazioni

SAMBENEDETTESE (3-5-2) Aridità; Mattia, Mori, Radi; Rapisarda, Sabatino, Bacinovic, Lulli, Pezzotti; Mancuso, Bernardo A disp. Pegorin, Di Pasquale, Di Filippo, Sorrentino, N’Tow, Agodirin, Latorre, DI Massimo, Candellori, Ferrara, Vallocchia, Damonte All. Sanderra

VENEZIA (4-3-3) Facchin; Zampano, Modolo, Domizzi, Garofalo; Soligo, Bentivoglio, Acquadro; Moreo, Geijo, Marsura A disp. Galli, Malomo, Ferrari, Fabiano, Tortori, Sambo, Pellicanò, Stulac, Caccavallo, Vicario, Fabris, Cernuto All. Inzaghi

TERNA Arbitra Armando Ranaldi di Tivoli, coadiuvato dagli assistenti P. Capaldo (Napoli) e A. Vingo (Pisa)


Per la partita di oggi, la Curva Nord e l’Associazione Noi Samb hanno organizzato una coreografia a scopo benefico, per un progetto di ricostruzione a favore delle vittime del terremoto.

Prima della gara, i rossoblu espongono uno striscione in memoria di Giovanni Rosati, scomparso tragicamente: “LA CLASSE SCIVOLA | GIOVANNI RIPOSA IN PACE”. Prima del fischio d’inizio le squadre hanno osservato un minuto di silenzio per lui e per Angelo Buratti, ex giocatore rossoblu. Dopo pochi secondi, la coreografia:

2′ Cross di Balzano per Moreo, che sfiora soltanto.

Dopo tre minuti di canti a squarciagola, la Curva riserva due cori a Giovanni La Classe e Massimo Cioffi.

8′ Lulli riceve tra le linee e prova la conclusione: forte, ma centrale.

12′ Lancio di Bentivoglio per Acquadro, che disturba l’uscita di Aridità: il portiere blocca in due tempi.

17′ Sabatino riceve tra le linee e prova a servire il taglio laterale di Bernardo, che inciampa con Modolo: i tifosi chiedono il rigore, ma è stato Bernardo a provocare il contatto.

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19′ Punizione di Garofalo per Moreo, che aggancia alla grande e mette dentro: in fuorigioco, però.

21′ Mancuso taglia dalla sinistra e prova il tiro ad incrociare: la palla sfiora il palo e va sul fondo.

27′ Contropiede di Marsura, che prova a saltare Mattia con un cambio di direzione; il difensore rossoblu respinge col corpo, forse col braccio: l’arbitro assegna punizione e gli mostra il cartellino giallo (ha rischiato grosso). Punizione di Garofalo, alta.

30′ Cross in mezzo di Balzano, respinto; sulla palla arriva Garofalo, che tenta il tiro in controbalzo: alto.

40′ Altro cross in mezzo di Garofalo, respinge Mori.

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Fine primo tempo. In questi 45′ i rossoblu stanno coprendo molto bassi, con la difesa a tre bloccata in area e i due esterni in pressione sull’esterno, se in possesso, o in copertura centrale. La fase difensiva sta funzionando: i rossoblu hanno rischiato (poco) solo nei tanti cross cercati da Balzano e Garofalo, concedendo il fianco in pochissime occasioni.

Meno bene la fase offensiva: le uniche azioni rilevanti sono arrivate in contropiede, anche se – data la posizione bassa degli esterni – la squadra non sta riuscendo ad accompagnare con la giusta spinta. Molto meglio nelle occasioni in cui Pezzotti e compagni riescono a consolidare il possesso. Nelle poche occasioni in cui la squadra è riuscita nell’intento ha rischiato (molto) in contropiede, salvata dalle buone coperture dei tre centrali.


46′ Marsura salta Rapisarda, poi Sabatino, e prova il tiro a giro: alto.

47′ Cross di Garofalo per Moreo, che vince il duello aereo con Pezzotti e prova a far da torre: Aridità raccoglie.

50′ Mancuso raccoglie un recupero di Sabatino e prova il destro al volo: gran tiro, ma Facchin non si fa trovare impreparato.

52′ Cross di Garofalo dalla sinistra: Moreo, che aveva tagliato da destra, sposta palla col petto anticipando Radi; la palla prende un giro strano, Geijo copre la palla da Mori (ingannato dal rimbalzo) e riceve a pochi metri dalla porta: VANTAGGIO VENEZIA!

56′ Contropiede di Mancuso, atterrato da Balzano (ammonito). Sulla punizione di Pezzotti il Venezia respinge: Lulli prova il tiro al volo, ma Moreo tocca il pallone in aria e rilancia i suoi: i rossoblu sono scoperti, e il Venezia si trova in situazione di 3 contro 2. Palla in orizzontale per Marsura, che approfitta della dormita di Mattia per anticiparlo: controllo e tiro a incrociare col destro, con la palla che bacia il palo e finisce in rete. RADDOPPIO VENEZIA

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58′ Fuori Radi per Agodirin. I rossoblu passano al 4-3-3, con Agodirin ala sinistra e Mancuso a destra.

67′ Punizione di Bacinovic per Sabatino, partito larghissimo; il giocatore non arriva di un soffio.

69′ Cross in mezzo di Bacinovic: la traiettoria sorprende la difesa lagunare, che lascia scorrere; sulla palla arriva Bernardo, che perde troppo tempo e finisce per sbagliare l’appoggio a Pezzotti.

71′ Mancuso in mezzo per Agodirin, beffato dalla deviazione di Balzano. Sarebbe stato a tu per tu col portiere.

72′ Lulli riceve tra le linee e serve a destra per Mancuso; l’esterno rientra sul sinistro e  filtra ancora per Lulli, che – marcato da tre – non ha spazi per colpire, e prova il dribbling: Domizzi fa buona guardia.

74′ Fallo di Mori su Marsura, lanciato in contropiede: arriva il giallo.

75′ Altro cambio offensivo per Sanderra: fuori Sabatino accolto tra fischi e applausi – dentro Sorrentino. La Samb ora passa al 4-4-2, con Mancuso e Agodirin sulle fasce e Sorrentino-Bernardo in avanti. Il Venezia risponde coprendosi: fuori Marsura per Malomo, che si posiziona terzo centrale di difesa: ora 3-5-2 per i lagunari.

78′ Mancuso porta la palla a spasso per diversi secondi, evitando la pressione dei difensori: alla fine scambia con Lulli e prova il cross per Bernardo, anticipato da Malomo.

79′ Fuori Acquadro per Fabris. Soligo passa sulla mezzala destra.

83′ Sorrentino controlla sul lato corto dell’area e viene sgambettato da dietro da Balzano, già ammonito: l’arbitro indica il pallone e fa proseguire.

Intanto, cambio per il Venezia: fuori Geijo per Ferrari. Pochi secondi dopo, dentro Di Massimo per Bernardo.

In questo momento Sorrentino gioca sull’ala sinistra, mentre Agodirin e Di Massimo sono centrali. Il tentativo è – presumibilmente – quello di sfruttare i centimetri di Sorrentino partendo dall’esterno, in modo da sfruttare in situazione dinamica i cross di Mancuso. L’attaccante e Di Massimo, ad ogni modo, si scambiano spesso.

Fedeli è sceso sulla balaustra, e sta urlando di tutto contro i giocatori. La Curva canta “Fuori i cog***ni”

90’+2 RIlancio lungo del Venezia: Mori e Ferrari non arrivano, e la palla scorre verso Pezzotti e Mattia; i due restano piantati a terra, lasciandosi sfilare palla dallo stesso Ferrari: appoggio dentro per Moreo e palla in rete. 3 a 0 Venezia.

90’+4 Mancuso riceve sulla destra, sguscia su Bentivoglio e viene atterrato: rigore. Sulla palla va lo stesso Mancuso, che segna il gol della bandiera prima del triplice fischio finale.

Fine secondo tempo. A fine partita Facchin, beccato per tutto il secondo tempo (passato sotto la Nord) fa alcuni gesti in direzione dei tifosi rossoblu. Pegorin va ad affrontare il portiere, seguito da compagni di squadra e avversari. Molto nervosismo, ma niente di più. Più tardi, la Curva chiama sotto la curva i rossoblu, esprimendo tutto il suo disappunto.

Per i rossoblu non si è trattata di una gran giornata: nonostante un atteggiamento più remissivo, la squadra torna a casa con zero punti, altri due gol subiti in successione e l’impressione – rispetto a Parma – di non aver mai potuto competere.