Per questa puntata i nostri vernecchiatori si sono trovati a “I sapori della Taranta”, un bar bolognese dove – tra caffè, torte, bomboloni, pasticciotti e cornetti – campeggia una bandiera del Lecce, e si sente l’accento “di giù”. Inutile dire che si sogna già la trasferta in casa giallorossa, sebbene il Gubbio (messosi di traverso) rappresenti più di una formalità.
Per la puntata di oggi è arrivato con noi Roberto Perotti, giornalista dell’Espresso Rossoblu e nostro compagno di viaggio in decine di trasferte, motivo per cui è già in lista per la beatificazione.
Roberto Perotti: Ragazzi, anzitutto grazie per l’invito. Volevo iniziare con una buona notizia: arbitra Perotti di Legnago 😎 (speriamo che ci sia qualche legame di sangue, e che spinga l’arbitro a non farci male). A proposito di buone notizie, debbo dire che la partita di domenica mi ha lasciato buone sensazioni. Ecco, non voglio sbilanciarmi, però qualche piccola speranza in più c’è; anche perché abbiamo fatto una delle nostre partite migliori.
Michele Palmiero: Siamo stati bravissimi e sorprendenti, in un certo senso. Sin dall’inizio della sua esperienza qui Sanderra ha detto che questa squadra non aveva i valori per pressare alto, però col Pordenone ci è riuscita e anche bene.
Angelo A Pisani: Beh, non è stato proprio pressing… Diciamo che hanno marcato alto.
Michele: Embè, non è uguale? Su, non fare il rompip***e.
Angelo A: Non, non è uguale, perché invece di attaccare il pallone o il portatore la squadra si è messa in marcatura sugli avversari, cercando di togliere soluzioni di gioco. Rispetto a partite come quella a Parma la Samb ha basato la fase di non possesso su una serie di marcature a uomo sui ramarri, togliendo le soluzioni di gioco immediate e costringendoli a rischiare, o alzare la palla. Quindi no, non è pressing alto: però l’ha fatto benissimo.
Michele: Al di là delle tue pugnette tattiche, la squadra soprattutto nel secondo tempo, ha messo tanta pressione al Pordenone ed è riuscita spesso a rubare palla in zone avanzate del campo. Questo tipo di atteggiamento può essere usato anche contro il Gubbio? Secondo me sì, visto anche che abbiamo 1 risultato su 3 a disposizione e segnare subito vorrebbe dire costringere gli eugubini a scoprirsi per trovare il pareggio.
Roberto: Sì, saremo costretti a vincere per forza quindi Sanderra dovrà lavorare tanto sulla testa dei giocatori per un buon approccio. Per noi lo scenario migliore sarebbe questo: iniziare in maniera aggressiva, passare in vantaggio e costringere il Gubbio ad esporsi lasciandoci spazi per i nostri contropiedi. Domenica io terrei lo stesso centrocampo. Forse inserirei Di Massimo. Domenica l’ho visto bene, appena entrato ha fatto buone giocate e ha messo l’assist per il 2 a 1. So che Angelo non si fida per niente, di lui, però c’è da dire che nella giornata giusta può decidere.
Angelo A: Io non è che non mi fido, è che non gli affiderei neanche un portafoglio vuoto: figuriamoci la partita più importante dell’anno. Domenica ha fatto bene, ma è entrato in una partita in cui aveva solo responsabilità offensive, e non doveva fare altro che attaccare. Col Gubbio la sua utilità si dovrà misurare anche su altri aspetti (fase difensiva, gestione dei tempi di gioco) in cui ancora non è migliorato.
Michele: Io terrei Agodirin, perché – anche nei suoi difetti – dà un buon contributo in entrambe le fasi. Inizialmente cambierei poco, poi a partita in corso Di Massimo può essere una buona soluzione. Ecco, l’unico cambio che farei è il ritorno da titolare di Mori, se la condizione fisica glielo permette.
Roberto: Contro il Pordenone la Samb ha fatto bene e l’ho vista in crescita, soprattutto fisica. Oltre ai soliti metto l’accento su Grillo, che dopo un primo tempo così così ha chiuso in crescita. Comunque, visto che si parla di giocatori in crescita… Questo N’Tow?
Michele: È tornato il figliol prodigo <3 Se, come ci auguriamo tutti, la Samb avrà il ruolo di scheggia impazzita della fase finale, quale giocatore può rappresentarla meglio del nostro Isacco? Anche ieri ha dato la scossa al match con le sue accelerazioni. Sanderra, avendone compreso lo spirito anarchico, lo ha utilizzato a sorpresa da mezzala ma lui, senza fare una piega, ha continuato a giocare alla sua maniera.
Roberto: Potrebbe essere la sorpresa che non ti aspetti (a meno che non sei Michele). Terzino? Beh, magari a partita in corso… Lui è uno che qualche errorino lo fa, non lo rischierei. Per il Gubbio l’importante è non compromettere la gara in partenza con errori, ammonizioni o espulsioni inutili. Se, ad esempio, Sabatino si facesse cacciare come col Santarcangelo rischia davvero di rovinarci la stagione. La tenuta mentale, l’astinenza da errori, credo sarà una delle cose più importanti
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Michele: Oltre ad N’Tow, uno dei giocatori su cui puntare ai playoff penso che debba essere Lulli. Dopo un inizio di stagione folgorante aveva attirato l’interesse di squadre di Serie B, salvo poi retrocedere a panchinaro fisso a causa di infortuni e brutte prestazioni. Con la squalifica di Sabatino è tornato titolare: ora sta a lui giocarsi bene le proprie carte per trovare una squadra di categoria superiore o strappare un rinnovo. A proposito, sono mesi che non si parla del suo futuro. Secondo voi è un giocatore su cui puntare?
Roberto: Io lo vedo come un titolare della Samb, ma per meritare il posto deve tornare decisivo – anche a livello di gol. A livello di gioco deve dare un impatto maggiore sulla gara, fisico e tecnico, soprattutto adesso che si gioca dentro o fuori.
Roberto: Penso sia un pensiero comune la stima per Magi. A me come allenatore piacerebbe molto, a livello tattico non lo conosco benissimo (non come Angelo che fa le analisi) però i risultati parlano per lui. A Macerata e Gubbio ha fatto benissimo, e a me è sempre piaciuto. Secondo me è molto bravo anche nel modo di porsi a livello mediatico: è sempre sereno, e questa serenità si vede anche nella squadra in campo.
Angelo: Il problema è proprio questo: riuscirà a mantenere la stessa tranquillità anche a San Benedetto? Qui gli allenatori si consumano. Gli ultimi passati di qui (Mosconi, Paolucci e Beoni) sono andati via tra le contestazioni e gli insulti, e una cosa simile è già successa a Sanderra, nonostante la stagione non sia finita. Lo stesso Palladini, un rarissimo caso di profeta in patria, è stato contestatissimo e ha finito per dimettersi. Magi è un grandissimo allenatore, ma fosse stato a San Benedetto (invece che a Gubbio) sarebbe stato esonerato già per l’1-5 subito dal Teramo.
Sconfitta 1-5 col Teramo, lo scenario tipo
Michele: Oltre alla fiducia Magi ha bisogno un tipo di squadra ben preciso. Sarebbe un allenatore a cui dare carta bianca per il progetto tecnico e da supportare al di là dei risultati negativi. Non credo che ciò sia possibile, per il momento, a San Benedetto. Se dovessi scegliere io il nuovo mister avrei in mente un papabile per ogni girone: del Girone A prendere Cesare Albè della Giana Erminio, del Girone B punterei su Alvini dell’Albinoleffe, del Girone C invece sceglierei Calabro della Virtus Francavilla. Cosa hanno in comune? Tutti utilizzano la difesa a 3: dopo non so più quanti anni di difesa a 4, sarebbe una svolta epocale per la Samb.
Angelo A: Non so cos’hai con sta difesa a tre ma ok. Io vorrei allenatori che giocano coi falsi terzini, però non è che ti vengo a fare il nome di Possanzini (nel caso non lo sappiate: allenava il Portorecanati nell’anno di Eccellenza contro Mosconi, e ce l’ha nascosta per quasi tutta la partita). Secondo me ogni scelta passa necessariamente per la dirigenza, anche perché il presidente spesso è una presenza ingombrante. Magi e Alvini sono ottimi allenatori, ma un ambiente come quello sambenedettese potrebbe essere una mietitrebbia, per la loro vita sportiva. Se parliamo di sogni io ti dico Tedino, che è il migliore allenatore di tutta la Lega Pro; se restiamo nella realtà, credo che una delle scelte più solide sia quella di Capuano.
Roberto: Sanderra lo bocciate? Perché comunque, numeri alla mano, non è che abbia fatto così male. Alla fin della fiera ha fatto la stessa media punti di Palladini, e ha lasciato la Samb al settimo posto. Inoltre, visto che si parla di numeri, quest’anno la Samb ha superato il suo record di punti in trasferta nei campionati a 20 squadre: 27. Quando vinse il campionato ne fece solo 26.
Michele: Dal punto di vista dei numeri Sanderra ha fatto bene: stessa media punti e stessa posizione della Samb di Palladini. Un passo indietro, semmai, c’è stato dal punto di vista del gioco. La mia sensazione è che non sarà l’allenatore della Samb l’anno prossimo, ma nel calcio vige la regola del “mai dire mai”.
Angelo A: I punti sono gli stessi, ma se dobbiamo fare un bilancio ragionato Palladini ha fatto molto meglio, anche perché certi punti pesano diversamente. Ad esempio, all’andata abbiamo affrontato Reggiana, Bassano e Pordenone in trasferta e nel loro momento migliore (tutte e tre in lotta per il primo posto); al ritorno abbiamo trovato granata e giallorossi in piena crisi, e il Pordenone (battuto domenica) con 5 titolari fuori.
Infine bisogna anche parlare delle prestazioni, perché a parte le gare con Bassano e Reggiana abbiamo sempre dato l’impressione di vincere, giocando alla pari con Parma e Venezia (potevamo fare sei punti, lì, ne abbiamo fatti due). Certo, con un grande percorso ai playoff Sanderra può cambiare tutto. Secondo voi ce la facciamo?
Roberto: Con questo Mancuso si può sperare. Col Pordenone dopo 30” ha creato un’azione dal nulla, e così ha continuato per tutta la partita. Io penso che quando si ha un giocatore così si può pensare di fare risultato ovunque, a patto di difendere bene. Finora, a parte le gare con Maceratese, Ancona, Albinoleffe, abbiamo fatto sempre gol.
Dal genio di Domenico Del Zompo
Michele: Quando accelera ti dà un senso di onnipotenza, ma è anche vero che dietro abbiamo sempre ballato molto, nonostante Mori. Certo è che ci sono moltissime avversarie di livello.
L’angolo dei pronostici: le quattro semifinaliste
Roberto: Metto la vincente tra Samb e Lecce, poi Parma, Alessandria e Livorno
Michele: Parma, Livorno, Alessandria e Pordenone
Angelo A: Visto che avete detto più o meno quello che volevo dire io, vi dirò la finale (sorteggio promettendo): Pordenone-Lecce. E tiferò Pordenone, perché Tedino se lo merita, anche se alla fine vincerà sicuramente il Lecce (perché la vita è sempre #mainagioia)
Roberto: Sulla Samb non ci puntate neanche un nichelino?
Michele: Io ho fatto il panico per la promozione dello scorso anno, quest’anno finirei all’ospedale quanto minimo. Io sarei felicissimo, però non ci credo molto. Più che altro, ora che ci penso, se l’Ascoli perde la prossima rischia di retrocedere… Se succede io propongo di uscire dai playoff, a prescindere.
Roberto: Cioè, tu preferisci giocare contro l’Ascoli che andare in B?
Michele: Io dico solo questo: se l’Ascoli perde la prossima pensiamoci un attimo prima di fare tre pappine al Lecce.
Angelo A: Oh, se proprio dobbiamo aspettarli aspettiamoli dalla Serie B. Che salgano loro (o restino sotto a noi per sempre, che male non fa).
La copertina di Madou è ispirata a Viandante sul mare di nebbia, di Caspar David Friedrich. Potete partecipare alle Vernecchie commentando i post, scrivendo sulla pagina facebook o inviando una mail. Accettiamo consigli, domande, critiche e persino insulti velati!