Simone Perotti: “Al lavoro per migliorare il settore giovanile”

Dopo l’intervista all’ex allenatore degli Allievi Nazionali Massimiliano Zazzetta, il nostro percorso nel settore giovanile prosegue con il dirigente Simone Perotti, che da tre anni lavora nella società rossoblu.

Qual è il tuo ruolo all’interno del settore giovanile rossoblu?

“Il mio ruolo è quello di coordinatore organizzativo. Mi occupo del settore giovanile a 360°: dal rapporto con lo staff tecnico alla ricerca di ragazzi di valore, fino all’organizzazione quotidiana che richiede ogni settore giovanile. Per me è il terzo anno in rossoblu e, dalla scorsa stagione, sono felice di lavorare nel settore giovanile”.

Quale sarà l’organigramma dopo le partenze di Mirra e Zazzetta?

“Siamo al lavoro per sistemare tutti i tasselli. Sicuramente a capo del settore giovanile ci sarà Andrea Fedeli, da sempre interessato alla crescita dei giovani. Io, come detto, ricoprirò la figura di coordinatore organizzativo e il responsabile tecnico sarà il diesse Panfili, in quanto è necessaria una figura professionale abilitata. Per quanto riguarda gli allenatori, sono già sicure le nomine di Vincenzo Troiani per gli Allievi Nazionali e Andrea Rogai per la Berretti. Il suo posto sulla panchina dei Giovanissimi Nazionali sarà occupato molto probabilmente dal giovane tecnico Romandini, che fa già parte del nostro staff. Inoltre, passerà dalla scuola calcio al settore giovanile Valerio Quondamatteo“.

Quando si parla di settore giovanile è inevitabile una battuta sul problema delle strutture.

“Si tratta di un problema storico a San Benedetto, non lo scopriamo di certo noi. L’anno scorso, con l’arrivo nei professionisti e l’aumento delle squadre giovanili, partivamo come anno zero. In questa stagione, per facilitare il lavoro degli allenatori e dei ragazzi, useremo il Campo Merlini e quello dell’Agraria, motivo per cui ci teniamo a ringraziare le due società Mariner e Agraria”.

Nell’ultima stagione i riflettori sono stati spesso puntati sulla squadra Berretti, a causa di alcuni problemi disciplinari e di ben 2 cambi d’allenatore.

“L’anno scorso, per quanto riguarda la Berretti, il Responsabile Mirra ha voluto puntare su un forte blocco romano al fine di aumentare il livello qualitativo della rosa. La società, però, si è resa conto dell’importanza di investire sul territorio e da questa stagione cambieremo decisamente strategia. I nuovi innesti arriveranno dal territorio sambenedettese e marchigiano e gli arrivi di ragazzi da altre regioni saranno ridotti. Forse in passato c’è stata superficialità, ma per noi è importante migliorare e trasmettere l’attaccamento alla maglia e ai valori della Samb. Non a caso i Giovanissimi Nazionali del 2003 saranno formati al 95% da ragazzi della zona e la Berretti avrà un nucleo importante proveniente dagli Allievi Nazionali”.

Un altro tema ricorrente, quando si parla di settore giovanile, è quello della rivalità con l’Ascoli e la capacità dei bianconeri di calamitare i talenti del territorio. Ultima, per ordine cronologica, la polemica dei 3 ragazzi della VitSamb che andranno nella società bianconera. 

Quando si affronta questo tema bisogna partire da un presupposto: il settore giovanile della Sambenedettese è ripartito solo da 4 anni, grazie allo splendido lavoro dell’Associazione Noi Samb. La forza del settore giovanile non può prescindere dal tempo, dalla programmazione e i 4 fallimenti in 20 anni hanno sicuramente fatto perdere terreno rispetto alle squadre limitrofe. L’Ascoli ha avuto una continuità a noi sconosciuta, fino all’anno scorso aveva più attrattive per la categoria e ha le strutture. Noi ora siamo tornati in Lega Pro, nel nostro primo anno abbiamo sicuramente commesso degli errori ma abbiamo come obiettivo quello di restituire appeal al settore giovanile rossoblu, crescere di anno in anno e trovare sempre più talenti nel territorio”.

Bisogna anche considerare il rapporto con le società del territorio.

Sicuramente i 4 fallimenti non hanno aiutato nemmeno in questo caso. Noi cerchiamo di migliorare quotidianamente il nostro rapporto con le società del territorio per una collaborazione sana e leale. Negli ultimi anni sono stati creati ottimi rapporti che abbiamo il piacere di far proseguire. Per quanto riguarda la vicenda della VitSamb, penso che bisogna rispettare le scelte di tutti, da quelle delle famiglie a quelle delle società sportive. E’ nostra intenzione aprire un dialogo anche con la società VitSamb così come con tutte le altre.

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