Grandi colpi per continuare a crescere: il mercato della Feralpisalò

Nella scorsa stagione i Leoni del Garda, nonostante una prestazione sontuosa in terra emiliana, si sono dovuto arrendere al primo turno dei playoff alla Reggiana. I due uomini più in forma erano Simone Guerra e Andrea Ferretti. A distanza di tre mesi, e con un mercato scoppiettante di mezzo, Guerra e Ferretti continuano a essere due punti di riferimento di una squadra sicura di sé e ambiziosa.

Chi se n’è andato

Hanno lasciato le rive del Garda giocatori importanti, ma poco funzionali al sistema di gioco di Michele Serena. Antonio Aquilanti e Guido Davì sono passati alla Sicula Leonzio, neopromossa nel girone meridionale, Juan Surraco, si è spostato nel girone A ed è il nuovo numero 3 (!) della Pistoiese.

Sono rimasti nel girone B, invece, due elementi importanti come il portiere Roberto Codromaz e il veterano Andrea Bracaletti: la Triestina ha puntato su di loro per costruire in fretta una mentalità vincente dopo il ripescaggio in Serie C. In attacco ha salutato Federico Gerardi, arrivato con enormi aspettative e ceduto dopo appena una stagione e 8 gol realizzati. Si aprono le porte della Serie B, infine, per Andrea Settembrini. Il jolly di mister Serena – è stato impiegato in tutte le posizioni possibili del centrocampo – è un nuovo acquisto del Cittadella.

Chi è arrivato

Tanti, importanti colpi per alzare notevolmente il livello d’esperienza della rosa. La Feralpisalò si è mossa con decisione sul mercato acquistando molti pretoriani della terza categoria. Le chiavi della difesa sono state affidate all’italobrasiliano Emerson. Al suo fianco, insieme all’esperto Ranellucci, giocherà Raffaele Alcibiade. Il difensore ex Paganese è reduce da un campionato esaltante ed era conteso da mezza Serie C.

Sugli esterni ecco due rinforzi di livello assoluto. Sulla sinistra è arrivato dal Cittadella Marco Martin, che in Serie C ha già indossato le maglie di Sudtirol, Pavia e Pordenone. Sulla fascia destra, invece, il nuovo arrivo è Ferdinando Vitofrancesco: un mix di esperienza, corsa e duttilità al servizio di mister Serena.

In mezzo al campo l’acquisto-copertina è senza dubbio quello di Francesco Dettori. A 34 anni l’ex Padova e Pescara è ancora uno dei centrocampisti più determinanti della Serie C. Attenzione, però, anche all’acquisto di Paolo Capodaglio: il mediano ex Juve Stabia non ruba l’occhio come Dettori, ma il suo lavoro in fase di interdizioni è fondamentale per reggere la fase offensiva. Il terzo centrocampista acquistato è Davide Raffaello, classe ’88 proveniente dal Trapani.

In attacco i volti nuovi sono due: il forte centravanti Mattia Marchi, reduce dall’esperienza positiva in quel di Mantova, e la promessa Lamin Jawo, di proprietà del Carpi.

Le certezze

Arrivo nella finestra invernale della scorsa stagione, Andrea Ferretti ci ha messo un po’ per entrare nei meccanismi di gioco della Feralpisalò, ma nel finale di stagione si è scatenato realizzando 4 gol e 1 assist. Dopo aver messo insieme 32 reti in due stagioni con la maglia del Pavia, Ferretti ha tentato il salto in B con il Trapani: l’esperienza si è rivelata negativa, ma il bomber mancino ha fame di riscatto.

Per Simone Guerra, al contrario, la scorsa stagione è stata quella del salto di qualità: 13 gol, 8 assist e la consapevolezza di essere una spina nel fianco per qualsiasi difesa. In questo campionato il nativo di Piacenza è partito a razzo, sbancando Reggio Emilia con una splendida doppietta.

Nelle prime due partite di campionato la squadra è scesa in campo con un 3-5-2 piuttosto elastico: in mezzo al campo Capodaglio è deputato alla fase difensiva, Staiti si occupa dell’impostazione di gioco e Dettori è il “battitore libero”, letale nei suoi inserimenti. Ferretti è il punto di riferimento davanti, mentre Guerra sa svariare su tutto il fronte offensivo.

Da quando è arrivato in riva al Garda, Michele Serena ha sempre anteposto la costruzione di una forte identità  di gioco al risultato. Nella scorsa stagione i lombardi hanno mostrato grandi ambizioni e possibilità, ma non sono stati supportati dai risultati: una situazione comprensibile, dato il cambio a metà stagione. Quest’anno non ci sono scuse: allenatore e squadra sono chiamati al definitivo salto di qualità.

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