Una matricola ambiziosa: il mercato del Mestre

MESTRE – Nel girone B della Serie C sono ben poche le squadre che possono vantare un’identità di gioco al pari del Mestre. La matricola veneta, dopo aver comandato dall’inizio alla fine il campionato di D, è tornata al professionismo con entusiasmo e grande voglia di fare. Il presidente Serena non ha mai nascosto il sogno di raggiungere i cugini veneziani in Serie B, a patto che il progetto tecnico venga accompagnato da una riqualificazione delle strutture e dalla costruzione di un nuovo impianto da gioco. La questione stadio ha creato non pochi problemi al club, costretto a chiedere ospitalità al Portogruaro a causa degli elevetati costi di riqualificazione del “Baracca” e dell’indisponibilità del “Penzo”, dove gioca il Venezia.

Il mercato

Dopo la vittoria del campionato, il club ha deciso di confermare il nucleo forte della promozione. L’unica cessione eccellente è stata quella di Mehdi Kabine, protagonista con 12 gol in 32 gare, ceduto al Campodarsego. Mister Zironelli ha dimostrato di riporre grande fiducia nei suoi veterani: Fabbri, Gritti e Politti in difesa; Beccaro, Boscolo e Zecchin a centrocampo; Sottovia e Bussi in attacco.

In entrata il Mestre ha deciso di puntare su pochi, ma importanti innesti d’esperienza. Al centro della difesa è arrivato Armando Perna – reduce da una buona stagione con la Maceratese e nuovo capitano della squadra – che farà da chioccia ai giovani Reale, Boffelli e Stefanelli. A centrocampo ecco Alberto Rubbo, proveniente dall’Altovicentino, e l’esterno Luca Lavagnoli. Quest’ultimo è stato tra i protagonisti della sorprendente stagione del Renate, giunta fino ai playoff nonostante una rosa ben più debole di tante avversarie.

Il reparto che ha subito più cambiamenti è l’attacco. Dal Sudtirol ecco il giovane Alberto Spagnoli, giunto al terzo anno da professionista e più che mai voglioso di conquistare una maglia da titolare. Un altro giovane promettente è Nicolò Pozzebon, che vivrà in Veneto la sua prima  vera esperienza tra i Pro dopo l’anno di ambientamento a Piacenza. Gli arrivi più importanti, però, rientrano nella categoria dei “vecchietti”: Neto Pereira e Sodinha aggiungono esperienza e fantasia ad una squadra composta in gran parte di esordienti in Serie C. Il primo lascia Padova dopo 2 stagioni, 15 gol e ben 11 assist. Il fantasista brasiliano, invece, vuole continuare a giocare dopo l’esperienza tra alti e bassi a Mantova e può essere un jolly importante a partita in corso per mister Zironelli.

L’allenatore

La Serie C è costantemente a caccia di nuovi allenatori carismatici, ambiziosi e preparati tatticamente da accompagnare nel calcio che conta. Mauro Zironelli risponde perfettamente a questo identikit: a 47 anni, l’allenatore del Mestre ha iniziato nelle giovanili di Bassano e Vicenza, prima di fare gavetta con le prime squadre di Abano, Sacilese e Altovicentino. Quella di Mestre è stata la classica “grande occasione” che Zironelli non si è lasciato sfuggire. Dopo aver dominato il campionato di D, il suo Mestre ha esordito in terza divisione con 9 punti in 6 partite.

Per organizzazione di squadra e mole di gioco, il suo Mestre avrebbe meritato molto di più: l’inesperienza di parte della rosa si è rivelata soprattutto nel pareggio in extremis del Teramo – in una partita giocata ai limiti della perfezione – e nella sconfitta contro la Fermana. La vittoria contro la Triestina ha portato grande entusiasmo alla piazza e la squadra si è potuta riposare, nell’ultimo turno, a causa della vittoria a tavolino contro il Modena, squadra nel caos senza uno stadio dove poter giocare.

Il 3-5-2 di Zironelli non può prescindere da una organizzazione maniacale di gioco: gli esterni devono coprire tutta la fascia nelle due fasi di gioco, i tre centrali di difesa sono deputati a iniziare l’azione insieme al regista, le due mezz’ali si inseriscono continuamente per offrire opzioni di gioco alla coppia d’attacco. Nel reparto avanzato l’unico certo di una maglia da titolare, al momento, sembra Dario Sottovia (autore di 3 gol in 5 partite). Neto Pereira e Alberto Spagnoli si sono alternati nel fare da spalla al bomber della squadra, ma Zironelli non vuole rinunciare all’apporto di Massimo Bussi, Nicolò Pozzebon e Sodinha, tutti candidati ad entrare a partita in corso.

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