Reggiana-Samb: quanto cambia in una settimana?

A una settimana dalla sconfitta col Padova, i rossoblu ribaltano le critiche. L’analisi di Reggiana-Samb


Giocata nella sesta giornata di un campionato ancora tutto da scrivere, la partita tra Sambenedettese e Reggiana è stata introdotta dalla tensione tipica delle partite da dentro/fuori. Dopo aver condiviso diversi anni tra Cagliari e Roma, Moriero e Menichini si sono ritrovati in situazioni abbastanza simili: con squadre molto cambiate in estate, ambizioni altissime e (soprattutto) una tifoseria in cerca di risposte.

Nonostante le (tante) critiche della scorsa settimana, Moriero ha deciso di mantenere la squadra vista col Padova, nelle idee e negli uomini. Dopo le tanti voci su un possibile cambio modulo, o una rivoluzione tecnica, gli unici cambi sono stati Rapisarda (al posto di Mattia) e Bacinovic (complice l’infortunio di Bove). Per il resto la squadra ha mantenuto i meccanismi di gioco inaugurati la scorsa settimana, con Esposito molto più centrale e un maggiore utilizzo delle vie centrali.

Il piano della Reggiana

Dal canto suo, Menichini schiera un 4-3-3 molto aggressivo, con Carlini mezzala sinistra e il tridente Napoli-Altinier-Rosso. Similarmente a Fermana e Padova, i granata hanno impostato un pressing alto e aggressivo, al fine di scoprire le difficoltà dei rossoblu in fase di uscita. La squadra di Menichini era aggressiva sin dalle rimesse del portiere, e – con la Samb in possesso – teneva molto alto il baricentro, con le due ali a schermare la verticalizzazione verso l’esterno e i tre centrocampisti che si alternavano al fianco di Altinier per pressare il portatore.

I difensori evitano Altinier e servono largo per Tomi, inghiottito dalla marcatura di Rosso, Bovo e Carlini

La risposta dei rossoblu

Nonostante la pressione i rossoblu non rinunciano al possesso, alternando fasi di gioco elaborate (sempre sulla sinistra) a veloci verticalizzazioni verso Troianiello (larghissimo a destra). La partita è molto accesa: la squadra di Moriero cerca di controllare il possesso, quella di Menichini prova a incentivarne gli errori per colpirla quando è scoperta.

I rossoblu rischiano in diverse occasioni (su una palla rubata a Vallocchia, al 27esimo, i granata si mangeranno un gol) ma la squadra riesce a reggere l’urto senza retrocedere, e alla fine verrà premiata. Nonostante un ottimo contesto di squadra, gran parte del merito va dato ai due giocatori di maggior qualità – Esposito e Bacinovic.

Nel primo tempo lo sloveno fa il bello e il cattivo tempo, guidando la transizione e consolidando il possesso della squadra, nonostante l’accorta fase difensiva dei granata – molto compatti, e attenti a schermare la verticale per Esposito.

Bacinovic guida il possesso dei rossoblu, permettendo la circolazione del pallone. A sinistra Esposito si scambia con Vallocchia, ma la Reggiana – con una linea di cinque giocatori – copre ogni spazio

D’altro canto Esposito, pur toccando pochi palloni, riesce comunque a dare un grande contributo, mettendo in difficoltà Ghiringhelli e conquistando molti calci piazzati in posizione avanzata. Proprio su uno di questi arriva il vantaggio rossoblu, partito da una rimessa laterale, rifinito da Bacinovic e chiuso da Gelonese.

Cross di Esposito, respinto; Bacinovic recupera la palla vagante, evita Altinier e si inventa un tocco elegantissimo per la conclusione di Troianiello. Sulla ribattuta, Gelonese pesca il gol del vantaggio

Il vantaggio premia il coraggio dei rossoblu, ma non li mette al sicuro: la Reggiana (che già aveva avuto un’occasione clamorosa con Rosso, prima dello svantaggio) prova subito a reagire, invertendo i due esterni e alzando il baricentro della squadra, a costo di qualche rischio.

Bovo inizia a giocare stabilmente in posizione avanzata, sul semispazio destro (quello tra Vallocchia, Tomi e Patti), i tre attaccanti si stringono molto per permettere le discese dei terzini e avere superiorità a centro area. La Reggiana inizia a giocare molto in verticale, con Genevier e Carlini che si abbassano per gestire il possesso e servire direttamente Altinier, che accorcia verso la trequarti per attirare la difesa e liberare spazi alle sue spalle.

Altinier viene incontro attirando Patti e Tomi. Si libera lo spazio per Rosso alle spalle della difesa, e per Ghiringhelli sulla fascia

La Regia mette dentro diversi cross e va al tiro con Napoli, ma la difesa rossoblu lascia pochissimi spazi, frustrando i tentativi dei padroni di casa (fischiato dal proprio pubblico). Nel finale di primo tempo, con la squadra tutta sbilanciata in avanti, Gelonese ruba una palla fondamentale alla difesa e serve in verticale Rapisarda, nell’azione che porterà al tap-in di Miracoli.

La gestione

Sopra di due gol all’intervallo, per la ripresa i rossoblu impostano una gara più accorta, mantenendo il baricentro più basso e concentrandosi sull’intasare gli spazi ad Altinier e compagni. La Reggiana attacca a pieno organico, con quattro giocatori sulla linea offensiva (che diventano cinque o sei con le discese dei terzini) e Carlini libero di svariare per tutto il campo, alla ricerca dello spazio giusto per fare male.

La Reggiana alza molto il baricentro, con quattro giocatori sulla linea offensiva (che diventano sei). Carlini riesce a creare lo spazio per Ghiringhelli (murato)

La Samb alterna fasi di pressione e copertura, con le due mezzali che si alternano al fianco di Miracoli, e due linee da quattro dietro. La differenza è in fase di ripartenza: nonostante tutto, la squadra di Moriero prova a uscire palla a terra, al fine di non regalare palla agli avversari e far scoprire ulteriormente gli emiliani, così da aumentare gli spazi alle loro spalle. In questo modo arrivano le occasioni per Troianiello e Valente, ma la Samb non riesce a chiuderla.

I padroni di casa, dal canto loro, mettono grande pressione, provandoci sia con conclusioni da fuori (Genevier, Cianci), azioni manovrate (Ghiringhelli, Lombardo) e in mischia, col tap-in di Altinier fermato da un miracolo di Aridità.

La partita oscilla tra la (non troppo) sterile volitività della Reggiana e il (non troppo) rinunciatario atteggiamento della Sambenedettese, che fa di necessità virtù – mostrando un maggiore controllo rispetto alle ultime uscite.

Tutto cambia

Dopo esser passati dai complimenti alle critiche, i rossoblu sono tornati a ricevere punti e positività. La prestigiosa vittoria di Reggio ha spazzato l’onta del derby perso con la Fermana, scacciando le critiche post-Padova nel modo migliore: restando fedeli a sé stessi.

Nella settimana più difficile della sua gestione Moriero ha avuto la forza di insistere sulle sue idee, riuscendo a far sua una partita che – al netto del pessimo momento della Reggiana – era tutt’altro che scontata. In attesa della sfida col Mestre, i rossoblu hanno dimostrato ai tifosi (e a sé stessi) di poter rispondere alle proprie ambizioni. Per un’altra settimana, almeno.


Foto da reggionline.com

No comments

Commenta