Modena senza pace: i giocatori scioperano e chiedono la messa in mora del club

I giocatori del Modena Calcio non ricevono lo stipendio da mesi


Il libro nero degli ultimi anni del Modena si tinge di una nuova, scurissima, pagina. Il passaggio di proprietà da Caliendo a Taddeo non ha migliorato la situazione dei canarini, sempre più vicini all’orlo del baratro. Il nuovo presidente degli emiliani – reduce da un’esperienza tutt’altro che positiva in quel di Varese – ha incontrato nell’ultima settimana sia il Comune sia i giocatori per tentare di risolvere i due problemi più impellenti: la riapertura del Braglia e il pagamento degli stipendi dei calciatori.

Come se non bastassero i rapporti, a dir poco tesi, con l’amministrazione comunale, Taddeo deve ora confrontarsi con la decisione dei calciatori del Modena che, insieme all’Associazione Italiana Calciatori, hanno deciso di intraprendere lo sciopero e avanzano richiesta di messa in mora della società. A confermarlo, in un’intervista a tuttolegapro.com, è l’avvocato dell’AIC Umberto Calcagno: “Il neo-presidente continua a promettere ma i soldi non si vedono (…) La prima squadra del Modena non si presenterà a Fano se non riceverà nei prossimi giorni il dovuto. Venerdì arriverà la decisione definitiva. Inoltre sono già state inoltrate tutte le messe in mora da parte dei ragazzi a mezzo PEC. Se le cose non si aggiusteranno a breve, potranno così svincolarsi per il mercato di gennaio”.

Riguardo la possibilità che la società possa scavalcare la decisione dei tesserati, Calcagno afferma: “Il Modena potrebbe mettere in atto un comportamento antisindacale inviando in trasferta la Berretti e falsando così il campionato. Per evitare ciò la FIGC potrebbe decidere di rinviare la partita come già accaduto in altre occasioni: in Serie A, per intenderci, accadde ai calciatori del Parma nella loro ultima stagione in massima serie. Questa è comunque una valutazione rimessa al presidente federale Carlo Tavecchio e al presidente di Lega Gabriele Gravina. E credo che, per la decisione, vorranno sentire anche il nostro parere”.

La nuova società, dunque, avrà tempo fino a venerdì per dimostrare la propria serietà e riportare la pace in un ambiente sull’orlo di una crisi di nervi.

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