Capuano: “Cammino stratosferico” Alvini: “La Samb è una squadra di vertice”

La conferenza stampa a margine di Albinoleffe-Samb


Il gol di Miracoli regala ai rossoblu una vittoria importante, che porta con sé convinzione e un’importante situazione di classifica. Per la prima volta dopo 30 anni i rossoblu riescono a segnare un gol a Bergamo, raggiungendo la prima vittoria bergamasca nella storia sambenedettese.

Ezio Capuano

Il nostro andamento è stato impressionante, abbiamo un ruolino di marcia stratosferico con 3 vittorie fuori di fila contro squadre molto ostiche. Loro hanno una buonissima squadra e oggi tornavano tutti gli effettivi, noi avevamo molte assenze. Venire a Bergamo contro una grossa squadra, con tante assenze e riuscire a vincere non è da poco.

Nel primo tempo loro meritavano il vantaggio, però poi ci siamo ripresi molto bene. Nel secondo tempo ho avuto l’ardire di tirare fuori dalla naftalina un giocatore come Di Cecco, che sembrava dimenticato. L’uscita di Vallocchia? Siamo passati al 3-5-2 per coprire i movimenti in ampiezza di Agnello, che ci avevano messo molto in difficoltà. Bisognava scegliere uno tra lui e Valente. Se non avessimo fatto questo cambio tattico chissà che partita avremmo raccontato.

Nel secondo tempo la squadra ha fatto molto bene, abbiamo preso una traversa con Conson e sfiorato la rete con Bove.  Il ritorno al gol di Miracoli? Credo che un allenatore debba essere attento anche sotto la fase della gestione umana. Noi giochiamo con molti ragazzi giovani, oggi l’Albinoleffe giocava con 11 over. Quando un giovane gioca con Capuano vuol dire che merita. In questo chapeau alla società per aver formato questa squadra.

Se si sta vedendo la Samb di Capuano? Lo giudicate voi. I numeri sono stratosferici, anche perché abbiamo preso una squadra in difficoltà e l’abbiamo portata dall’ottavo al secondo posto, in attesa del Renato. Io vorrei rimembrare ancora il fatto al 91esimo di sabato scorso, se ci avessero dato il rigore staremmo parlando di numeri ancora migliori.

Fabio Pegorin

Portierone? No, che portierone, son sempre io, Fabio Pegorin. Sono sempre lo stesso, oggi come a Caserta. Stiamo migliorando tutti, è vero: gli allenamenti, la tattica e gli insegnamenti del mister sono importanti e si vedono. Noi dobbiamo provare a fare sempre di più e lottare per la squadra.

Sul primo tiro loro ho avuto una deviazione, e mancato il primo controllo, sulla seconda palla mi ha ingannato il campo, che era molto scivoloso. Sono contento di aver tenuto la porta inviolata, soprattutto perché abbiamo raggiunto un bel risultato. I rinvii storti? Quelli sono una questione di testa, ci devo lavorare di più.

Massimiliano Alvini

Meritavamo di più? Non mi interessa molto, alla fine quello che resta è il risultato e abbiamo perso. È un peccato, perché in queste ultime partite – compresa quella di oggi – potevamo raccogliere un po’ di più. Quando sprechi così tante occasioni nel primo tempo, contro una squadra così organizzata, diventa dura. Abbiamo avuto opportunità anche nel secondo tempo, vero, ma è un periodo che non riusciamo a fare quanto servirebbe.

La Samb è una squadra di ottimo livello che ha fatto una buona partita, non dimentichiamolo. Noi siamo stati bravi ad adattarci all’inizio, dove hanno cambiato qualcosa, e lo stesso ad inizio ripresa. Purtroppo c’è stato un momento del secondo tempo in cui abbiamo sbagliato un po’ troppo, e alla fine abbiamo pagato.

La squadra ha fatto la sua partita per 90 minuti, ha capito bene le letture di gioco e costruito abbastanza per vincere. Lo dico sinceramente, nel secondo tempo non pensavo di andare sotto. Va bene la traversa su piazzato, può succedere perché loro sono molto forti fisicamente, ma sul gol l’errore è tutto nostro, che siamo andati a chiudere in tre senza prendere palla. Senza quell’infortunio la portiamo avanti fino alla fine e magari si poteva fare risultato.

Penso che Padova, Samb, Pordenone Reggiana siano tra le migliori. C’è anche la sopresa Renate e fino a poco fa c’eravamo anche noi. Ora siamo tornati alla nostra dimensione, anche se – ripeto – potevano raccogliere di più. La Samb è una grande squadra e deve fare una stagione di vertice, è giusto che sia lì.

Non abbiamo un tifo molto numeroso ma abbiamo una nostra identità. Certo che quando arriva una grande tifoseria come quella sambenedettese la squadra che arriva qui ha un vantaggio. Il Padova secondo me è la più forte, io mi auguro per le avversarie che si riesca a competere fino alla fine.

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