Capuano: “Oggi ci siamo dimostrati migliori”, Bisoli: “La pensi come vuole”

Padova-Samb

La conferenza stampa a margine di Padova-Samb


La sala stampa dell’Euganeo è ribollio di persone, coi volti arrossati dallo stress della gara e dalla clamorosa escursione termica tra il dentro e il fuori dalla stanza. Giornalisti, dirigenti e staff affollano la stanza con un vociare che monta sempre più, fino ad esplodere con le parole di Bisoli e Capuano.

Franco Fedeli

“Nei primi 25 minuti abbiamo sofferto molto, poi ci siamo scrollati di dosso un po’ di paura e abbiamo chiuso molto bene. Nel finale la potevamo pure vincere, purtroppo Marchi ha sbagliato. Il ragazzo si è dispiaciuto, ma era meglio se faceva gol… purtroppo è andata così.

Pareggiare qui a Padova in altri momenti sarebbe stato molto difficile, oggi siamo stati bravissimi e potevamo addirittura vincerla. I punti di distanza forse non si sono visti in campo, ma ci sono. Soddisfatto del mercato? Lo ripeto: abbiamo una panchina che vale una seconda squadra. No, non parliamo di possibile rimonta: i sogni lasciamoli da parte. Il Padova è una squadra molto forte, è avanti di diversi punti e questo campionato può solo perderlo lei. In questo momento hanno un leggero calo, ma non bisogna illudersi troppo.

La partita di oggi mi è piaciuta molto, il risultato poteva essere diverso ma pazienza. In casa qualcosa non funziona (qui Capuano fa uno sbuffo che mi ha quasi appannato gli occhiali, ndr), con la Fermana avevamo cambiato marcia ma bisognava continuare su quella strada. Oggi mi sono piaciuti tutti, nessun bocciato”

Ezio Capuano

“Oggi abbiamo giocato contro la squadra più forte del campionato, quella che probabilmente vincerà il girone, ma – con la schiettezza che mi contraddistingue – vi dico che oggi meritavamo noi. Nei primi 20 minuti loro hanno dominato, è vero, ma tolti i gol giustamente annullati non ricordo grosse occasioni. Dopo ci siamo ripresi e abbiamo fatto davvero bene.

L’abbiamo preparata benissimo, secondo me. La nostra idea era quella di giocare dietro Contessa e Salviato con i movimenti di Esposito e Bellomo, cercando di metterli in difficoltà. Dopo un inizio complicato abbiamo fatto benissimo, e da queste giocate sono arrivati due palloni al limite dell’area prima del pareggio.

Poche squadre possono andare in casa della capolista e comportarsi così, cercando di vincerla senza mai essere passivi. Gli stessi cambi, nel secondo tempo, sono stati tutt’altro che conservativi. Nel finale abbiamo avuto addirittura la possibilità di vincerla con l’occasione clamorosa di Marchi, ma questo non cambia il giudizio. Sarei stato soddisfatto anche in caso di sconfitta: venire in un campo così e giocare con questa organizzazione, questa cattiveria, questo puntiglio non è da tutti.

Dopo il pareggio col Bassano sembrava che avessimo perso punti contro la rappresentativa di tabaccai, ora si sta vedendo quanto sono forti. Dietro ci sono tantissime squadre importanti, la nostra è invece una delle squadre più giovani del campionato, e io sono orgoglioso di allenarla e portarla avanti. Se ne dicono di tutti i colori, ma oggi voglio far notare che ho messo dentro ’98 come Ceka in campo, quando avevo la possibilità di inserire Mattia come fatto nella ripresa. Cosa altro deve dimostrare un allenatore, più di questo? Io sono innamorato di questi ragazzi, innamorato. E oggi usciamo a testa altissima supportati da un pubblico splendido venuto da San Benedetto per noi.

Le altre contendenti avranno organici anche più forti, ma non hanno l’equilibrio della Sambenedettese. La Sambenedettese sotto la gestione Capuano è stata la squadra più solida del campionato, ha perso una sola partita, in modo inopinato, con una squadra di ragazzini causa assenze. Ho preso la squadra che era ottava, o forse nona, ora siamo secondi. Ringrazio la squadra che mi sta rendendo orgoglioso. E oggi voglio citare anzitutto Gelonese, per come ha lavorato davanti alla difesa, un lavoro perfetto come raddoppi e schermo centrale.

Il ritorno da titolare di Esposito? Voi durante la settimana vivete di drammi. Esposito a Salò non ce l’avevo, e nelle ultime settimane sta combattendo con un dolore alla schiena. Oggi l’ho messo dentro togliendo tutti i giocatori di strappo, per dare qualità insieme a Bellomo, e l’ho tolto solo nel secondo tempo, solo perché Di Massimo poteva darmi più profondità.

Oggi la Samb ha dimostrato di essere più forte del Padova. Oggi, dico oggi. Poi sappiamo che il Padova ha una squadra molto superiore e tantissimi cambi. Ma oggi è stata così”.

Le ultime parole non sono cadute nel vuoto. Mentre Capuano usciva dalla sala un padovano ha accusato il tecnico di non aver giocato a calcio, generando un piccolo parapiglia tra alcuni membri dello staff rossoblu e dei padovani presenti in sala stampa (non sappiamo a che titolo). 

Il tutto mentre il presidente Fedeli rimaneva seduto sulle poltroncine delle interviste, richiamando un giornalista sambenedettese per una domanda fatta a Capuano. Poco dopo, su richiesta dei dirigenti di casa, il presidente si è allontanato, lasciando posto a Bisoli. 

Pierpaolo Bisoli

“La squadra che temo di più è il Padova, in casa degli altri non guardo. Oggi la mia squadra mi è molto piaciuta, abbiamo avuto le nostre occasioni per vincere come loro col contropiede. Nei primi 35 abbiamo dominato, e tenuto bene per tutto il resto della gara. Mi danno fastidio quei dieci minuti della ripresa in cui gli abbiamo regalato alcune occasioni per ripartire, ma per il resto poco da dire”

Il tecnico viene informato delle parole di Capuano.

“Ognuno tira acqua al suo mulino… Che vi devo dire? Noi siamo arrivati quattro volte davanti al portiere, e siamo a 9 punti dalla Sambenedettese – no, non sono 8, perché siamo avanti negli scontri diretti; informatevi! All’andata dissi che la Samb non meritava di perdere, oggi secondo me poteva benissimo perdere. Tutti dicono che il Padova è scarso, che gioca male, io penso a far punti e mantenere questa posizione di classifica. I miei giornalisti non parlano, non mi vengono in soccorso. Mi sembra di essere a San Benedetto.

Il loro portiere ha fatto due grandi parate, il nostro una su Bellomo. Io mi tengo la prestazione della mia squadra. Non parlo degli episodi perché non lo ho ancora rivisti. Certo, se non ci danno due rigori in casa in situazioni come oggi non ce li danno più. Sì, forse c’era il fuorigioco nel gol convalidato, ma il primo perché è stato annullato? E poi, se han dato il primo ci stava anche quello dopo. Su Miracoli il fallo di mano è stato giudicato involontario. Io all’arbitro ho fatto comunque i complimenti, perché arbitrare una partita così difficile e maschia – senza ausilio della tecnologia – è davvero difficile. E secondo me non ha fatto male, per gli strumenti che aveva.

Terzultime non ne vedo. Il Fano che è penultimo mi ha fatto soffrire tantissimo. Se vai a Fano senza il coltello tra i denti non la vinci, a Gubbio uguale. Si parla di libello basso, ma questo è un campionato difficilissimo. Do merito ai miei ragazzi per questi risultati, e alla mia società per avermi dato questo gruppo.

Io sono contento della prestazione della mia squadra. Quando non si vince qualche errore lo commetti, noi dobbiamo migliorare nella gestione, a volte proviamo a strafare e altre volte siamo troppo morbidi. C’è il rimpianto dei 10 finali del primo tempo, in cui ci siamo disuniti un po’, ma per il resto abbiamo fatto una grande prestazione. Abbiamo preso un grande gol, ci sta, io sono arrabbiato solo per il contropiede concesso a Marchi”

Luca Miracoli

Nel sedersi in conferenza, e per non esser da meno dei suoi predecessori, Miracoli arriva un po’ polemico: “C’è quello che dice che sono il freno a mano della Samb?”.

“Oggi è stata una partita bella, maschia, molto fisica: una gara in cui si doveva mettere cattiveria e grinta. Nei primi 10 minuti ci hanno schiacciato con la loro superiorità fisica, poi siamo usciti e abbiamo reagito molto bene. Il gol? È stato importante soprattutto per la squadra, perché in quel momento era importante reagire. Poi ci siamo sbloccati, nel secondo tempo abbiamo avuto più coraggio e fiducia, sfiorando anche la vittoria.

Tutte le partite in cui non faccio il gol mi dicono che sono scarso. Oggi ho fatto bene, ma io di sempre il massimo. Oggi è andata mi è andata bene. Sul tiro non l’ho presa benissimo, ma in queste situazioni se tiri troppo pulito non segni. Il mano in area? Due giocatori del Padova mi hanno fatto blocco ed ero vicino al pallone, era involontario.

Oggi abbiamo giocato alla pari, nessun rimpianto. Potevamo prendere qualche punto in più nelle scorse partite, ma stiamo facendo comunque benissimo. Sono certo che potremo giocarci le nostre carte fino in fondo. Pareggio stretto? Anche loro hanno avuto le loro possibilità, il risultato ci sta.

La concorrenza è normale in una squadra che vuole puntare in alto, io sono tranquillo e cerco di dare semlre il massimo. A volte ci riesco, a volte meno. Stanco è una risorsa in più per la squadra, siamo felici del suo arrivo”

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